Commenti a: Un indizio di come gli USA stiano fallendo /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/ diretto da Oscar Giannino Tue, 05 Apr 2011 05:53:01 +0200 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.4 Di: Piero /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-2/#comment-14302 Piero Fri, 01 Apr 2011 17:57:39 +0000 /?p=8625#comment-14302 bravo... bell'articolo... sommiamolo alla abolizione del principio contabile del mark to market sostiuito dal costo storico... aggiungiamoci che molte banche trasferiscono i debiti i società esterne che poi son sempre loro (clamoroso il caso Barclay con 10 mld nelle isole esotiche) finiamo con un pò di 2013... quando i Piigs dovranno inserire, se vogliono il soldi del Salva Sovrani, clausole di compartecipazione al rischio di default a carico dei propri cittadini che sono allo stesso tempo creditori e debitori di sè stessi... e ne concludiamo che... l'occidente straindebitato è seduto su 1000 bombe finanziarie.. non sappiamo quando... non sappiamo come.. non conosciamo l'ordine di default... ma sappiamo che il crack non potrà che prima o poi avvenire.. abbiamo vissuto MOLTO SOPRA le nostre possibilità.. e pagheremo... con discriminazioni sempre + forti tra forti e deboli.. ricchi e poveri.. furbastri ed ingenui... bravo… bell’articolo…

sommiamolo alla abolizione del principio contabile del mark to market sostiuito dal costo storico…

aggiungiamoci che molte banche trasferiscono i debiti i società esterne che poi son sempre loro (clamoroso il caso Barclay con 10 mld nelle isole esotiche)

finiamo con un pò di 2013… quando i Piigs dovranno inserire, se vogliono il soldi del Salva Sovrani, clausole di compartecipazione al rischio di default a carico dei propri cittadini che sono allo stesso tempo creditori e debitori di sè stessi…

e ne concludiamo che… l’occidente straindebitato è seduto su 1000 bombe finanziarie.. non sappiamo quando… non sappiamo come.. non conosciamo l’ordine di default… ma sappiamo che il crack non potrà che prima o poi avvenire..

abbiamo vissuto MOLTO SOPRA le nostre possibilità.. e pagheremo… con discriminazioni sempre + forti tra forti e deboli.. ricchi e poveri.. furbastri ed ingenui…

