Commenti a: Basta con gli sregolati. Rimettere le regole al centro /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/ diretto da Oscar Giannino Wed, 12 Jan 2011 21:23:04 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.4 Di: Mariano /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9927 Mariano Tue, 09 Nov 2010 08:29:34 +0000 /?p=7427#comment-9927 Dott. Oscar Giannino buongiorno, a proposito delle regole ho asoltato volentieri la tradmissione su radio24 ed ho anche comprato il libro 'LE REGOLE', sono fermamente convinto che quanto analizzato, detto e descritto sia profondamente giusto. Esiste solo un problema unico e inamovibile, l'essere umano ed in particolere quello che ha maturato nelle sue abitudini, nella sua cultura più profomda e intima la certezza che prima di ogni cose viene il proprio diritto, interesse, comodo, gaudio. questo esiste sin dal tempo nel quale se abiti una caverna e sei più piccolo di me ti scarico sulla testa una clava e mi insedio nella tua caverna con tutti gli annessi e connessi, oggi siamo solo più raffinati ed abbiamo sostituito la clava con la scenza, la chimica, la politica, il denaro. Qualsiasi becero che possiede in abbondanza uno di questi elementi domina e qualsiasi becero che non li possiede cerca di fare di tutto per conquistarli. Mi dispiace molto che 350 e più pagine di un bel libro siano solo un esercizio letterario, Le garantisco che al momento attuale l'unica cosa che non siamo, intimamente, in grado di rispettare sono le regole. Un esempio banalissimo, entri in uno spogliatoio di un golf club, e pieno di cartelli del tipo 'vietato utilizzare due teli da bagno' 'vietato lasciare preziosi negli stipetti' 'vietato entrare con le scarpe sporche', ecc. lo si dice a persone selezionate che frequentano un ambiente selezionato dove vigono regole selezionate. Non esiste. Continuo con lo sport, per parlare di un argomento molto superficiale (figuriamoci nel resto) abbiamo più controlli ed arbitri che attori sportivi e la dove mancano le regole saltano come birilli, e siamo in un ambito ricreativo, autonomo, al quale nessuno ci obbliga. Ora le faccio un esempio pratico di come funzionano le regole in Itialia, ad esempio. Il ministero deve emanare una legge fiscale riguardante i tributi che tutti i cittadini di un certo settore devono versare. Per un anno intero circa i titolari delle tre maggiori aziende che operano in questo settore sono in continuo contatto con il ministero fino a quando la legge che verrà approvata conterrà tutte le regole (griglie) che permetteranno loro di lavorare senza temere che nuovi soggetti entrino in competizione con loro o almeno se ci entrano non hanno assolutamente la possibilità di vincere il confronto. In questo momento la legge viene approvata e diventa un insieme di 'regole' che tutti dobbiamo rispettare. Anche questo è un esempio reale di cosa sono le regole e del motivo per cui successivamente si tende a non rispettarle, perchè già al momento della loro definizione c'è qualcuno che non rispetta le regole. Chiaro no? La ringrazio comunque per il suo continuo sforzo nel cercare obbiettività e raziocigno in un mondo nel quale l'immagine risolve tutto, i valori servono solo per costituire associazioni di volontariato il cui incasso va al 99% a chi le costituisce ed ai suoi sostenitori e 1% a coloro che ne hanno bisogno. La ringrazio del solo fatto che sia arrivato a leggere questo mio commento fino al termiene. Dott. Oscar Giannino buongiorno,
a proposito delle regole ho asoltato volentieri la tradmissione su radio24 ed ho anche comprato il libro ‘LE REGOLE’, sono fermamente convinto che quanto analizzato, detto e descritto sia profondamente giusto.
Esiste solo un problema unico e inamovibile, l’essere umano ed in particolere quello che ha maturato nelle sue abitudini, nella sua cultura più profomda e intima la certezza che prima di ogni cose viene il proprio diritto, interesse, comodo, gaudio.
questo esiste sin dal tempo nel quale se abiti una caverna e sei più piccolo di me ti scarico sulla testa una clava e mi insedio nella tua caverna con tutti gli annessi e connessi, oggi siamo solo più raffinati ed abbiamo sostituito la clava con la scenza, la chimica, la politica, il denaro.
Qualsiasi becero che possiede in abbondanza uno di questi elementi domina e qualsiasi becero che non li possiede cerca di fare di tutto per conquistarli.
Mi dispiace molto che 350 e più pagine di un bel libro siano solo un esercizio letterario, Le garantisco che al momento attuale l’unica cosa che non siamo, intimamente, in grado di rispettare sono le regole.
Un esempio banalissimo, entri in uno spogliatoio di un golf club, e pieno di cartelli del tipo ‘vietato utilizzare due teli da bagno’ ‘vietato lasciare preziosi negli stipetti’ ‘vietato entrare con le scarpe sporche’, ecc. lo si dice a persone selezionate che frequentano un ambiente selezionato dove vigono regole selezionate. Non esiste.
Continuo con lo sport, per parlare di un argomento molto superficiale (figuriamoci nel resto) abbiamo più controlli ed arbitri che attori sportivi e la dove mancano le regole saltano come birilli, e siamo in un ambito ricreativo, autonomo, al quale nessuno ci obbliga.
Ora le faccio un esempio pratico di come funzionano le regole in Itialia, ad esempio.
Il ministero deve emanare una legge fiscale riguardante i tributi che tutti i cittadini di un certo settore devono versare. Per un anno intero circa i titolari delle tre maggiori aziende che operano in questo settore sono in continuo contatto con il ministero fino a quando la legge che verrà approvata conterrà tutte le regole (griglie) che permetteranno loro di lavorare senza temere che nuovi soggetti entrino in competizione con loro o almeno se ci entrano non hanno assolutamente la possibilità di vincere il confronto. In questo momento la legge viene approvata e diventa un insieme di ‘regole’ che tutti dobbiamo rispettare. Anche questo è un esempio reale di cosa sono le regole e del motivo per cui successivamente si tende a non rispettarle, perchè già al momento della loro definizione c’è qualcuno che non rispetta le regole. Chiaro no?
La ringrazio comunque per il suo continuo sforzo nel cercare obbiettività e raziocigno in un mondo nel quale l’immagine risolve tutto, i valori servono solo per costituire associazioni di volontariato il cui incasso va al 99% a chi le costituisce ed ai suoi sostenitori e 1% a coloro che ne hanno bisogno.
La ringrazio del solo fatto che sia arrivato a leggere questo mio commento fino al termiene.

