Commenti a: Siamo tutti musulmani /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/ diretto da Oscar Giannino Thu, 13 Jan 2011 22:24:21 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.4 Di: Cachorro Quente /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11769 Cachorro Quente Thu, 13 Jan 2011 20:51:10 +0000 /?p=7990#comment-11769 Quello che dico, Herbrand, e' che a) non c'e' una correlazione diretta tra dottrina e comportamento (il Vangelo non sembra prefigurare l'Inquisizione Spagnola, eppure Torqemada era cristiano fino a prova contraria) b) che i fattori storico-socio-economici sono rilevanti, anzi direi predominanti. Questo per dire che il musulmano nato e cresciuto in Italia non per forza si comportera' come il pakistano, perche' il suo lavoro, la sua rete sociale, i suoi affetti, saranno piu' importanti che non le sottigliezze dell'ermeneutica e dell'esegesi coranica. Il problema non e' la massa di musulmani (o meglio: lo e' per altri motivi, cioe' l'incompatibilita' di alcune prassi familiari con uno stato di diritto, ma questo e' un problema antico quanto l'immigrazione che non ha a che fare con l'opportunita' di "concedere" un luogo di culto) ma la diffusione di messaggi eversivi diretti a un pubblico musulmano. Un problema totalmente simile a quello del terrorismo marxista in Italia e altrove negli anni '70 e '80, che, nonostante quanto continui a sostenere Stefano, e' stato qualcosa di piu' grave di Al Qaeda (i cui obiettivi politici sono tra l'altro, contrariamente a quello che si va paventando, limitati esclusivamente ai paesi a maggioranza musulmana) e che non ha condotto a politiche smaccatamente anticostituzionali e illiberali come la limitazione della liberta' di espressione. Si sta perdendo il senso delle proporzioni. Quello che dico, Herbrand, e’ che
a) non c’e’ una correlazione diretta tra dottrina e comportamento (il Vangelo non sembra prefigurare l’Inquisizione Spagnola, eppure Torqemada era cristiano fino a prova contraria)
b) che i fattori storico-socio-economici sono rilevanti, anzi direi predominanti. Questo per dire che il musulmano nato e cresciuto in Italia non per forza si comportera’ come il pakistano, perche’ il suo lavoro, la sua rete sociale, i suoi affetti, saranno piu’ importanti che non le sottigliezze dell’ermeneutica e dell’esegesi coranica.

Il problema non e’ la massa di musulmani (o meglio: lo e’ per altri motivi, cioe’ l’incompatibilita’ di alcune prassi familiari con uno stato di diritto, ma questo e’ un problema antico quanto l’immigrazione che non ha a che fare con l’opportunita’ di “concedere” un luogo di culto) ma la diffusione di messaggi eversivi diretti a un pubblico musulmano. Un problema totalmente simile a quello del terrorismo marxista in Italia e altrove negli anni ’70 e ’80, che, nonostante quanto continui a sostenere Stefano, e’ stato qualcosa di piu’ grave di Al Qaeda (i cui obiettivi politici sono tra l’altro, contrariamente a quello che si va paventando, limitati esclusivamente ai paesi a maggioranza musulmana) e che non ha condotto a politiche smaccatamente anticostituzionali e illiberali come la limitazione della liberta’ di espressione. Si sta perdendo il senso delle proporzioni.

