Commenti a: Piccole riflessioni sulla giustizia (parte I) /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/ diretto da Oscar Giannino Mon, 14 Mar 2011 22:00:19 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.4 Di: Alex61 /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-13104 Alex61 Thu, 03 Mar 2011 08:42:49 +0000 /?p=8419#comment-13104 Spero di non essere stato percepito come un tifoso di Berlusconi, per me il tifo è solo una malattia. Comuncque non intendevo dire che la prostituzione minorile è una sottigliezza giuridica e non voglio minimizzare la gravità del reato. Volevo solo far notare che se per il reato di concussione, dopo la famosa telefonata, si poteva sicuramente applicare l'obbligatorietà dell'azione penale, invece il reato di prostituzione minorile era tutt'altro che evidente (La ragazza potreva essere un amica o anche un amante). Qundi tutto l'ambaradan di intercettazioni, sono state eseguite unicamente sulla discrezionalità del magistrato che le ha richieste e del giudice che le ha concesse. Infine mi piacerebbe qualche riflessione sulla Giustizia amministrativa che per un liberista è una delle grandi piaghe dell'Italia (ci resta solo da sperare solo nella giustizia Divina... Ahi!). P.s. Non voglio sottostimare le colpe della Politica, ma queste meritano dei capitoli a parte (molti.... ,molti capitoli). Spero di non essere stato percepito come un tifoso di Berlusconi, per me il tifo è solo una malattia.
Comuncque non intendevo dire che la prostituzione minorile è una sottigliezza giuridica e non voglio minimizzare la gravità del reato.
Volevo solo far notare che se per il reato di concussione, dopo la famosa telefonata, si poteva sicuramente applicare l’obbligatorietà dell’azione penale, invece il reato di prostituzione minorile era tutt’altro che evidente (La ragazza potreva essere un amica o anche un amante). Qundi tutto l’ambaradan di intercettazioni, sono state eseguite unicamente sulla discrezionalità del magistrato che le ha richieste e del giudice che le ha concesse.
Infine mi piacerebbe qualche riflessione sulla Giustizia amministrativa che per un liberista è una delle grandi piaghe dell’Italia (ci resta solo da sperare solo nella giustizia Divina… Ahi!).
P.s. Non voglio sottostimare le colpe della Politica, ma queste meritano dei capitoli a parte (molti…. ,molti capitoli).

]]>
Di: Luciano Pontiroli /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-13090 Luciano Pontiroli Wed, 02 Mar 2011 14:48:48 +0000 /?p=8419#comment-13090 <a href="#comment-13063" rel="nofollow">@Alex61</a> Dire che prestazioni sessuali in cambio di danaro o altra utilità configurano un caso di prostituzione non è una sottigliezza giuridica, è senso comune. Per il resto, non vi è dubbio che incomba all'accusa - cioé ai PM di Milano - provare che vi è stato lo scambio. Ma è evidente che la sede in cui questa prova va data è il processo, il PM deve esercitare l'azione penale quando ha elementi sufficienti per ritenere che tale risultato potrà essere raggiunto. @Alex61
Dire che prestazioni sessuali in cambio di danaro o altra utilità configurano un caso di prostituzione non è una sottigliezza giuridica, è senso comune.
Per il resto, non vi è dubbio che incomba all’accusa – cioé ai PM di Milano – provare che vi è stato lo scambio. Ma è evidente che la sede in cui questa prova va data è il processo, il PM deve esercitare l’azione penale quando ha elementi sufficienti per ritenere che tale risultato potrà essere raggiunto.

]]>
Di: Alex61 /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-13063 Alex61 Tue, 01 Mar 2011 18:44:50 +0000 /?p=8419#comment-13063 Mi dispiace dover far notare che i rapporti sessuali consenzienti con una minorenne sopra i sedici anni (età del consenso) in italia non sono reato. E' Altresì reato la prostituzione minorile (sottigliezza giuridica), non basta dimostrare il rappotro sessuale ma è necessario provare la 'mercificazione' dello stesso. Quindi la obbligatorietà dell'azione penale era tuttaltro che automatica. Mi dispiace dover far notare che i rapporti sessuali consenzienti con una minorenne sopra i sedici anni (età del consenso) in italia non sono reato.
E’ Altresì reato la prostituzione minorile (sottigliezza giuridica), non basta dimostrare il rappotro sessuale ma è necessario provare la ‘mercificazione’ dello stesso.
Quindi la obbligatorietà dell’azione penale era tuttaltro che automatica.

