Prima i tetti. Poi i monumenti. E infine i blocchi a strade, autostrade e stazioni, gli attacchi alle forze dell’ordine. Gli universitari in lotta contro la Gelmini rianimano l’anelito barricadero che aveva da anni in Italia riavvolto mestamente le sue bandiere. Come mai, non hanno dato vita a scontri, blocchi e disordini due milioni di disoccupati? Come mai, nessun segno analogo dalle duecentomila imprese che tra quattro settimane escono dalla moratoria bancaria, col rischio che si apra la morìa per loro e gli oltre due milioni di loro dipendenti? E’ un moto spontaneo quello universitario, è la riproposizione protestataria del passato, o0 è la fucina in cui si forgia l’identità di una nuova generazione? Prosegui la lettura…
Oscar Giannino università università
UPDATE: Fumata nera.
Pare che oggi il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, potrebbe portare al Consiglio dei ministri il nome del presidente dell’Autorità per l’energia, dopo la rinuncia di Antonio Catricalà. Se Romani riesce a partorire un nome in grado di raccogliere il consenso necessario, merita i nostri complimenti, visto che – per le ragioni già dette – è importante non entrare nel territorio sconosciuto della prorogatio. Bisogna anche vedere se la scelta del presidente corregge il collegio, particolarmente in quei nomi che, per motivi diversi, apparivano deboli. Mi permetto però un ulteriore auspicio: non solo che le nomine vengano fatte nei tempi giusti, ma anche che vengano fatte con uno sguardo alla competenza più che all’appartenenza (e magari all’aspettativa di vita, ma non voglio essere rude). Alcuni tra i nomi che circolano informalmente (e in particolare uno di essi, a cui faccio tutti i più sinceri auguri) sono effettivamente di alto profilo; altri, meno. Un conto è non credere all’illusione dell’indipendenza pronta, cieca e assoluta; altra cosa è accettare che chiunque possa occupare qualunque posto in virtù di una casacca. In fondo, la lezione che possiamo imparare dal resto del mondo è che si può scegliere personale tecnico senza insultare la decenza. Se il fallimento dell’operazione Catricalà insegna qualcosa, è proprio che le cose vanno fatte bene. Altrimenti non funzionano. E sono dolori per tutti.
Carlo Stagnaro energia autorità per l'energia, romani
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Antonio Sileo:
Con l’approssimarsi della fine dell’anno arrivano puntuali, tra le altre, le pubblicità che ricordano di pagare il canone per la gloriosa Radiotelevisione italiana. Con queste, regolarmente, divampano commenti pro e contro e non mancano le proposte per risolvere la non poca “evasione”.
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Guest Diritti individuali, fisco, telecomunicazioni, tv accise, canone, esazione, privacy, rai tv
Mirafiori come Pomigliano? Questa è l’idea di Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, almeno da un punto di vista dell’organizzazione del lavoro e non certo delle relazioni sindacali con la FIOM. Sarebbe un altro passo in avanti ed una grande occasione per l’Italia. Flessibilità e produttività diventano quindi due parole sempre più importanti per gli stabilimenti italiani della casa automobilistica. Prosegui la lettura…
Andrea Giuricin auto Chrysler, Fiat, Fiom, Marchionne, Mirafiori, Pomigliano
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Sergio Morisoli:
Ancora una volta, domenica 28 novembre, la democrazia diretta elvetica ha dimostrato tutta la sua efficienza ed efficacia. Sia il banchiere zurighese di Paradeplatz, sia l’ultimo contadino di montagna sperduto in una remota valle alpina (la partecipazione alle urne ha superato il 50%), hanno potuto esprimersi direttamente e senza intermediazioni né partitiche né di rappresentanti politici su due temi importantissimi: il federalismo fiscale e l’espulsione degli stranieri che commettono crimini sul territorio della Confederazione.