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Di: Mirco Romanato /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11766 Mirco Romanato Thu, 13 Jan 2011 15:19:54 +0000 /?p=7990#comment-11766 <a href="#comment-11758" rel="nofollow">@Cachorro Quente</a> Dove ho scritto che i secondini possono ignorare la denuncia? Stai argomentando contro qualche cosa che non ho scritto, dato che non hai modo di replicare a quello che ho scritto. La legge del taglione, comunque, è più progredita della Shaaria. Le contingenze storiche, scusa tanto, non sono una scusa e sono una scusa pericolosa. Se i gli ebrei non sono più violenti (come affermi tu) perché per 2.500 anni sono stati sottomessi a vari imperi e in minoranza numerica tra la popolazione e spesso perseguitati, mentre i mussulmani sono violenti perché gli sono riuscite un mucchio di conquiste militari e sono in maggioranza tra la popolazione, allora ne deriva che per renderli pacifici e tolleranti è consigliabile fargli passare quello che hanno passato gli ebrei, mica trattarli bene e dargli spazio. Qui non si tratta di profilare la gente con il concetto di "responsabilità collettiva". La religione è una libera scelta, tranne quando ti minacciano di morte se la cambi. Quindi se per libera scelta adotti o mantieni delle idee che ti segnalano come un pericolo ingiusto per la libertà, la proprietà e la vita altrui, non lamentarti se quelli ti prendono sul serio e agiscono di conseguenza. Vedi <a href="http://extropolitca.blogspot.com/2010/07/il-diritto-del-singolo-alla-guerra.html" rel="nofollow">Locke</a>: <blockquote>16. the state of war is a state of enmity and destruction; and, therefore, declaring by word or action, not a passionate and hasty, but a sedate, settled design upon another man’s life, puts him in a state of war with him against who he has declared such an intention, and so has exposed his life to the other’s power to be taken away by him, or anyone that joins with him in his defence and espouses his quarrel; it being reasonable and just i should have a right to destroy that which threatens me with destruction;for, by the fundamental law of nature, man being to be preserved as much as possible when all cannot be preserved, the safety of the innocent is to be preferred; and one may destroy a man who makes war upon him, or has discovered an enmity to his being, for the same reason that he may kill a wolf or a lion, because such men are not under the ties of the common law of reason, have no other rule but that of force and violence, and so may be treated as bests of prey, those dangerous and noxious creatures that will be sure to destroy him whenever he falls into their power.</blockquote> La violenza di tante famiglie mussulmane si lega alle moschee perché: 1) la donna che si rivolge alla moschea per aiuto sarà messa di fronte al fatto che suo marito ha il diritto islamico di menarla se lei non gli obbedisce; 2) sarà minacciata di ostracismo (se non peggio) se si rivolge alle autorità dello stato infedele; 3) copriranno le azioni violente del marito/padre/fratello fino all'ultimo e anche dopo non le condanneranno. Probabilmente le loderanno in arabo durante qualche sermone, che ovviamente tu non sentirai o capirai. 4) Le moschee, da tutto quello che si vede, hanno l'effetto di ridurre o impedire l'integrazione degli individui con la società ospite. Il che non è sorprendente quando l'Imam che fa la predica ti dice quanto sei superiore, quanto gli infedeli stiano tramando contro gli islamici, quanti diritti hai che non vengono rispettati dagli infedeli, il cui giusto posto è sotto i piedi degli islamici. Un "moderato" come Erdogan ha detto in un comizio che l'integrazione dei Turchi in Europa è un crimine. Che i turchi in Europa devono rimanere turchi prima e poi cittadini del paese in cui vivono e magri sono nati. Ha anche detto che le cupole delle moschee saranno i loro elmetti e i minareti le loro baionette. Posso preoccuparmi se finanziano una moschea e ne controllano la direzione politica dei predicatori? Posso preoccuparmi se le moschee sono finanziate dall'Arabia Saudita o dall'Iran? O da NGO con legami terroristici? Posso preoccuparmi quando i comuni vogliono spendere soldi delle mie tasse per costruire un luogo di culto per gente che non è nemmeno cittadina? Dopo di che, se chi dirige la moschea viene trovato colpevole di terrorismo, che si fa? La buttiamo giù? Ovviamente "no, perché, poveri, mica tutti quelli che ci pregano sono colpevoli." Be' ti do una notizia, manco tutti i tedeschi erano nazisti. Ma gli Alleati hanno fatto bene a fregarsene fino a che non sono arrivati a Berlino. @Cachorro Quente
Dove ho scritto che i secondini possono ignorare la denuncia?
Stai argomentando contro qualche cosa che non ho scritto, dato che non hai modo di replicare a quello che ho scritto.
La legge del taglione, comunque, è più progredita della Shaaria.

Le contingenze storiche, scusa tanto, non sono una scusa e sono una scusa pericolosa. Se i gli ebrei non sono più violenti (come affermi tu) perché per 2.500 anni sono stati sottomessi a vari imperi e in minoranza numerica tra la popolazione e spesso perseguitati, mentre i mussulmani sono violenti perché gli sono riuscite un mucchio di conquiste militari e sono in maggioranza tra la popolazione, allora ne deriva che per renderli pacifici e tolleranti è consigliabile fargli passare quello che hanno passato gli ebrei, mica trattarli bene e dargli spazio.

Qui non si tratta di profilare la gente con il concetto di “responsabilità collettiva”. La religione è una libera scelta, tranne quando ti minacciano di morte se la cambi. Quindi se per libera scelta adotti o mantieni delle idee che ti segnalano come un pericolo ingiusto per la libertà, la proprietà e la vita altrui, non lamentarti se quelli ti prendono sul serio e agiscono di conseguenza.