]]>
Di: Alfio Platania /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12990 Alfio Platania Mon, 28 Feb 2011 13:07:44 +0000 /?p=8419#comment-12990 problema giustizia? ho letto il libro del procuratore generale di reggio Calabria che indica in poche pagine le soluzioni ai problemi della giustizia... immagino che, fatta eccezione per Berlusconi e per la sua corte, nessuno viva direttamente il dramma delle toghe rosse o dei PM particolramente grintosi, e immagino che tutti condividano il fatto che la durata dei processi debba essere ridotta, ma per fare questo ci sono 2 soluzioni: la prima è quella di lasciare tutto così come è e fissare le date di fine processo (andranno tutti in prescrizione) l'altra è quella di tagliare in modo deciso tutte le alchimie burocratiche e "legittimiste" che gravano sui processi e subito dopo incrementare gli organici presso i tribunali attraverso la soppressione di tanti tribunali inutili e generando economia di scala, trasferendo una grossa parte dei pubblici dipendenti presso le cancellerie (ad esempio tutti i sottoufficiali e ufficiali attualmente in servizo presso gli uffici di leva obbligatoria). ma il problema giustizia forse riguarda solo alcuni processi? e allora perchè non facciamo come fece napoleone quando decise il triunvirato: scrisse la Francia è governata da un trinvirato, uno si chiama Napoleone... ecco potremmo ad esempio modificare la costituzione inserendo che Berlusconi è legibus solutus, e tutti i problemi spariscono problema giustizia? ho letto il libro del procuratore generale di reggio Calabria che indica in poche pagine le soluzioni ai problemi della giustizia… immagino che, fatta eccezione per Berlusconi e per la sua corte, nessuno viva direttamente il dramma delle toghe rosse o dei PM particolramente grintosi, e immagino che tutti condividano il fatto che la durata dei processi debba essere ridotta, ma per fare questo ci sono 2 soluzioni: la prima è quella di lasciare tutto così come è e fissare le date di fine processo (andranno tutti in prescrizione) l’altra è quella di tagliare in modo deciso tutte le alchimie burocratiche e “legittimiste” che gravano sui processi e subito dopo incrementare gli organici presso i tribunali attraverso la soppressione di tanti tribunali inutili e generando economia di scala, trasferendo una grossa parte dei pubblici dipendenti presso le cancellerie (ad esempio tutti i sottoufficiali e ufficiali attualmente in servizo presso gli uffici di leva obbligatoria).
ma il problema giustizia forse riguarda solo alcuni processi? e allora perchè non facciamo come fece napoleone quando decise il triunvirato: scrisse la Francia è governata da un trinvirato, uno si chiama Napoleone… ecco potremmo ad esempio modificare la costituzione inserendo che Berlusconi è legibus solutus, e tutti i problemi spariscono

]]>
Di: Luciano Pontiroli /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12951 Luciano Pontiroli Sun, 27 Feb 2011 16:13:36 +0000 /?p=8419#comment-12951 <a href="#comment-12941" rel="nofollow">@Silvano</a> Mi sembra che non si faccia attenzione sufficiente ad una distinzione elementare tra la fisiologia e la patologia del sistema giuridico. Il fatto che qualcuno sia stato ingiustamente fermato o sottoposto a custodia cautelare fa parte della patologia, sempre possibile, dato che anche i magistrati più equilibrati ed accorti possono sbagliare nelle loro valutazioni: ma il sistema offre i contrappesi e le garanzie necessarie a correggere gli errori. D'altro canto, l'obbligatorietà dell'azione penale è stata affermata perché si ritenne opportuno sottrarre la persecuzione dei reati all'arbitrio dell'esecutivo, nel tentativo di dare sostanze al motto che campeggia nelle aule di giustizia: "la legge è uguale per tutti". Che l'esperienza fatta non sia soddisfacente, è questione discutibile: certo, se ci si preoccupa del conflitto tra magistratura e politica, questo ha assunto aspetti gravi con l'abolizione dello storico contrappeso rappresentato dall'autorizzazione a procedere. Ma si narra che fu una scelta provocata dal furore popolare contro le prevaricazioni della politica ... @Silvano
Mi sembra che non si faccia attenzione sufficiente ad una distinzione elementare tra la fisiologia e la patologia del sistema giuridico.
Il fatto che qualcuno sia stato ingiustamente fermato o sottoposto a custodia cautelare fa parte della patologia, sempre possibile, dato che anche i magistrati più equilibrati ed accorti possono sbagliare nelle loro valutazioni: ma il sistema offre i contrappesi e le garanzie necessarie a correggere gli errori.
D’altro canto, l’obbligatorietà dell’azione penale è stata affermata perché si ritenne opportuno sottrarre la persecuzione dei reati all’arbitrio dell’esecutivo, nel tentativo di dare sostanze al motto che campeggia nelle aule di giustizia: “la legge è uguale per tutti”. Che l’esperienza fatta non sia soddisfacente, è questione discutibile: certo, se ci si preoccupa del conflitto tra magistratura e politica, questo ha assunto aspetti gravi con l’abolizione dello storico contrappeso rappresentato dall’autorizzazione a procedere. Ma si narra che fu una scelta provocata dal furore popolare contro le prevaricazioni della politica …