]]>
Di: Logos /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-2/#comment-14283 Logos Fri, 01 Apr 2011 01:03:16 +0000 /?p=8625#comment-14283 <a href="#comment-14274" rel="nofollow">@Silvano_IHC</a> Primo. Mi sembra che il cartone animato citato non fosse di Walt Disney, ergo lei sta parlando di una cosa che non conosce affatto e che comunque rappresenta uno strumento di divulgazione tanto quanto questo post, giusto o sbagliato che sia. Conta la sostanza delle cose e non la forma. Secondo. La citazione era proprio di Andrew Jackson e derivata da un semplicissimo copia ed incolla. Sono cosciente di non essere tanto dotto quanto lei. Per tornare al “nostro” discorso, all'epoca di "banche centrali" ce ne furono due o tre in ordine temporale, a dire il vero, e nella mia citazione non compare la FED. Jackson ebbe a che fare con la seconda di queste, strettamente connessa con la House of Rothschild (privata), la quale risulta ancora attiva. Tanto attiva da essere coinvolta nel crack di Anglo-Irish Bank e, dunque, nel bail-out generale dell'Irlanda. Aveva ragione Jackson, insomma. La Tigre celtica con le sue basse imposte, così come l'Islanda, è andata in crisi con un bassissimo rapporto debito-pil, addirittura ben al di sotto del 50%, per il salvataggio delle zombie banks (private) e non meno per il ruolo svolto nella vicenda dalle agenzie di rating (private e soprattutto statunitensi). La parentesi delle agenzie di rating sarebbe, credo, molto interessante da introdurre per dare un senso ed un contesto al suo esercizio di ragioneria e spiegare così quello che conta davvero, ossia la fiducia che i mercati nutrono, per il momento almeno, nei confronti degli Stati Uniti d'America e della loro tripla A. Temo che la storia sia abbastanza lunga però ed ammetto la mia infantile ignoranza. Passo a lei la palla. Mi dica piuttosto, dov'erano i profeti Krugman & Co quando è scoppiata la bolla dei mutui e quella precedente dei "dot-com"? stavano mica leggendo Topolino?... Terzo. Me ne scuso ma ho tirato in ballo la FED solo per comodità e per semplificare la storia sul diritto di signoraggio negli USA. Lei saprà benissimo a cosa mi riferivo. Infatti, in quel paese per molto tempo, dal 1862 al 1971, ebbero corso anche gli “United States Notes”, cosa ben diversa dai “Federal Reseve Notes”. I primi erano stampati direttamente dal Tesoro mentre i secondi, tutt’oggi in corso e comunemente usati, vengono stampati dalla FED. L’ultimo a stampare moneta al di fuori del Federal Reserve System fu, credo, JF Kennedy. Evidentemente una piccola dicotomia esiste. Del resto qualcosa del genere avveniva anche con la lira italiana e continua ad avvenire con l’Euro oggi. Infatti, sulle banconte italiane appariva la Banca d’Italia mentre sulle monete solamente la dicitura “Repubblica italiana”. Perché? La risposta è che nel primo caso il diritto di signoraggio, quindi di stampare le banconote, era esercitato dalla Banca d’Italia, le cui quote di partecipazione al capitale sono per il 94,33% di proprietà di banche ed assicurazioni private, nel secondo tale diritto era appannaggio del Tesoro mediante la Zecca dello Stato. Ecco perché la proposta di Tremonti di introdurre la banconota da un euro ha fatto sorridere qualcuno a Bruxelles. PS Un'altra cosa curiosa è che a dar vita al piano salva banche sia stato proprio Henry Paulson, all'epoca Segretario del Tesoro USA ma precedentemente Chairman and Chief Executive Officer di Goldman Sachs. E' stato il caso o il volere di Dio? @Silvano_IHC
Primo. Mi sembra che il cartone animato citato non fosse di Walt Disney, ergo lei sta parlando di una cosa che non conosce affatto e che comunque rappresenta uno strumento di divulgazione tanto quanto questo post, giusto o sbagliato che sia. Conta la sostanza delle cose e non la forma.
Secondo. La citazione era proprio di Andrew Jackson e derivata da un semplicissimo copia ed incolla. Sono cosciente di non essere tanto dotto quanto lei. Per tornare al “nostro” discorso, all’epoca di “banche centrali” ce ne furono due o tre in ordine temporale, a dire il vero, e nella mia citazione non compare la FED. Jackson ebbe a che fare con la seconda di queste, strettamente connessa con la House of Rothschild (privata), la quale risulta ancora attiva. Tanto attiva da essere coinvolta nel crack di Anglo-Irish Bank e, dunque, nel bail-out generale dell’Irlanda. Aveva ragione Jackson, insomma. La Tigre celtica con le sue basse imposte, così come l’Islanda, è andata in crisi con un bassissimo rapporto debito-pil, addirittura ben al di sotto del 50%, per il salvataggio delle zombie banks (private) e non meno per il ruolo svolto nella vicenda dalle agenzie di rating (private e soprattutto statunitensi). La parentesi delle agenzie di rating sarebbe, credo, molto interessante da introdurre per dare un senso ed un contesto al suo esercizio di ragioneria e spiegare così quello che conta davvero, ossia la fiducia che i mercati nutrono, per il momento almeno, nei confronti degli Stati Uniti d’America e della loro tripla A. Temo che la storia sia abbastanza lunga però ed ammetto la mia infantile ignoranza. Passo a lei la palla.
Mi dica piuttosto, dov’erano i profeti Krugman & Co quando è scoppiata la bolla dei mutui e quella precedente dei “dot-com”? stavano mica leggendo Topolino?…
Terzo. Me ne scuso ma ho tirato in ballo la FED solo per comodità e per semplificare la storia sul diritto di signoraggio negli USA. Lei saprà benissimo a cosa mi riferivo. Infatti, in quel paese per molto tempo, dal 1862 al 1971, ebbero corso anche gli “United States Notes”, cosa ben diversa dai “Federal Reseve Notes”. I primi erano stampati direttamente dal Tesoro mentre i secondi, tutt’oggi in corso e comunemente usati, vengono stampati dalla FED. L’ultimo a stampare moneta al di fuori del Federal Reserve System fu, credo, JF Kennedy. Evidentemente una piccola dicotomia esiste. Del resto qualcosa del genere avveniva anche con la lira italiana e continua ad avvenire con l’Euro oggi. Infatti, sulle banconte italiane appariva la Banca d’Italia mentre sulle monete solamente la dicitura “Repubblica italiana”. Perché? La risposta è che nel primo caso il diritto di signoraggio, quindi di stampare le banconote, era esercitato dalla Banca d’Italia, le cui quote di partecipazione al capitale sono per il 94,33% di proprietà di banche ed assicurazioni private, nel secondo tale diritto era appannaggio del Tesoro mediante la Zecca dello Stato. Ecco perché la proposta di Tremonti di introdurre la banconota da un euro ha fatto sorridere qualcuno a Bruxelles.