Vedi Locke:

16. the state of war is a state of enmity and destruction; and, therefore, declaring by word or action, not a passionate and hasty, but a sedate, settled design upon another man’s life, puts him in a state of war with him against who he has declared such an intention, and so has exposed his life to the other’s power to be taken away by him, or anyone that joins with him in his defence and espouses his quarrel; it being reasonable and just i should have a right to destroy that which threatens me with destruction;for, by the fundamental law of nature, man being to be preserved as much as possible when all cannot be preserved, the safety of the innocent is to be preferred; and one may destroy a man who makes war upon him, or has discovered an enmity to his being, for the same reason that he may kill a wolf or a lion, because such men are not under the ties of the common law of reason, have no other rule but that of force and violence, and so may be treated as bests of prey, those dangerous and noxious creatures that will be sure to destroy him whenever he falls into their power.

La violenza di tante famiglie mussulmane si lega alle moschee perché:
1) la donna che si rivolge alla moschea per aiuto sarà messa di fronte al fatto che suo marito ha il diritto islamico di menarla se lei non gli obbedisce;
2) sarà minacciata di ostracismo (se non peggio) se si rivolge alle autorità dello stato infedele;
3) copriranno le azioni violente del marito/padre/fratello fino all’ultimo e anche dopo non le condanneranno. Probabilmente le loderanno in arabo durante qualche sermone, che ovviamente tu non sentirai o capirai.
4) Le moschee, da tutto quello che si vede, hanno l’effetto di ridurre o impedire l’integrazione degli individui con la società ospite. Il che non è sorprendente quando l’Imam che fa la predica ti dice quanto sei superiore, quanto gli infedeli stiano tramando contro gli islamici, quanti diritti hai che non vengono rispettati dagli infedeli, il cui giusto posto è sotto i piedi degli islamici.

Un “moderato” come Erdogan ha detto in un comizio che l’integrazione dei Turchi in Europa è un crimine. Che i turchi in Europa devono rimanere turchi prima e poi cittadini del paese in cui vivono e magri sono nati. Ha anche detto che le cupole delle moschee saranno i loro elmetti e i minareti le loro baionette. Posso preoccuparmi se finanziano una moschea e ne controllano la direzione politica dei predicatori? Posso preoccuparmi se le moschee sono finanziate dall’Arabia Saudita o dall’Iran? O da NGO con legami terroristici?
Posso preoccuparmi quando i comuni vogliono spendere soldi delle mie tasse per costruire un luogo di culto per gente che non è nemmeno cittadina?

Dopo di che, se chi dirige la moschea viene trovato colpevole di terrorismo, che si fa? La buttiamo giù? Ovviamente “no, perché, poveri, mica tutti quelli che ci pregano sono colpevoli.”

Be’ ti do una notizia, manco tutti i tedeschi erano nazisti. Ma gli Alleati hanno fatto bene a fregarsene fino a che non sono arrivati a Berlino.

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Di: Giorgio /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11764 Giorgio Thu, 13 Jan 2011 15:02:09 +0000 /?p=7990#comment-11764 Ha proprio ragione, caro Stagnaro. Se continua questo andazzo fra non molto saremo tutti musulmani. Resta da vedere se ne saremo contenti. Ha proprio ragione, caro Stagnaro. Se continua questo andazzo fra non molto saremo tutti musulmani. Resta da vedere se ne saremo contenti.

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Di: Herbrand /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11762 Herbrand Thu, 13 Jan 2011 13:38:49 +0000 /?p=7990#comment-11762 Ops, frase editata a meta' nel mio ultimo intervento. Il blog non consente di editare o rimuovere, lascio i lettori a estrarne il corretto significato - dovrebbe essere chiaro a sufficienza. Ops, frase editata a meta’ nel mio ultimo intervento. Il blog non consente di editare o rimuovere, lascio i lettori a estrarne il corretto significato – dovrebbe essere chiaro a sufficienza.

