Entrambe queste parti dovrebbero essere finanziate e pagate separatamente per il loro lavoro. Ed entrambe dovrebbero essere pesantemente aggiornate per utilizzare la tecnologia più moderna per fornire i servizi meno costosi e più efficaci possibili.
Progetti come il MIT OpenCourseWare (ed altri simili), la Kahn Academy, dovrebbero essere incoraggiati, così come l’utilizzo di testi gratuiti e liberi da copyright. Non mi risulta che la Matematica sia molto cambiata con il tempo e richieda continue revisioni, ne mi pare sia differente per la Fisica e la Chimica. Già tagliare sui costi dei libri permetterebbe a molte più persone di studiare le materie universitarie. Se si aggiunge lo sviluppo di applicazioni informatiche (via web, oppure applicazioni per PC e simili) che permettano agli studenti di praticare quello che studiano mano a mano che lo studiano, allora la necessità di lezioni o laboratori con presenza obbligatoria crollerebbe, insieme ai costi collegati (spesso indiretti).
L’unica controindicazione è che parecchia gente dovrebbe cercarsi un posto di lavoro nuovo e produttivo, dato che in un mercato concorrenziale non sarebbero in grado di fornire nulla che la gente è disposta a pagare. Niente rendite di posizione.
Privatizzare completamente l’Università, abolire il valore legale del titolo di studio, questi sono i passi in avanti necessari per ottenere un miglioramento della qualità dell’istruzione generalizzato.
Certo, se poi non si passa anche a privatizzare la scuola pubblica, il problema delle masse di ignoranti prodotti dalla scuola non potrà essere risolto.
Arthur B. Robinson ha insegnato ai suoi 6 figli a casa (homescholing) e sono tutti e 6 perfettamente istruiti (visto che sono tutti Ph.D. in campo scientifico), ed è rimasto vedovo improvvisamente con il più grande di 12 anni e il più piccolo di 16 mesi. La sua esperienza, dalla quale ha sviluppato un Curriculum venduto in decine di migliaia di copie, dimostra che un bambino richiede circa 15 minuti al giorno di attenzione per ottenere risultati eccellenti, dopo che gli è stato insegnato a leggere, scrivere e le minime basi dell’aritmetica.
Il costo annuale per l’istruzione di un bambino è di 200$ (degli anni 90), oggi saranno 300$ al massimo. E non solo lui, ma anche altri homeschooler riportano le stesse cifre.
Il loro successo è tale che molte università americane tendono a preferire i giovani che hanno fatto homeschooling, in quanto i loro risultati e la loro educazione è migliore di quelli delle scuole pubbliche.