PS Un’altra cosa curiosa è che a dar vita al piano salva banche sia stato proprio Henry Paulson, all’epoca Segretario del Tesoro USA ma precedentemente Chairman and Chief Executive Officer di Goldman Sachs. E’ stato il caso o il volere di Dio?

]]>
Di: Silvano_IHC /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14274 Silvano_IHC Thu, 31 Mar 2011 20:27:49 +0000 /?p=8625#comment-14274 <a href="#comment-14265" rel="nofollow">@Logos</a> Credo che una volta superati i quindici anni di età, guardare cartoni animati su you tube (con tutto il rispetto parlando per Walt Disney), non sia il miglior modo per avere delle solite basi su cui argomentare le proprie opinioni. Nello specifico, per quanta antipatia nutra verso le Banche Centrali, dubito che Andrew Jackson - sicuramente ottimo oppositore dei cartelli bancari - si sia espresso nei termini da Lei citati a proposito della Federal Reserve, essendo morto sessantotto anni prima della sua istituzione. Nessun dubbio sul fatto che Stato e Banche Centrali si siano accollati debiti privati, ma i principali avvocati della "ZIRP" (Zero Interest Rate Policy) e dei QE 1, 2, 3 ... n si trovano (idealmente parlando) dalle parti di Krugman & friends. @Logos
Credo che una volta superati i quindici anni di età, guardare cartoni animati su you tube (con tutto il rispetto parlando per Walt Disney), non sia il miglior modo per avere delle solite basi su cui argomentare le proprie opinioni. Nello specifico, per quanta antipatia nutra verso le Banche Centrali, dubito che Andrew Jackson – sicuramente ottimo oppositore dei cartelli bancari – si sia espresso nei termini da Lei citati a proposito della Federal Reserve, essendo morto sessantotto anni prima della sua istituzione.
Nessun dubbio sul fatto che Stato e Banche Centrali si siano accollati debiti privati, ma i principali avvocati della “ZIRP” (Zero Interest Rate Policy) e dei QE 1, 2, 3 … n si trovano (idealmente parlando) dalle parti di Krugman & friends.

]]>
Di: Enrico /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14272 Enrico Thu, 31 Mar 2011 17:29:34 +0000 /?p=8625#comment-14272 <a href="#comment-14243" rel="nofollow">@Andrea</a> A parte che la fiat money è nata molto prima del 1971 (basti considerare che diversi paesi europei avevano abbandonato la convertibilità aurea durante la Prima Guerra Mondiale), la questione del debito pubblico è molto semplice. I casi sono tre: 1) lo Stato ammette di non poter pagare i suoi debiti, quindi fa bancarotta e perde credibilità ; 2) lo Stato usa la creazione di moneta per pagare i suoi debiti e quindi genera inflazione elevata; 3) lo Stato smette di fare deficit di bilancio e paga i suoi debiti, tagliando la spesa pubblica inutile e/o aumentando il prelievo fiscale. Ovviamente le soluzioni 1) e 3) piacciono meno al Governo, quindi in passato è stata sperimentata la 2) con conseguente inflazione - quella che secondo sarebbe solo "uno spauracchio" . Dopo i casi di inflazione elevata avvenuti nella Repubblica di Weimar, in Zimbabwe, in Ungheria e - in misura minore - anche in Italia e in altri paesi occidentali, non ci dovrebbero essere più dubbi sul fatto che un' eccessiva creazione di moneta abbia queste conseguenze. Visto che ci sono persone (come te) che ancora non l' hanno capito, è evidente il motivo per cui i politici ricorrevano così spesso alla seconda opzione. Grazie al cielo, nei paesi più sviluppati sono state introdotte delle regole che rendono più difficile (ma non impossibile, purtroppo) finanziare il debito pubblico attraverso la creazione di moneta. @Andrea
A parte che la fiat money è nata molto prima del 1971 (basti considerare che diversi paesi europei avevano abbandonato la convertibilità aurea durante la Prima Guerra Mondiale), la questione del debito pubblico è molto semplice. I casi sono tre:

1) lo Stato ammette di non poter pagare i suoi debiti, quindi fa bancarotta e perde credibilità ;

2) lo Stato usa la creazione di moneta per pagare i suoi debiti e quindi genera inflazione elevata;

3) lo Stato smette di fare deficit di bilancio e paga i suoi debiti, tagliando la spesa pubblica inutile e/o aumentando il prelievo fiscale.

Ovviamente le soluzioni 1) e 3) piacciono meno al Governo, quindi in passato è stata sperimentata la 2) con conseguente inflazione – quella che secondo sarebbe solo “uno spauracchio” .

Dopo i casi di inflazione elevata avvenuti nella Repubblica di Weimar, in Zimbabwe, in Ungheria e – in misura minore – anche in Italia e in altri paesi occidentali, non ci dovrebbero essere più dubbi sul fatto che un’ eccessiva creazione di moneta abbia queste conseguenze. Visto che ci sono persone (come te) che ancora non l’ hanno capito, è evidente il motivo per cui i politici ricorrevano così spesso alla seconda opzione. Grazie al cielo, nei paesi più sviluppati sono state introdotte delle regole che rendono più difficile (ma non impossibile, purtroppo) finanziare il debito pubblico attraverso la creazione di moneta.

]]>
Di: Enrico /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14270 Enrico Thu, 31 Mar 2011 16:12:08 +0000 /?p=8625#comment-14270 <a href="#comment-14265" rel="nofollow">@Logos</a> Il cartone che citi è pieno di inesattezze. Non voglio intasare questo post con altri argomenti, ma nei commenti presenti qui ( http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=112700372138051&id=279217954594 ) le trovi elencate - con tanto di fonti che le smontano. Tanto per dimostrarti che ti hanno propinato una bufala colossale: la Federal Reserve non esisteva ai tempi di Jackson, quindi quella presunta "citazione" è fasulla. Chiediti come mai chi te l' ha detta ti ha mentito. Invece di bollare i fantomatici "banchieri internazionali" e i terribili "speculatori" come causa di tutti i mali del mondo, forse sarebbe il caso di capire le responsabilità dei nostri politici. Così magari non li rivotiamo alle prossime elezioni... @Logos
Il cartone che citi è pieno di inesattezze. Non voglio intasare questo post con altri argomenti, ma nei commenti presenti qui ( http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=112700372138051&id=279217954594 ) le trovi elencate – con tanto di fonti che le smontano. Tanto per dimostrarti che ti hanno propinato una bufala colossale: la Federal Reserve non esisteva ai tempi di Jackson, quindi quella presunta “citazione” è fasulla. Chiediti come mai chi te l’ ha detta ti ha mentito.

Invece di bollare i fantomatici “banchieri internazionali” e i terribili “speculatori” come causa di tutti i mali del mondo, forse sarebbe il caso di capire le responsabilità dei nostri politici. Così magari non li rivotiamo alle prossime elezioni…

]]>
Di: Logos /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14269 Logos Thu, 31 Mar 2011 11:28:25 +0000 /?p=8625#comment-14269 <a href="#comment-14243" rel="nofollow">@Andrea</a> Scusa, il 60% era il rapporto DEBITO-PIL e non come ho scritto deficit-pil... Dato interessante perchè dice una cosa non sempre detta. Durante le amministrazioni più "liberali" (leggi conservatori) il debito pubblico esplode. In un bellissimo editoriale, forse del Washington post, non ricordo adesso, in occasione del centenario dalla nascita di Ronald Reagan si sfatava, dati alla mano, il mito che avesse tagliato le tasse, in effetti era il contrario, grazie al finanziamento di colpi di stato in mezzo mondo e al progetto faraonico dello scudo spaziale, la finanza pubblica era esplosa. In UK, con Brown ed i laburisti le cose non erano andate così male, si era intorno al 60-70% DEBITO-PIL dopo 10 ani di Blair (labourist anche lui), il guaio come sempre è sorto quanto si è deciso di nazionalizzare molte banche per salvarle. Il problema è il privato non il pubblico, Italia a parte. @Andrea