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Di: Herbrand /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11761 Herbrand Thu, 13 Jan 2011 13:37:29 +0000 /?p=7990#comment-11761 <i>"La diversa tolleranza di ebrei e cristiani e musulmani nei confronti delle altre religioni dipende in minima parte dalla dottrina, e in massima parte dalle contingenze storiche."</i> A parte che questo e' fortemente contestabile (vedi <a href="http://www.italian.faithfreedom.org/comment.php?t=2326" rel="nofollow">l'enorme popolarita'</a> che in Pakistan e in Egitto hanno i jihadisti che uccidono apostatia e blasfemi), cio' non significa che dobbiamo tollerare le dottrine inerentemente intolleranti come quella Islamica, perche' la dottrina condiziona fortemente i fedeli che intendono essere coerenti alla propria fede. Una conseguenza In sostanza stai dicendo che se una dottrina e' intollerante, coloro che si professano aderenti a quella ideologia possono essere o meno pericolosi in funzione di quanto coerenti sono con essa, e noi non abbiamo alcun modo sicuro per distinguere i "moderati" (parola senza senso, ma la uso per farmi capire) e gli "estremisti" (cioe', quelli piu' coerenti). Non e' un bello scenario. “La diversa tolleranza di ebrei e cristiani e musulmani nei confronti delle altre religioni dipende in minima parte dalla dottrina, e in massima parte dalle contingenze storiche.”

A parte che questo e’ fortemente contestabile (vedi l’enorme popolarita’ che in Pakistan e in Egitto hanno i jihadisti che uccidono apostatia e blasfemi), cio’ non significa che dobbiamo tollerare le dottrine inerentemente intolleranti come quella Islamica, perche’ la dottrina condiziona fortemente i fedeli che intendono essere coerenti alla propria fede.

Una conseguenza In sostanza stai dicendo che se una dottrina e’ intollerante, coloro che si professano aderenti a quella ideologia possono essere o meno pericolosi in funzione di quanto coerenti sono con essa, e noi non abbiamo alcun modo sicuro per distinguere i “moderati” (parola senza senso, ma la uso per farmi capire) e gli “estremisti” (cioe’, quelli piu’ coerenti).

Non e’ un bello scenario.

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Di: Cachorro Quente /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11758 Cachorro Quente Thu, 13 Jan 2011 10:56:52 +0000 /?p=7990#comment-11758 "Sto dicendo che uno stupratore, o uno che affermi seriamente che lo stupro è giusto, legale e legittimo, non ha basi per lamentarsi se qualcuno applica a lui quello che lui sostiene. " Uno stupratore che venga stuprato non puo' lamentarsi in un bar o per strada sperando di venire preso sul serio. Ma non e' che se viene violentato in carcere e denuncia l'atto ai suoi secondini, quelli possono dirgli: chi la fa l'aspetti. Quello di cui parli e' la legge del taglione, esattamente quella che qualche commento piu' sotto qualcuno attribuisce solo ai barbari musulmani e non ai civilizzati cristiani. "Il punto fondamentale è che l’Islam non è una religione come l’Ebraismo, il Cristianesimo, il Buddismo e la maggior parte delle altre. Non riguarda la fede dei suoi seguaci, riguarda tutto e tutti." Questa dichiarazione e' assurda, come fai a dire che il cristianesimo riguarda solo la fede dei suoi seguaci? La diversa tolleranza di ebrei e cristiani e musulmani nei confronti delle altre religioni dipende in minima parte dalla dottrina, e in massima parte dalle contingenze storiche. "E non tirarmi fuori che mariti violenti ci sono in tutti i paesi del mondo, piantala di girare attorno al problema. " Io non giro attorno a niente. Quello che mi sconvolge e' che nei commenti di un blog liberale si profili implicitamente il concetto di responsabilita' collettiva. Tu picchi tua moglie? Vai in galera, indipendentemente dalla tua religione. Ma non e' che i musulmani hanno un intelligenza distribuita tipo gli alieni di un film di fantascienza. Che poi mi dovete spiegare cosa c'entra la violenza (innegabile) di tante famiglie musulmane con l'apertura o meno di una moschea. @ Paolo: cio' che tu dici ha senso. Come spesso accade, e' il ruolo eccessivo dello stato che deforma alcuni dibattiti. Allo stesso tempo, mi pare che tale ruolo di impedimento sia particolarmente punitivo nei confronti di UNA minoranza (da cui l'articolo di Stagnaro). Alla faccia della vulgata che vuole le istituzioni buoniste e terzomondiste, la verita' e' che in Italia praticamente non esistono luoghi di culto autorizzati per le centinaia di migliaia di residenti musulmani. “Sto dicendo che uno stupratore, o uno che affermi seriamente che lo stupro è giusto, legale e legittimo, non ha basi per lamentarsi se qualcuno applica a lui quello che lui sostiene. ”

Uno stupratore che venga stuprato non puo’ lamentarsi in un bar o per strada sperando di venire preso sul serio. Ma non e’ che se viene violentato in carcere e denuncia l’atto ai suoi secondini, quelli possono dirgli: chi la fa l’aspetti.
Quello di cui parli e’ la legge del taglione, esattamente quella che qualche commento piu’ sotto qualcuno attribuisce solo ai barbari musulmani e non ai civilizzati cristiani.

