Ultime da Londra: ciao ciao Keynes
Dice un vecchio detto keynesiano che tagliare la spesa pubblica in un momento di ristagno del ciclo è un grave errore, perchĂ© deprime la domanda e rallenta ulteriormente le attivitĂ economiche. E’ la via seguita da mister Obama, e tutto fa pensare gli costerĂ cara alle elezioni del Midterm. E’ la via che esagitati alla Paul Krugman vorrebbero seguire ancor piĂą di quanto non sia avvenuto in America. Ed è la via che in Italia è sempre andata per la maggiore, con la differenza che noi l’abbiamo applicata sia negli anni di recessione sia negli anni di crescita. Cioè praticamente sempre, visto che nell’intera serie storica dell’Italia repubblicana in tre soli anni è avvenuta una diminuzione della spesa pubblica in termini reali. SenonchĂ©, la buona notizia per i liberisti-mercatisti impenitenti come chi qui scrive, è che finalmente abbiamo le prove che il vecchio adagio keynesiano non vale piĂą. Non ho detto che non vale mai, perchĂ© sarebbe una sciocchezza ideologica e grazie al cielo qui abbiamo tanti difetti ma dell’ideologia cerchiamo di fare a meno. Diciamo che l’evidenza di una riclassificazione degli episodi di crisi degli ultimi decenni nei paesi avanzati – curata per esempio da economisti come Alberto Alesina – nonchĂ© andamenti in corso oggi in alcuni Paesi, provano finalmente in maniera chiara che è una solenne sciocchezza, non tagliare il deficit pubblico quando le cose vanno male. Ad alcune condizioni. Prosegui la lettura…