Scusa, il 60% era il rapporto DEBITO-PIL e non come ho scritto deficit-pil… Dato interessante perchè dice una cosa non sempre detta. Durante le amministrazioni più “liberali” (leggi conservatori) il debito pubblico esplode. In un bellissimo editoriale, forse del Washington post, non ricordo adesso, in occasione del centenario dalla nascita di Ronald Reagan si sfatava, dati alla mano, il mito che avesse tagliato le tasse, in effetti era il contrario, grazie al finanziamento di colpi di stato in mezzo mondo e al progetto faraonico dello scudo spaziale, la finanza pubblica era esplosa. In UK, con Brown ed i laburisti le cose non erano andate così male, si era intorno al 60-70% DEBITO-PIL dopo 10 ani di Blair (labourist anche lui), il guaio come sempre è sorto quanto si è deciso di nazionalizzare molte banche per salvarle. Il problema è il privato non il pubblico, Italia a parte.

]]>
Di: Leonardo, IHC /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14268 Leonardo, IHC Thu, 31 Mar 2011 09:36:29 +0000 /?p=8625#comment-14268 <blockquote cite="#commentbody-14265"> <strong><a href="#comment-14265" rel="nofollow">Logos </a> :</strong><a href="#comment-14241" rel="nofollow">@Andrea</A>sono come i socialisti che parlano della terra promessa.</blockquote> mah a me quelli che parlano di terra promessa sembrano quelli che dicono di aver trovato la soluzione per crescere all'infinito con pane e f**a per tutti, e non mi pare di essere né io né altri in questo sito. Mi sa che il Ministro della Verità sta lavorando bene.

Logos :@Andreasono come i socialisti che parlano della terra promessa.

mah
a me quelli che parlano di terra promessa sembrano quelli che dicono di aver trovato la soluzione per crescere all’infinito con pane e f**a per tutti, e non mi pare di essere né io né altri in questo sito. Mi sa che il Ministro della Verità sta lavorando bene.