“Il punto fondamentale è che l’Islam non è una religione come l’Ebraismo, il Cristianesimo, il Buddismo e la maggior parte delle altre. Non riguarda la fede dei suoi seguaci, riguarda tutto e tutti.”

Questa dichiarazione e’ assurda, come fai a dire che il cristianesimo riguarda solo la fede dei suoi seguaci? La diversa tolleranza di ebrei e cristiani e musulmani nei confronti delle altre religioni dipende in minima parte dalla dottrina, e in massima parte dalle contingenze storiche.

“E non tirarmi fuori che mariti violenti ci sono in tutti i paesi del mondo, piantala di girare attorno al problema. ”

Io non giro attorno a niente. Quello che mi sconvolge e’ che nei commenti di un blog liberale si profili implicitamente il concetto di responsabilita’ collettiva. Tu picchi tua moglie? Vai in galera, indipendentemente dalla tua religione. Ma non e’ che i musulmani hanno un intelligenza distribuita tipo gli alieni di un film di fantascienza. Che poi mi dovete spiegare cosa c’entra la violenza (innegabile) di tante famiglie musulmane con l’apertura o meno di una moschea.

@ Paolo: cio’ che tu dici ha senso. Come spesso accade, e’ il ruolo eccessivo dello stato che deforma alcuni dibattiti. Allo stesso tempo, mi pare che tale ruolo di impedimento sia particolarmente punitivo nei confronti di UNA minoranza (da cui l’articolo di Stagnaro). Alla faccia della vulgata che vuole le istituzioni buoniste e terzomondiste, la verita’ e’ che in Italia praticamente non esistono luoghi di culto autorizzati per le centinaia di migliaia di residenti musulmani.

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Di: ernesto rossi /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11757 ernesto rossi Thu, 13 Jan 2011 10:27:19 +0000 /?p=7990#comment-11757 Non ne faccio questione di libertà religiosa, per la "legge del telecomando" se una cosa non mi piace semplicemente non me ne interesso. Sono convinto che, a parità di condizioni, una moschea dovrebbe avere le stesse caratteristiche ed opportunità di una chiesa cattolica, di un tempio ebraico o indu, di una palestra che dovrebbero essere costruite con risorse private (leggi: non con i miei soldi!) Quello che temo è che (come nel Libano) le erigende moschee divengano centri di discussione politica finanziati da Arabia Saudita o Iran, e che venga fatto (come nell'esempio di Beirut) del "razzismo comparativo all'incontrario" con le ingenti risorse che i religiosi convinti mettono a disposizione. L'esempio Libanese calza a pennello; dove sorgeva una chiesa, oggi di fronte sorge una moschea un pò più grande e bella... Non ne faccio questione di libertà religiosa, per la “legge del telecomando” se una cosa non mi piace semplicemente non me ne interesso. Sono convinto che, a parità di condizioni, una moschea dovrebbe avere le stesse caratteristiche ed opportunità di una chiesa cattolica, di un tempio ebraico o indu, di una palestra che dovrebbero essere costruite con risorse private (leggi: non con i miei soldi!) Quello che temo è che (come nel Libano) le erigende moschee divengano centri di discussione politica finanziati da Arabia Saudita o Iran, e che venga fatto (come nell’esempio di Beirut) del “razzismo comparativo all’incontrario” con le ingenti risorse che i religiosi convinti mettono a disposizione. L’esempio Libanese calza a pennello; dove sorgeva una chiesa, oggi di fronte sorge una moschea un pò più grande e bella…