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Guest Diritti individuali, diritto, federalismo, fisco, ue, welfare armonizzazione, Immigrazione, referendum, svizzera, tasse
Ieri Report ha dedicato una puntata alle fonti rinnovabili, col titolo un po’ scontato “girano le pale”. Purtroppo, la bella trasmissione di Milena Gabanelli non è sfuggita allo stereotipo del derby. In tv si parla delle rinnovabili solo in due modi: o per denunciare le forze oscure della reazione in agguato contro le belle-buone-convenienti-ecologiche-democratiche fonti verdi, oppure per tremonteggiare. La Gab ha tremonteggiato.
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Carlo Stagnaro energia eolico, gabanelli, legalità, mafia, Report, rinnovabili
Della situazione paradossale che si è creata con la lettera di “indisponibilità” di Antonio Catricalà, ha già scritto Carlo Stagnaro. Da parte via, vorrei solo aggiungere qualche considerazione.
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Alberto Mingardi energia, mercato autorità antitrust, autorità di regolazione, Autorità indipendenti, autorità per l'energia, catricalà, pilati, politica, regolamentazione
La bomba è scoppiata a Palazzo Chigi questa mattina. Antonio Catricalà, presidente non-più-uscente dell’Antitrust, ha rinunciato a prendere la guida dell’Autorità per l’energia. Nel pomeriggio, lo stesso Catricalà ha confermato la decisione, giustificandola così:
Ho scritto al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per comunicargli la mia decisione di rimanere all’Antitrust. Sono un uomo delle istituzioni e non voglio consentire che l’Autorità che presiedo e l’Autorità dell’energia siano paralizzate da veti incrociati che pur non riguardano la mia persona.
Cosa c’è dietro, e cosa abbiamo davanti?
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Carlo Stagnaro energia, mercato autorità antitrust, autorità per l'energia, catricalà, pilati
Alcuni commenti al mio ultimo post su Chicago Blog mi inducono a tornare su un argomento, quello dell’agricoltura di prossimità e della sovranità alimentare, intorno al quale mi sembra che circolino molti luoghi comuni e ben radicati. In particolare un lettore scriveva che è giusto sostenere l’agricoltura locale, o nazionale, per alcune ragioni:
- perchè è buona e salutare e va tutelata per la salute di tutti (anche la vostra)
- perchè si aiuta la produzione italiana, e tutti i paesi proteggono la propria produzione (anche la Germania che va tanto di moda solo perchè spende un po meno degli altri)
- perchè l’ortofrutta non è un prodotto normale, portarla in giro per il mondo ne sminuisce la qualità
- la biodiversità è un patrimonio inestimabile della umanità, purtroppo certe cose non hanno prezzo ed il mercato non funziona per loro Prosegui la lettura…
Giordano Masini ambiente, mercato, trasporti agricoltura, biodiversità, protezionismo
Spesso, parlando dell’attuale recessione e della politica monetaria adottata per venirne fuori, mi sono trovato a parlare di andamento dei prezzi, di pericoli di inflazione, e del ruolo calmieratore della Cina. Per la verità, all’inizio di tutta la storia lanciai pure veri e propri allarmi di elevata inflazione a venire, intesa come rialzi dei prezzi al consumo. Tutto sommato questo non si è avverato, e se accadesse tra un paio di anni non varrebbe, ritengo, a validare l’anzidetta profezia (prima o poi tutto accade, quindi i vaticini reiterati ad aeternum sono solo un ottimo espediente per darsi ragione prima o poi…). Un errore di questa profezia è stato non capire che già si era in inflazione, perché i prezzi avrebbero dovuto scendere grazie ai vari shock produttivi (informatica, internet, Cina), e quindi la loro relativa stabilità vale effettivamente come perdita di potere d’acquisto; come si dice tra le leggi di Murphy “se ci sei, non ci puoi andare”.
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Leonardo Baggiani commercio mondiale, credito, macroeconomia, monete