La Spagna è in ebollizione dopo che il partito di Governo di Jose Luis Zapatero ha raggiunto un accordo con due dei partiti nazionalisti per “far passare” la manovra finanziaria 2011. Qualche insegnamento per l’Italia? Prosegui la lettura…
Andrea Giuricin finanza consenso, dati macroeconomici, deficit, governo, Spagna, Zapatero
E’ stata necessaria una mediazione diretta tra Angela Merkel e Nikolas Sarkozy, per sbloccare il braccio di ferro che da settimane spaccava a metĂ i 27 membri dell’Unione europea sul nocciolo del nuovo patto europeo di stabilitĂ da far succedere al “patto stupido” precedente. Cioè quello di Maastricht del 1992, che giĂ prima della crisi è stato interpretato sempre piĂą discrezionalmente a cominciare da Francia e Germania e che comunque negli ultimi due anni è stato spazzato via, definito com’era sull’irreale ipotesi di una crescita del 3% l’anno in termini reali e del 5% in termini nominali, cioè compresa l’inflazione. Il braccio di ferro opponeva da una Parte Germania e Paesi nordici, come Olanda e Finlandia, dall’altra Francia, Italia, Paesi latini e la maggioranza di quelli dell’Est. E’ buono, il compromesso? Che cosa signifca, oltre che per l’Ue, per l’Italia? Prosegui la lettura…
Oscar Giannino debito pubblico, fisco, macroeconomia, spesa pubblica, ue debito pubblico, Italia, spesa pubblica, tasse, unione europea
La proposta della Commissione Europea di lasciare agli stati membri la libertĂ di decidere ognun per sĂ© se ammettere o meno le coltivazioni Ogm sembra trovarsi di fronte a una strada sempre piĂą in salita. Dopo i pareri negativi espressi un po’ da tutti in giro per l’Europa ora arrivano le prime prese di posizione ufficiali: i ministri dell’ambiente dell’UE si sono riuniti la scorsa settimana a Bruxelles e hanno votato a larghissima maggioranza (solo l’Olanda era a favore) contro la proposta, Italia compresa. Particolarmente dura è stata la posizione di Francia e Germania.
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Giordano Masini ambiente, ue biotecnolgie, Commissione Europea, conferenza delle regioni, ogm
Riceviamo da Francesco Gastaldi e volentieri pubblichiamo.
L’Istituto per la Ricostruzione Industriale nacque negli anni Trenta del Novecento a seguito delle conseguenze della crisi internazionale del 1929 e si sviluppo poi successivamente nel dopoguerra, le Partecipazioni statali svolsero un ruolo rilevante nell’Italia uscita a pezzi dal secondo conflitto mondiale e presupponevano un forte ruolo dello stato nell’economia. Ancora oggi la Fincantieri è di proprietà diretta dello Stato Italiano attraverso il Ministero del Tesoro.
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Guest macroeconomia fincantieri, iri, liguria, politica industriale, privatizzazioni