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Di: stefano /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11755 stefano Thu, 13 Jan 2011 08:20:54 +0000 /?p=7990#comment-11755 <a href="#comment-11733" rel="nofollow">@Cachorro Quente</a> Sai benissimo che le vittime di Al Qaeda non sono in Italia, a parte quelle poverette che sono state ammazzate direttamente dai genitori. Qui di immigrati del Nord Africa ce n'è a sufficienza per vedere le donne in giro con il velo che lascia fuori solo gli occhi. Talvolta sarebbe meglio coprisse anche quelli (gli occhi neri si vedono). E non tirarmi fuori che mariti violenti ci sono in tutti i paesi del mondo, piantala di girare attorno al problema. Sai bene che la violenza sulle donne è permessa dal Corano. Per quanto concerne la brutalità dell'antico testamento, va da sé. E il Corano non ne è che una brutta copia. Se dovessero farmi una sinagoga dietro casa l'unica preoccupazione sarebbero gli attentati degli islamici, gli ebrei non mi intimoriscono. Non mi ricordo quando ho letto l'ultima cronaca su qualche Senegalese: per l'esperienza che ho io in generale i negri (sì, sono politicamente scorretto) sono brava gente. Tant'è che ci si frequenta. Il problema sono le 2e e 3e generazioni? Perché la prima generazione è immigrata, ha una patria, e non vuole integrarsi in questa nuova società. I figli nascono qui, sarebbe questa la loro terra, i loro amici sono qui, ma i genitori non vogliono che si integrino. Quindi non hanno radici e questo è terribile, non sei né carne né pesce. E sei arrabbiato perché qui sei il marocchino, là sei l'europeo... Mi dispiace per loro, ma io devo pensare prima ai miei, e se ne avanza per gli altri. Andare io sotto il ponte con la mia famiglia perché loro poverini sono poverini e hanno bisogno di una casa è tafazziano e basta. Essere liberali non penso precluda l'uso del buon senso. @Cachorro Quente
Sai benissimo che le vittime di Al Qaeda non sono in Italia, a parte quelle poverette che sono state ammazzate direttamente dai genitori.
Qui di immigrati del Nord Africa ce n’è a sufficienza per vedere le donne in giro con il velo che lascia fuori solo gli occhi. Talvolta sarebbe meglio coprisse anche quelli (gli occhi neri si vedono). E non tirarmi fuori che mariti violenti ci sono in tutti i paesi del mondo, piantala di girare attorno al problema. Sai bene che la violenza sulle donne è permessa dal Corano.

Per quanto concerne la brutalità dell’antico testamento, va da sé. E il Corano non ne è che una brutta copia.
Se dovessero farmi una sinagoga dietro casa l’unica preoccupazione sarebbero gli attentati degli islamici, gli ebrei non mi intimoriscono.

Non mi ricordo quando ho letto l’ultima cronaca su qualche Senegalese: per l’esperienza che ho io in generale i negri (sì, sono politicamente scorretto) sono brava gente. Tant’è che ci si frequenta.

Il problema sono le 2e e 3e generazioni? Perché la prima generazione è immigrata, ha una patria, e non vuole integrarsi in questa nuova società. I figli nascono qui, sarebbe questa la loro terra, i loro amici sono qui, ma i genitori non vogliono che si integrino. Quindi non hanno radici e questo è terribile, non sei né carne né pesce. E sei arrabbiato perché qui sei il marocchino, là sei l’europeo…
Mi dispiace per loro, ma io devo pensare prima ai miei, e se ne avanza per gli altri. Andare io sotto il ponte con la mia famiglia perché loro poverini sono poverini e hanno bisogno di una casa è tafazziano e basta. Essere liberali non penso precluda l’uso del buon senso.

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Di: Mirco Romanato /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11748 Mirco Romanato Wed, 12 Jan 2011 21:48:18 +0000 /?p=7990#comment-11748 @Cachorro Quente Cioè, stai dicendo che gli ebrei, se fossero abbastanza potenti, praticherebbero lo sterminio di massa di chi non la pensa come loro? Che i culti satanici negli USA siano legali non cambia il discorso. Non mi risulta che questi culti supportino il rovesciamento del governo e l'instaurazione della loro versione della Shaaria non appena raggiunta la possibilità di farlo con la forza o il numero. Che poi, negli USA decidano di non usare le leggi esistenti contro la Sedizione, questo è un discorso ancora differente. Il problema delle leggi contro l'Odio razziale, etc. è che oltre ad essere stupide vengono fatte valere contro chi fa comodo usarle. Se venissero applicate, metà degli Imam in Italia andrebbe in galera come apre bocca per fare il sermone del venerdì. Un esempio di mussulmano moderato e sicuramente non terrorista <a href="http://vladtepesblog.com/?p=27088" rel="nofollow">Thinking of heading to the Maldives? Think again</a> E, da quel che mi dicono quelli che capiscono l'arabo (vedi Copti) la stessa cosa succede in Egitto e da altre parti. @Cachorro Quente
Cioè, stai dicendo che gli ebrei, se fossero abbastanza potenti, praticherebbero lo sterminio di massa di chi non la pensa come loro?