]]>
Di: Silvano /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12943 Silvano Sat, 26 Feb 2011 17:48:50 +0000 /?p=8419#comment-12943 Rettifica: sparizione Gambirasio, non Scazzi. Rettifica: sparizione Gambirasio, non Scazzi.

]]>
Di: Silvano /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12941 Silvano Sat, 26 Feb 2011 17:09:00 +0000 /?p=8419#comment-12941 <a href="#comment-12919" rel="nofollow">@attila</a> Una parte lesa o supposta tale c'è sempre certo, anche in un tribunale del popolo o in uno ecclesiastico (può essere lo stato sovieco, Dio, etc.). Minorenni di recenti attualità a parte, quello che mi trova in disaccordo è che le considerazioni del "codice" vengano ancor prima del fatto che un individuo ritenga o meno di aver subito una violazione della propria libertà o un torto e che ciò sia la norma e non l'eccezione. Ad ex. qualsiasi rapporto non consensiente è violenza: non per questo ritengo che la magistratura abbia il diritto di indagare su tutti i rapporti che possono aversi all'interno del circolo "amici del sadomaso" in assenza di denuncia da parte di un soggetto che si definisce vittima, né di tappezzare il luogo di videocamere nascoste. Operativamente parlando se l'azione penale è obbligatoria a fronte di notizia di reato abbiamo un sistema che può consentire margini di arbitrarietà. Il magistrato è de facto "irresponsabile" nel senso che qualsiasi apparentemente ragionevole sospetto (nozione fumosa e non esattamente garantista) può giustificarne l'agire: diventa praticamente molto difficile distinguere l'errore dalla colpa grave o dal dolo. Il nobile intento dell'uguaglianza di fronte alla legge crea un meccanismo per cui: 1. qualsiasi fatto ritenuto appena sospetto ex ante può giustificare a posteriori l'azione; 2. nel dubbio è meglio inquisire anche solo per dimostrare di aver fatto il proprio (burocratico) dovere; 3. nel dolo basta tutto sommato poco per procedere senza doverne rendere conto. Al di là delle divergenze, la cosa più preoccupante è l'impossibilità a parlare di ciò rimanendo fermi al merito delle questioni. In pratica ogni discorso, dopo poco, finisce per diventare una analisi controfattuale del tipo: come sarebbero andate le cose al Sig. "X" se invece di A la legge avesse previsto B ? Detto ciò rimaniamo del tutto indifferenti al fatto che sulla base di una sola traduzione errata di una trascrizione telefonica un extracomunitario è stato prelevato dai Carabinieri nel mezzo del Mediterraneo (vedi sparizione di Chiara Scazzi) oppure che si può venire reclusi in qualità di indagati anche con 2-3 testimoni oculari a proprio favore (v. Lumumba nel processo di Perugia, arrestato sulla scorta delle semplici dichiarazioni della Knox). Un sistema non è liberale nella misura in cui riesce (o meno) a provare la colpevolezza del potente di turno (questione indubbiamente rilevante sotto il profilo politico): il sistema deve avere profondo rispetto anche per la libertà dei signor nessuno che si alzano la mattina alle 6 per andare al lavoro. Una grossa pretesa, per un paese in cui i Tribunali si fermano ad agosto. @attila
Una parte lesa o supposta tale c’è sempre certo, anche in un tribunale del popolo o in uno ecclesiastico (può essere lo stato sovieco, Dio, etc.). Minorenni di recenti attualità a parte, quello che mi trova in disaccordo è che le considerazioni del “codice” vengano ancor prima del fatto che un individuo ritenga o meno di aver subito una violazione della propria libertà o un torto e che ciò sia la norma e non l’eccezione. Ad ex. qualsiasi rapporto non consensiente è violenza: non per questo ritengo che la magistratura abbia il diritto di indagare su tutti i rapporti che possono aversi all’interno del circolo “amici del sadomaso” in assenza di denuncia da parte di un soggetto che si definisce vittima, né di tappezzare il luogo di videocamere nascoste.