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Di: luigi zoppoli /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9793 luigi zoppoli Mon, 01 Nov 2010 16:43:41 +0000 /?p=7427#comment-9793 Interessanti riflessioni. Relativamente alla sua premessa sui rapporti tra regole e dimensioni aziendali, premettendo che non ho basi di conoscenze sufficientemente solide, non mi è chiara la ragione per cui in una cornice di regole più favorevoli alle imprese grandi, ci sia una straripante maggioranza di imprese piccole e/o micro. E questo mi pare contrastare con la difficoltà alla crescita delle imprese che molte delle noste troppe regole frappongono. Interessanti riflessioni. Relativamente alla sua premessa sui rapporti tra regole e dimensioni aziendali, premettendo che non ho basi di conoscenze sufficientemente solide, non mi è chiara la ragione per cui in una cornice di regole più favorevoli alle imprese grandi, ci sia una straripante maggioranza di imprese piccole e/o micro. E questo mi pare contrastare con la difficoltà alla crescita delle imprese che molte delle noste troppe regole frappongono.

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Di: adriano /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9784 adriano Sun, 31 Oct 2010 13:01:34 +0000 /?p=7427#comment-9784 La prima regola da cambiare è la costituzione.Finchè non lo si fa,si ragiona sul nulla.Lo spettacolo deprimente che la politica sta offrendo lo dimostra.Quali leggi possono uscire da un parlamento i cui indirizzi cambiano impunemente per le proprie convenienze?Chi cambia idea il giorno dopo del voto lo puo' fare ,ma per avere la pretesa di ribaltarne il risultato deve avere l'onestà di ripresentarsi agli elettori.Se questo principio elementare di correttezza non viene riconosciuto,anzi piu' volte viene ridicolizzato,come ci si può illudere che dal cilindro scaturisca qualcosa di positivo? La prima regola da cambiare è la costituzione.Finchè non lo si fa,si ragiona sul nulla.Lo spettacolo deprimente che la politica sta offrendo lo dimostra.Quali leggi possono uscire da un parlamento i cui indirizzi cambiano impunemente per le proprie convenienze?Chi cambia idea il giorno dopo del voto lo puo’ fare ,ma per avere la pretesa di ribaltarne il risultato deve avere l’onestà di ripresentarsi agli elettori.Se questo principio elementare di correttezza non viene riconosciuto,anzi piu’ volte viene ridicolizzato,come ci si può illudere che dal cilindro scaturisca qualcosa di positivo?