Che i culti satanici negli USA siano legali non cambia il discorso. Non mi risulta che questi culti supportino il rovesciamento del governo e l’instaurazione della loro versione della Shaaria non appena raggiunta la possibilità di farlo con la forza o il numero. Che poi, negli USA decidano di non usare le leggi esistenti contro la Sedizione, questo è un discorso ancora differente.

Il problema delle leggi contro l’Odio razziale, etc. è che oltre ad essere stupide vengono fatte valere contro chi fa comodo usarle. Se venissero applicate, metà degli Imam in Italia andrebbe in galera come apre bocca per fare il sermone del venerdì.

Un esempio di mussulmano moderato e sicuramente non terrorista
Thinking of heading to the Maldives? Think again
E, da quel che mi dicono quelli che capiscono l’arabo (vedi Copti) la stessa cosa succede in Egitto e da altre parti.

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Di: Mirco Romanato /2011/01/08/siamo-tutti-musulmani/comment-page-2/#comment-11745 Mirco Romanato Wed, 12 Jan 2011 21:07:28 +0000 /?p=7990#comment-11745 @Cachorro Quente Sto dicendo che uno stupratore, o uno che affermi seriamente che lo stupro è giusto, legale e legittimo, non ha basi per lamentarsi se qualcuno applica a lui quello che lui sostiene. Lo stupro è una aggressione fisica al corpo di una persona che, in casi estremi ma non rari, comporta la morte della vittima. Per questo, storicamente, la punizione non è lo stupro, ma la morte (che previene la reiterazione del reato, tra l'altro). Stuprando una persona l'aggressore ha perso la possibilità di reclamare per se la sacralità del suo corpo, della sua libertà e delle sue proprietà. In una società civilizzata, nulla vieta che ci siano delle convenzioni tra gli individui della società, dove in luogo della morte per il criminale si proceda a somministrare pene differenti. Ma questo serve gli interessi della comunità, non i diritti dello stupratore. Quello che si può presumere di un mussulmano è che, se è coerente con la dottrina della sua fede (e chi sono io per pensare il contrario?), consideri comunque i non mussulmani inferiori e non degni di considerazione in rapporto a qualsiasi altro mussulmano. Il che significa che se deve decidere se aiutare me o il suo correligionario che sta tentano di ammazzarmi, aiuterà lui. O, al meglio, farà finta di non vedere nulla. In condizioni simili non può esistere un compact sociale di nessun genere. I sondaggi eseguiti in ogni paese europeo mostrano che una grossa minoranza dei mussulmani (in particolare i giovani) sono a favore della Shaaria. Permetterai che se fossi un ebreo sarei preoccupato di una comunità che vuole al 30 % le leggi razziali di Hitler e non si farebbe problema a imporle con la forza. Che poi la maggioranza di quelli a favore non sappia esattamente quello che sta sostenendo è probabile. Ma la stessa cosa si può dire dei tedeschi che elessero Hitler. Ma non cambia il risultato per gli infedeli. Il punto fondamentale è che l'Islam non è una religione come l'Ebraismo, il Cristianesimo, il Buddismo e la maggior parte delle altre. Non riguarda la fede dei suoi seguaci, riguarda tutto e tutti. In particolare i non mussulmani. L'Islam regola la vita dei non mussulmani così come regola la vita dei mussulmani. Se in Egitto non si può costruire o riparare una chiesa è perché la legge è conforme alla Shaaria. Se un infedele non può andare alla Mecca (aphartheid) è perché la Shaaria lo vieta. Se in Arabia Saudita la vita di una donna hindu vale un 32 di quella di un uomo islamico è perché la Shaaria lo afferma. Il fatto che il mussulmano minacci sfracelli per chi insulta, deride o sminuisce Maometto, l'Islam o Allah deriva dall'esempio dato da Maometto e dalle sue decisioni legali in casi concreti. Subito dopo l'attentato ai Copti, pochi giorni fa, sono finito su una trasmissione della RAI al mattino, dove un rappresentante dell'Islam (immagino non un estremista o un terrorista) quando gli è stato chiesto di affermare il diritto dei mussulmani a cambiare religione, invece di dire Si o No, ha tirato fuori il solito versetto del Corano "Chi vuol credere creda e chi non vuol credere non creda", che chiunque abbia studiato l'Islam anche superficialmente, sa che riguarda solo e solamente cristiani ed ebrei e non politeisti e mussulmani. E, per di più, è abrogato dai versetti successivi. Se quelli sono i "moderati", che non riescono a impegnarsi in qualche cosa di così basilare come la libertà di cambiare la propria religione, che convivenza vuoi che sia possibile? L'hadit sul permesso richiesto da un figlio di uccidere il padre infedele che contrastava Maometto e dato da Maometto vuoi che te lo cerco? Che convivenza vuoi che ci sia con gente che considera chi ha dato quel permesso come il miglior modello da imitare? @Cachorro Quente
Sto dicendo che uno stupratore, o uno che affermi seriamente che lo stupro è giusto, legale e legittimo, non ha basi per lamentarsi se qualcuno applica a lui quello che lui sostiene. Lo stupro è una aggressione fisica al corpo di una persona che, in casi estremi ma non rari, comporta la morte della vittima. Per questo, storicamente, la punizione non è lo stupro, ma la morte (che previene la reiterazione del reato, tra l’altro). Stuprando una persona l’aggressore ha perso la possibilità di reclamare per se la sacralità del suo corpo, della sua libertà e delle sue proprietà.

