Fine anno, tempo di bilanci. Una delle frasi più abusate con l’avvicinarsi di San Silvestro rimanda il pensiero a chi, dopo il suo anno più nero, di un bilancio, oltre che di una seria riflessione, merita: l’euro. Mentre persistono le difficoltà nel quietare la crisi dell’euro-area, risulta chiara una questione: Quale sarà il futuro della moneta unica?
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L’accordo per Pomigliano raggiunto oggi recepisce l’intesa di giugno non firmata dalla Fiom, ma soprattutto estende alla newco campana la condizione posta anche nell’accordo di Mirafiori, cioè l’esclusione dalla rappresentanza sindacale delle sigle che non sottoscrivono le intese. E’ una condizione che i sindacati dei metalmeccanici appartenenti a Cisl, Uil, Ugl e Fismic approvano e condividono. Ma sbaglia moltissimo chi, credendo così di dar manforte a Sergio Marchionne, parla di “svolta americana”. Non lo è affatto. Qui non si propone di abbattere a meno della metà la paga dei neoassunti. Non sono americane le nuove intese su turni e pause, retribuzione aggiuntiva e lotta all’assenteismo, straordinari oltre la quota indicata dal contratto nazionale e contestuali impegni a non proclamare scioperi e agitazioni quando l’azienda chiederà proprio quegli straordinari aggiuntivi. E anche la nuova clausola sulla rappresentanza, anch’essa con l’America non c’entra niente. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino auto, Mercato del lavoro auto, Cgil, Fiat, Fiom, sindacato
Riceviamo da Massimiliano Vatiero e volentieri pubblichiamo:
Nobel per l’Economia nel 1991, Ronald H. Coase ha contribuito in maniera rilevante allo studio e comprensione dei costi di funzionamento dei meccanismi di allocazione delle risorse scarse (anche detti, istituzioni economiche), sottolineando il ruolo dei diritti di proprietà e della gerarchia. Prosegui la lettura…
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La ragione a volte arriva per vie inaspettate. T. Cwik e V. Wieland, nel working paper n.1267 della BCE “Keynesian Government Spending Multipliers and Spillovers in the Euro Area”, ci confermano che il moltiplicatore della spesa pubblica è inferiore a 1, cioè che per ogni euro di spesa pubblica il PIL sale solo di una frazione di euro; si smentiscono così le teorie Keynesiane (e Krugmaniane) di moltiplicatori superiori all’unità (per qualcuno addirittura pari a 5) che porterebbero la spesa pubblica a ripagarsi da sola. Volendo potremmo fermarci qui e dichiarare vinta una battaglia contro il Big Government, ma vale la pena approfondire almeno la parte fondamentale del lavoro dei due economisti. Prosegui la lettura…
Leonardo Baggiani macroeconomia, spesa pubblica, teoria
Il 2010 è stato certamente un anno segnato dalla “rivoluzione Marchionne”. L’amministratore delegato di Fiat è stato il protagonista di una rivoluzione non proprio silenziosa nel rapporto tra impresa e sindacati.
Pomigliano, Mirafiori e Melfi non sono solo 3 dei più importanti stabilimenti di Fiat in Italia, ma il simbolo di un cambiamento.
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Andrea Giuricin auto Chrysler, Fiat, germania, Marchionne, Mirafiori, Pomigliano, spin-off
Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, intervistato dal Gr Rai, ha definito “estremamente positivo” il risultato dei rimborsi fiscali 2010, spiegando:
Si tratta di un’immissione di liquidita’ in un momento di crisi, stiamo facendo camminare la macchina molto meglio del passato, da un lato con migliori servizi e molta piu’ telematica, dall’altro con una migliore presenza sul territorio.
Grazie alla generosità dell’Agenzia delle entrate, alle imprese verranno restituiti circa 10 miliardi di euro, e altri 800 milioni alle famiglie. Ciò che a loro sembra positivo a me pare, con rispetto parlando, una presa per il culo.
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Carlo Stagnaro fisco agenzia delle entrate, befera, fisco, furto
L’accordo per Mirafiori è storico e decisivo. In pochi giorni, è diventato evidente a tutti che c’erano tutte le premesse per chiudere oggi stesso l’intesa di massima. Le rappresentanze dei lavoratori iscritti a Cisl, Uil e Fismic hanno ribadito che la disponibilità è piena, ed il favore esplicito all’ultima proposta avanzata da Sergio Marchionne. Quella di subordinare la decisione dell’azienda di investire il quasi miliardo di euro annunciato per il potenziamento di Mirafiori a una prova di democrazia diretta, estesa a tutti i lavoratori dello stabilimento. Se l’intesa passa con la maggioranza dei voti tra i lavoratori, anche solo col 51% ha detto Marchionne, allora si va avanti, s’investe e si lavora tutti alle nuove condizioni. ma con ua decisiva innovazione: la newco nasce fuori dall’accordo interconfederale del 93, che a differenza dello Statuto dei lavoratori consentiva anche a chi non firmava i contratti di presentare liste per le rappresentanze sindacali godendo di tutti i diritti. In altre parole, chi non firma a Mirafiori sta fuori. Gli altri sindacati non ne potevano più di una Fiom che non firma da tre contratti dei metalmeccanici, ma è sempre pronta a riorganizzare manifestazioni e scioperi. Marchionne riscatta gli ultimi decenni di storia Fiat, tenacemente ferma sul punto che senza Fiom non si andava avanti nelle intese, ma in compenso si ottenevano gli aiuti pubblici. E’ una svolta profondissima: e ora bisogna sperare e fare in modo che nelle urne i sindacati che condividano tale impostazione non vengano travolti dalla pressione terrible che media e intellettuali metteranno in campo, a favore della Fiom e in nome naturalmente dei diritti violati. Perché se questa linea passa a Miafiori, si estende a macchia d’olio finalmente nel Paese. Superando persino la ritrosia di Confidustria, dovuta al fatto che molti in Federmeccanica temono la durezza della ritorsione Fiom. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino auto, Mercato del lavoro, sindacato auto, Fiat, sindacato
Rinazionalizzare gli aeroporti? Questa è la proposta shock che circola in Gran Bretagna dopo il fallimento della gestione dell’emergenza neve a Heathrow. L’aeroporto londinese, il piú grande d’Europa, con oltre 66 milioni di passeggeri l’anno, è andato incontro i giorni scorsi ad uno dei blocchi più gravi che si ricordi nella storia dell’aviazione civile. Il maltempo ha colpito un po’ tutta Europa, ma il principale scalo di Londra ha registrato il maggior numero di cancellazioni. British Airways, la compagnia di bandiera britannica, ha annunciato perdite fino a 70 milioni di euro, una cifra quasi tre volte quella denunciata da AirFrance-KLM alle prese con il blocco di Parigi Charles De Gaulle. Prosegui la lettura…
Andrea Giuricin trasporti Aeroporti, caos, Londra, nazionalizzazione, pianificazione, trasporto aereo
Modesta proposta fiscale cominciando dalla patrimoniale, ma per andare a parare altrove…. con meccanismo attuativo alquanto singolare ma, garantisco, efficace! Prosegui la lettura…
Oscar Giannino fisco tasse
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Flavio Stanchi:
Lo stato della California, che deve rimediare ad un deficit di bilancio di 19,9 miliardi di dollari in vista dell’anno fiscale 2011, a inizio novembre ha votato per il “no” in un referendum popolare sulla legalizzazione della marijuana.
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