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Di: Articioch /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9783 Articioch Sun, 31 Oct 2010 07:15:32 +0000 /?p=7427#comment-9783 "boudoir" si scrive con due "o" “boudoir” si scrive con due “o”

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Di: Piero /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9775 Piero Fri, 29 Oct 2010 17:27:32 +0000 /?p=7427#comment-9775 le regole sono solo il vestito.. conta molto di più la sostanza cioè il senso civico.. è questo quello che manca... l'amico Silviuccio è solo un acceleratore della disgregazione.. a parole vuole la libertà in pratica lo sanno pure gli sciocchi che vuole libera volpe in libero pollaio.. l'iperburocratizzazione italiota è un pernicioso rimedio allo scarso senso civico.. parametri italiani disastrosi come pil produttività innovazione flessibilità debito saldo primario eccetera sono solo CONSEGUENZE della mancanza di senso civico... PROPOSTA IRONICOPARADOSSALE : unica regola da introdurre=> reintrodurre 5 ore alla settimana di educazione civica in tutte le scuole .. nei cinema.. nella formazione continua in azienda e fuori.. due pagine/programmi OBBLIGATORIE nei mass media... ma anche questa ennesima regola fallirebbe.. come quelli che erano "costretti" dal contesto ad andare a messa ma poi non ci credono.. PS: inoltre... Libero e Liberazione.. CHE DIFFERENZA C'E' ? le regole sono solo il vestito.. conta molto di più la sostanza cioè il senso civico..
è questo quello che manca… l’amico Silviuccio è solo un acceleratore della disgregazione.. a parole vuole la libertà in pratica lo sanno pure gli sciocchi che vuole libera volpe in libero pollaio.. l’iperburocratizzazione italiota è un pernicioso rimedio allo scarso senso civico.. parametri italiani disastrosi come pil produttività innovazione flessibilità debito saldo primario eccetera sono solo CONSEGUENZE della mancanza di senso civico…

PROPOSTA IRONICOPARADOSSALE : unica regola da introdurre=> reintrodurre 5 ore alla settimana di educazione civica in tutte le scuole .. nei cinema.. nella formazione continua in azienda e fuori.. due pagine/programmi OBBLIGATORIE nei mass media…
ma anche questa ennesima regola fallirebbe.. come quelli che erano “costretti” dal contesto ad andare a messa ma poi non ci credono..

PS: inoltre… Libero e Liberazione.. CHE DIFFERENZA C’E’ ?

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Di: Marcello /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9774 Marcello Fri, 29 Oct 2010 16:24:29 +0000 /?p=7427#comment-9774 Ho letto con interesse la sua recensione e il suo giudizio su di essa. Concordo in molti punti mentre in altri sono critico sul giudizio della situazione. Non è mia intenzione, adesso, entrare nel merito di uno o più punti. Vorrei solo comunicarle l’amaro in bocca che mi ha lasciato la sua ultima affermazione, così come sono in netto disaccordo con il commento che mi ha preceduto che, pur essendo abbastanza diffuso, è evidente che la signora ha perso tanti anni della sua vita rimando qui in Italia. Come calatino sono onorato di mostrare come, malgrado lo stazionamento, fin dall’antichità, nella nostra collina, di tutti i popoli allora conosciuti, non solo non abbiamo perso la nostra soggettività ma abbiamo creato le nostre eccellenze come nella ceramica, conosciuta in tutto il mondo, nei prodotti agro alimentari e nell’aver dato i natali a uomini, come Don Sturzo e Scelba (per citare solo i più recenti) che hanno dato il loro importante contributo alla crescita della nostra Nazione. Certo che non abbiamo potuto fare tutto quello che potevamo fare, imbavagliati e menomati, dalla politica che, da Cammillo Benso e i suoi successori politici, hanno perpetrato trattandoci come colonie. Dopo aver tolto questo sassolino, non voglio certo fare l’analisi dal mio punto di vista su quello che è stato detto ma, oltre a riconfermare il mio italico ottimismo sul popolo più inventore del mondo, vorrei comunicare una modalità che nell’esperienza mia e di chi mi circonda, ha doto sempre frutti positivi: fare un po’ di più di quello che bisognerebbe fare, gratuitamente e senza un ritorno personale. Basta pochissimo. Ovviamente questa non può essere una regola ma un esempio che gli adulti dovrebbero mostrare ai giovani. Con rispetto. Ho letto con interesse la sua recensione e il suo giudizio su di essa. Concordo in molti punti mentre in altri sono critico sul giudizio della situazione. Non è mia intenzione, adesso, entrare nel merito di uno o più punti. Vorrei solo comunicarle l’amaro in bocca che mi ha lasciato la sua ultima affermazione, così come sono in netto disaccordo con il commento che mi ha preceduto che, pur essendo abbastanza diffuso, è evidente che la signora ha perso tanti anni della sua vita rimando qui in Italia. Come calatino sono onorato di mostrare come, malgrado lo stazionamento, fin dall’antichità, nella nostra collina, di tutti i popoli allora conosciuti, non solo non abbiamo perso la nostra soggettività ma abbiamo creato le nostre eccellenze come nella ceramica, conosciuta in tutto il mondo, nei prodotti agro alimentari e nell’aver dato i natali a uomini, come Don Sturzo e Scelba (per citare solo i più recenti) che hanno dato il loro importante contributo alla crescita della nostra Nazione. Certo che non abbiamo potuto fare tutto quello che potevamo fare, imbavagliati e menomati, dalla politica che, da Cammillo Benso e i suoi successori politici, hanno perpetrato trattandoci come colonie. Dopo aver tolto questo sassolino, non voglio certo fare l’analisi dal mio punto di vista su quello che è stato detto ma, oltre a riconfermare il mio italico ottimismo sul popolo più inventore del mondo, vorrei comunicare una modalità che nell’esperienza mia e di chi mi circonda, ha doto sempre frutti positivi: fare un po’ di più di quello che bisognerebbe fare, gratuitamente e senza un ritorno personale. Basta pochissimo.
Ovviamente questa non può essere una regola ma un esempio che gli adulti dovrebbero mostrare ai giovani.
Con rispetto.