In una società civilizzata, nulla vieta che ci siano delle convenzioni tra gli individui della società, dove in luogo della morte per il criminale si proceda a somministrare pene differenti. Ma questo serve gli interessi della comunità, non i diritti dello stupratore.

Quello che si può presumere di un mussulmano è che, se è coerente con la dottrina della sua fede (e chi sono io per pensare il contrario?), consideri comunque i non mussulmani inferiori e non degni di considerazione in rapporto a qualsiasi altro mussulmano. Il che significa che se deve decidere se aiutare me o il suo correligionario che sta tentano di ammazzarmi, aiuterà lui. O, al meglio, farà finta di non vedere nulla. In condizioni simili non può esistere un compact sociale di nessun genere.

I sondaggi eseguiti in ogni paese europeo mostrano che una grossa minoranza dei mussulmani (in particolare i giovani) sono a favore della Shaaria. Permetterai che se fossi un ebreo sarei preoccupato di una comunità che vuole al 30 % le leggi razziali di Hitler e non si farebbe problema a imporle con la forza. Che poi la maggioranza di quelli a favore non sappia esattamente quello che sta sostenendo è probabile. Ma la stessa cosa si può dire dei tedeschi che elessero Hitler. Ma non cambia il risultato per gli infedeli.

Il punto fondamentale è che l’Islam non è una religione come l’Ebraismo, il Cristianesimo, il Buddismo e la maggior parte delle altre. Non riguarda la fede dei suoi seguaci, riguarda tutto e tutti. In particolare i non mussulmani. L’Islam regola la vita dei non mussulmani così come regola la vita dei mussulmani. Se in Egitto non si può costruire o riparare una chiesa è perché la legge è conforme alla Shaaria. Se un infedele non può andare alla Mecca (aphartheid) è perché la Shaaria lo vieta. Se in Arabia Saudita la vita di una donna hindu vale un 32 di quella di un uomo islamico è perché la Shaaria lo afferma. Il fatto che il mussulmano minacci sfracelli per chi insulta, deride o sminuisce Maometto, l’Islam o Allah deriva dall’esempio dato da Maometto e dalle sue decisioni legali in casi concreti.

Subito dopo l’attentato ai Copti, pochi giorni fa, sono finito su una trasmissione della RAI al mattino, dove un rappresentante dell’Islam (immagino non un estremista o un terrorista) quando gli è stato chiesto di affermare il diritto dei mussulmani a cambiare religione, invece di dire Si o No, ha tirato fuori il solito versetto del Corano “Chi vuol credere creda e chi non vuol credere non creda”, che chiunque abbia studiato l’Islam anche superficialmente, sa che riguarda solo e solamente cristiani ed ebrei e non politeisti e mussulmani. E, per di più, è abrogato dai versetti successivi. Se quelli sono i “moderati”, che non riescono a impegnarsi in qualche cosa di così basilare come la libertà di cambiare la propria religione, che convivenza vuoi che sia possibile?

L’hadit sul permesso richiesto da un figlio di uccidere il padre infedele che contrastava Maometto e dato da Maometto vuoi che te lo cerco? Che convivenza vuoi che ci sia con gente che considera chi ha dato quel permesso come il miglior modello da imitare?

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