]]>
Di: Logos /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14265 Logos Wed, 30 Mar 2011 20:37:49 +0000 /?p=8625#comment-14265 <a href="#comment-14241" rel="nofollow">@Andrea</a> Andrea sono d'accordo con te sulla distribuzione della ricchezza ma non sull'euro. Cmq è inutile discutere con i Chicago boys avranno sempre ragione loro, sono come i socialisti che parlano della terra promessa. La natura di questo debito è privata, non pubblica. Prima delle varie bolle, per capirci sotto l'amministrazione Clinton, il rapporto daficit-pil USA era eccellente, credo al 60%. Il problema è iniziato quando si è deciso di salvare le banche con i soldi pubblici e di fare guerre in giro per il mondo. In Europa quegli stessi soldi sono stati usati per fare della speculazione approfittando dei tassi prossimi allo zero (vedi anche il ruolo delle agenzie di rating che sono private). C'è un bellissimo cartone animato "The american dream" sul web ( anche su youtube ma solo in inglese purtroppo), molto interessante a riguardo e che spiega benissimo la genesi dei fatti in questione (da Napoleone ed i Rothschild). E' evidente la pressione della lobby dei banchieri ed anch'io nutro, come molti, seri dubbi sulla natura (non solo giuridica) delle Banche centrali che, comunque, almeno negli USA, in origine era privata (ecco i Rothschild). Ci fu un presidente USA, Andrew Jackson, che ripagò per intero il debito ed emise moneta di Stato (non della Federal Reserve) per agirare il diritto di signoraggio. Lo stesso presidente ebbe modo di dire più tardi:"Il debito nazionale e' una frode perpetrata verso gli Usa dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliora soluzione per il debito nazionale e per la sicurezza sociale e' che gli Usa smettano di permettere ad una societa' privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi. La Federal Reserve dovrebbe essere abolita come un punto di partenza per liberare gli Usa da una falsa dipendenza". Per farla breve, le cose andarono male lo stesso. L'unica legge sempre valida è quella di Darwin. @Andrea
Andrea sono d’accordo con te sulla distribuzione della ricchezza ma non sull’euro. Cmq è inutile discutere con i Chicago boys avranno sempre ragione loro, sono come i socialisti che parlano della terra promessa. La natura di questo debito è privata, non pubblica. Prima delle varie bolle, per capirci sotto l’amministrazione Clinton, il rapporto daficit-pil USA era eccellente, credo al 60%. Il problema è iniziato quando si è deciso di salvare le banche con i soldi pubblici e di fare guerre in giro per il mondo. In Europa quegli stessi soldi sono stati usati per fare della speculazione approfittando dei tassi prossimi allo zero (vedi anche il ruolo delle agenzie di rating che sono private). C’è un bellissimo cartone animato “The american dream” sul web ( anche su youtube ma solo in inglese purtroppo), molto interessante a riguardo e che spiega benissimo la genesi dei fatti in questione (da Napoleone ed i Rothschild). E’ evidente la pressione della lobby dei banchieri ed anch’io nutro, come molti, seri dubbi sulla natura (non solo giuridica) delle Banche centrali che, comunque, almeno negli USA, in origine era privata (ecco i Rothschild). Ci fu un presidente USA, Andrew Jackson, che ripagò per intero il debito ed emise moneta di Stato (non della Federal Reserve) per agirare il diritto di signoraggio. Lo stesso presidente ebbe modo di dire più tardi:”Il debito nazionale e’ una frode perpetrata verso gli Usa dagli interessi dei banchieri internazionali. La migliora soluzione per il debito nazionale e per la sicurezza sociale e’ che gli Usa smettano di permettere ad una societa’ privata di stampare la moneta e di caricarci sopra gli interessi. La Federal Reserve dovrebbe essere abolita come un punto di partenza per liberare gli Usa da una falsa dipendenza”.
Per farla breve, le cose andarono male lo stesso. L’unica legge sempre valida è quella di Darwin.

]]>
Di: sinbad /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14262 sinbad Wed, 30 Mar 2011 16:08:17 +0000 /?p=8625#comment-14262 <a href="#comment-14259" rel="nofollow">@Leonardo, IHC </a> Se dovessimo rimanere sul tema del post e non avendo dubbi che il suo bel contenuto sia vero (al di là delle idee, tutti qua ti ringrazieranno perchè questa è vera informazione) beh...lasciami dire...agli occhi di una persona comune quello da te descritto si chiama truffa a danno dei cittadini. Aggiungerei un aggettivo: truffa legalizzata perchè, come hai ben descritto, tutto si inquadra nell'ambito di un preciso ambito legislativo che mi fa pensare che i parlamentari italiani siano dei dilettanti rispetto a quelli anglosassoni (eheheh...della serie "chi è senza peccato....."). A queste condizioni tre sono le possibili soluzioni: 1) il cittadino pagherà e starà zitto 2) il cittadino fa un esposto legale (sempre che sia possibile) sperando di vincerlo. 3) la rivoluzione (che si innescherà quando il potere di acquisto della classe media raggiungerà un livello minimo da stabilire) Mi sembra che, almeno in certe parti del mondo, si va verso la soluzione 3) sinbad @Leonardo, IHC
Se dovessimo rimanere sul tema del post e non avendo dubbi che il suo bel contenuto sia vero (al di là delle idee, tutti qua ti ringrazieranno perchè questa è vera informazione) beh…lasciami dire…agli occhi di una persona comune quello da te descritto si chiama truffa a danno dei cittadini.

Aggiungerei un aggettivo: truffa legalizzata perchè, come hai ben descritto, tutto si inquadra nell’ambito di un preciso ambito legislativo che mi fa pensare che i parlamentari italiani siano dei dilettanti rispetto a quelli anglosassoni (eheheh…della serie “chi è senza peccato…..”).