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Di: Marina /2010/10/28/basta-con-gli-sregolati-rimettere-le-regole-al-centro/comment-page-1/#comment-9761 Marina Thu, 28 Oct 2010 17:39:29 +0000 /?p=7427#comment-9761 Rimettere le regole al centro! Eh si ma come è fattibile in Italia una simile rivoluzione!. Non so se è corretto, ma io vedo l'Italia come la casa di un hoarder, dovrebbe essere accaparratori. Sono persone com problemi mentali che tengono in casa tutto, ma prorio tutto tutto, senza buttare via mai nulla e ovviamnete in modo totalmente disordinato. In poco tempo ammucchiano talmente tante cose che in effetti per andare da una stanza all'altra si formano dei piccoli sentieri. Senza contare la sporcizia che regna ovunque. Negli USA è diventato uno show televisivo. Pochi di loro si rendono conto dell'effettivo stato in cui si trovano, alla fine devono sempre intervenire psicologi che con l'ausilio di tecnici preparati ripuliscono casa e li supportano psicologicamente. Non è come magari nelle case di ognuno di noi, che per cause varie, puo crearsi un po di disordine, e quindi con un po di lavoro rimettiamo tutto ia posto, qui le pentole, li i piatti , in quel'armadio le maglie. Quando entri in casa di un hoarder, non puoi fare lo stesso discorso, devi prendere e buttare via tutto. Ecco è cosi che io vedo l'Italia. Un paese subissato da leggi e leggine, dove non c'è la certezza del diritto sia esso penale o civile. I politici incommentabili, destra, centro o sinistra. L'informazione, lo sappiamo tutti, non è informazione legata com'è mani e piedi alla politica. Ecco in un paese cosi, come si fanno a rimettere a posto piatti e pentole senza buttare via e ripulire prima tutto? Rimettere le regole al centro! Eh si ma come è fattibile in Italia una simile rivoluzione!. Non so se è corretto, ma io vedo l’Italia come la casa di un hoarder, dovrebbe essere accaparratori. Sono persone com problemi mentali che tengono in casa tutto, ma prorio tutto tutto, senza buttare via mai nulla e ovviamnete in modo totalmente disordinato. In poco tempo ammucchiano talmente tante cose che in effetti per andare da una stanza all’altra si formano dei piccoli sentieri. Senza contare la sporcizia che regna ovunque. Negli USA è diventato uno show televisivo. Pochi di loro si rendono conto dell’effettivo stato in cui si trovano, alla fine devono sempre intervenire psicologi che con l’ausilio di tecnici preparati ripuliscono casa e li supportano psicologicamente. Non è come magari nelle case di ognuno di noi, che per cause varie, puo crearsi un po di disordine, e quindi con un po di lavoro rimettiamo tutto ia posto, qui le pentole, li i piatti , in quel’armadio le maglie. Quando entri in casa di un hoarder, non puoi fare lo stesso discorso, devi prendere e buttare via tutto.
Ecco è cosi che io vedo l’Italia. Un paese subissato da leggi e leggine, dove non c’è la certezza del diritto sia esso penale o civile. I politici incommentabili, destra, centro o sinistra. L’informazione, lo sappiamo tutti, non è informazione legata com’è mani e piedi alla politica.
Ecco in un paese cosi, come si fanno a rimettere a posto piatti e pentole senza buttare via e ripulire prima tutto?

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