Operativamente parlando se l’azione penale è obbligatoria a fronte di notizia di reato abbiamo un sistema che può consentire margini di arbitrarietà. Il magistrato è de facto “irresponsabile” nel senso che qualsiasi apparentemente ragionevole sospetto (nozione fumosa e non esattamente garantista) può giustificarne l’agire: diventa praticamente molto difficile distinguere l’errore dalla colpa grave o dal dolo. Il nobile intento dell’uguaglianza di fronte alla legge crea un meccanismo per cui: 1. qualsiasi fatto ritenuto appena sospetto ex ante può giustificare a posteriori l’azione; 2. nel dubbio è meglio inquisire anche solo per dimostrare di aver fatto il proprio (burocratico) dovere; 3. nel dolo basta tutto sommato poco per procedere senza doverne rendere conto.

Al di là delle divergenze, la cosa più preoccupante è l’impossibilità a parlare di ciò rimanendo fermi al merito delle questioni. In pratica ogni discorso, dopo poco, finisce per diventare una analisi controfattuale del tipo: come sarebbero andate le cose al Sig. “X” se invece di A la legge avesse previsto B ?
Detto ciò rimaniamo del tutto indifferenti al fatto che sulla base di una sola traduzione errata di una trascrizione telefonica un extracomunitario è stato prelevato dai Carabinieri nel mezzo del Mediterraneo (vedi sparizione di Chiara Scazzi) oppure che si può venire reclusi in qualità di indagati anche con 2-3 testimoni oculari a proprio favore (v. Lumumba nel processo di Perugia, arrestato sulla scorta delle semplici dichiarazioni della Knox). Un sistema non è liberale nella misura in cui riesce (o meno) a provare la colpevolezza del potente di turno (questione indubbiamente rilevante sotto il profilo politico): il sistema deve avere profondo rispetto anche per la libertà dei signor nessuno che si alzano la mattina alle 6 per andare al lavoro. Una grossa pretesa, per un paese in cui i Tribunali si fermano ad agosto.

]]>
Di: Luciano Pontiroli /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12937 Luciano Pontiroli Sat, 26 Feb 2011 13:54:29 +0000 /?p=8419#comment-12937 <a href="#comment-12919" rel="nofollow">@attila</a> Dipende da cosa si intende per "parte lesa": se questo è un cittadino (individuo o ente collettivo), non è vero. Molti reati non ledono alcuno: basta pensare ai c.d. reati di pericolo, comportamenti che sono vietati e puniti perché creano un pericolo ma non ledono immediatamente nessuno. Non è neppure vero che sia il codice a stabilire se un cittadino sia o no vittima di un reato: il codice contiene disposizioni generali ed astratte, tocca poi al giudice verificare in concreto chi sia stato leso. Può avvenire che la disposizione di legge sia intesa a proteggere una certa categoria di persone (p. es., i minorenni): allora il comportamento vietato è reato non perché il minorenne che ne è vittima si senta tale, ma perché il legislatore ha ritenuto che, in via generale, i minorenni debbano essere protetti anche contro sé stessi, supponendo che non siano in grado di difendersi da soli. Queste valutazioni dell'ordinamento giuridico sono molto frequenti, al punto che spesso le consideriamo naturali: ma, in effetti, si tratta di scelte politiche, non sempre liberali. @attila
Dipende da cosa si intende per “parte lesa”: se questo è un cittadino (individuo o ente collettivo), non è vero. Molti reati non ledono alcuno: basta pensare ai c.d. reati di pericolo, comportamenti che sono vietati e puniti perché creano un pericolo ma non ledono immediatamente nessuno.
Non è neppure vero che sia il codice a stabilire se un cittadino sia o no vittima di un reato: il codice contiene disposizioni generali ed astratte, tocca poi al giudice verificare in concreto chi sia stato leso. Può avvenire che la disposizione di legge sia intesa a proteggere una certa categoria di persone (p. es., i minorenni): allora il comportamento vietato è reato non perché il minorenne che ne è vittima si senta tale, ma perché il legislatore ha ritenuto che, in via generale, i minorenni debbano essere protetti anche contro sé stessi, supponendo che non siano in grado di difendersi da soli.
Queste valutazioni dell’ordinamento giuridico sono molto frequenti, al punto che spesso le consideriamo naturali: ma, in effetti, si tratta di scelte politiche, non sempre liberali.