A queste condizioni tre sono le possibili soluzioni:
1) il cittadino pagherà e starà zitto
2) il cittadino fa un esposto legale (sempre che sia possibile) sperando di vincerlo.
3) la rivoluzione (che si innescherà quando il potere di acquisto della classe media raggiungerà un livello minimo da stabilire)

Mi sembra che, almeno in certe parti del mondo, si va verso la soluzione 3)
sinbad

]]>
Di: MauroLIB /2011/03/28/una-indizio-di-come-gli-usa-stiano-fallendo/comment-page-1/#comment-14260 MauroLIB Wed, 30 Mar 2011 15:20:57 +0000 /?p=8625#comment-14260 Caro Boschi, mi permetta qualche osservazione. Il grande inganno perpetrato ai danni del mercato da parte dei mascalzoni keynesiani che dominano il mondo è stato proprio convincere la gente a pensare che il mercato libero non funziona quando il mercato libero ... non c'è mai stato. Ma dove lo vede lei un libero mercato, se è tutto un florilegio di interventi monetari e interferenze di banche centrali e governi su qualunque cosa? Massa monetaria in espansione, interessi bancari pilotati, 'iniezioni' di liquidità per salvare prima banche ora stati interi? E la vulgata che questi mascalozoni hanno diffuso qual'è? - Vedete che il liberismo non controllato genera disastri? -. E' allucinante. Neanche il Ministero dell Verità di Orwell sarebbe stato cos' bravo a svuotare le parole di significato! Gli economisti di scuola austriaca lo stanno dicendo da decenni che ci saremmo trovati a questo punto. E dicono anche come finirà (e che farà tanto tanto male). Certamente che il mercato non se n'è accorto, perchè non è un mercato libero ma drogato dalle false informazioni che interventi a tavolino hanno propagato a tutto il mondo. Non basta la sana competizione elettorale e l'alternanza delle elites se si lascia intatto il sistema che consente loro di fare soldi facili (e finti) e promesse elettorali a debito per comprare il consenso. Bisognerà con le buone, anzi con le cattive poichè la situazione è andata troppo oltre, tornare alla moneta vera, quella che non si può moltiplicare per decreto. Quella che costringe qualunque imprenditore a investire le 'sue' risorse facendo bene il suo mestiere (non costruendo case inutili o dot com che durano due anni) e qualunque cittadino a poter risparmiare il suo sudato soldino che nessuno avrà il potere di svalutare a tavolino. Questo dice la Scuola Austriaca. Caro Boschi,

mi permetta qualche osservazione. Il grande inganno perpetrato ai danni del mercato da parte dei mascalzoni keynesiani che dominano il mondo è stato proprio convincere la gente a pensare che il mercato libero non funziona quando il mercato libero … non c’è mai stato.

Ma dove lo vede lei un libero mercato, se è tutto un florilegio di interventi monetari e interferenze di banche centrali e governi su qualunque cosa? Massa monetaria in espansione, interessi bancari pilotati, ‘iniezioni’ di liquidità per salvare prima banche ora stati interi?

E la vulgata che questi mascalozoni hanno diffuso qual’è? – Vedete che il liberismo non controllato genera disastri? -. E’ allucinante. Neanche il Ministero dell Verità di Orwell sarebbe stato cos’ bravo a svuotare le parole di significato!

Gli economisti di scuola austriaca lo stanno dicendo da decenni che ci saremmo trovati a questo punto. E dicono anche come finirà (e che farà tanto tanto male). Certamente che il mercato non se n’è accorto, perchè non è un mercato libero ma drogato dalle false informazioni che interventi a tavolino hanno propagato a tutto il mondo.

Non basta la sana competizione elettorale e l’alternanza delle elites se si lascia intatto il sistema che consente loro di fare soldi facili (e finti) e promesse elettorali a debito per comprare il consenso. Bisognerà con le buone, anzi con le cattive poichè la situazione è andata troppo oltre, tornare alla moneta vera, quella che non si può moltiplicare per decreto. Quella che costringe qualunque imprenditore a investire le ‘sue’ risorse facendo bene il suo mestiere (non costruendo case inutili o dot com che durano due anni) e qualunque cittadino a poter risparmiare il suo sudato soldino che nessuno avrà il potere di svalutare a tavolino.

Questo dice la Scuola Austriaca.

]]>