]]>
Di: attila /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12919 attila Fri, 25 Feb 2011 16:46:05 +0000 /?p=8419#comment-12919 Articolo pessimo: una parte lesa c'è sempre in un procedimento, altrimenti non si procede. Anche se la parte lesa è minorenne e non ritiene di essere stata lesa, è il codice penale che stabilisce che lo è, non il giudice. Cosa c'entrino poi i partiti costituiti da ex magistrati con la divisione dei poteri, puo' solo saperlo chi ha un enorme confusione in testa. Articolo pessimo: una parte lesa c’è sempre in un procedimento, altrimenti non si procede. Anche se la parte lesa è minorenne e non ritiene di essere stata lesa, è il codice penale che stabilisce che lo è, non il giudice. Cosa c’entrino poi i partiti costituiti da ex magistrati con la divisione dei poteri, puo’ solo saperlo chi ha un enorme confusione in testa.

]]>
Di: Alex61 /2011/02/22/piccole-riflessioni-sulla-giustizia-parte-i/comment-page-1/#comment-12918 Alex61 Fri, 25 Feb 2011 11:31:14 +0000 /?p=8419#comment-12918 Quando si parla di giustizia, chissà perchè si cade sempre su Silvio. A dire il vero quando si parla di qualsiasi cosa c'è sempre chi tira fuori Silvio (anche a sproposito). Detto questo, mi trovo nella fastidiosa posizione di dover (spero solo in questo caso) fare l'avvocato di Silvio (cercando di non vo.....re). Il fatto che il suddetto possa anche stare sulle ba..e , scusate antipatico, non può giustificare qualunque schifezza per eliminarlo. Quando il suddetto sarà dipartito o peggio in galera e il problema Silvio 'sarà risolto',ma chi riuscirà a rimettere il mostro nella scatola da cui l'abbiamo lasciato uscire. Dalle mie parti si dice che il mondo è una ruota, prima o dopo tocca anche a te. Riguardo poi all'evidente ed innegabile conflitto di interessi che tocca il sig. Berlusconi, vorrei far notare anche l'enorme conflitto di interessi che è costituito da un partito fondato da un ex P.M. e in cui confluiscono anche altri esponenti della magistratura . Ma in Italia non c'era la divisione netta tra poteri giudiziari e politica. Nessuno ha il minimo sospetto che questo partito possa fare lotta politica e lobbing in vece dalla magistratura. Quando si parla di giustizia, chissà perchè si cade sempre su Silvio.
A dire il vero quando si parla di qualsiasi cosa c’è sempre chi tira fuori Silvio (anche a sproposito).
Detto questo, mi trovo nella fastidiosa posizione di dover (spero solo in questo caso) fare l’avvocato di Silvio (cercando di non vo…..re).
Il fatto che il suddetto possa anche stare sulle ba..e , scusate antipatico, non può giustificare qualunque schifezza per eliminarlo.
Quando il suddetto sarà dipartito o peggio in galera e il problema Silvio ‘sarà risolto’,ma chi riuscirà a rimettere il mostro nella scatola da cui l’abbiamo lasciato uscire.
Dalle mie parti si dice che il mondo è una ruota, prima o dopo tocca anche a te.
Riguardo poi all’evidente ed innegabile conflitto di interessi che tocca il sig. Berlusconi, vorrei far notare anche l’enorme conflitto di interessi che è costituito da un partito fondato da un ex P.M. e in cui confluiscono anche altri esponenti della magistratura . Ma in Italia non c’era la divisione netta tra poteri giudiziari e politica. Nessuno ha il minimo sospetto che questo partito possa fare lotta politica e lobbing in vece dalla magistratura.

]]>