Commenti a: Napolitano, la CEI e la produttività /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/ diretto da Oscar Giannino Fri, 24 Dec 2010 07:56:07 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 Di: Davide /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8608 Davide Mon, 30 Aug 2010 07:27:33 +0000 /?p=6849#comment-8608 <a href="#comment-8593" rel="nofollow">@Riccardo </a> Perché deve essere sempre e solo lo stato a risolvere i problemi della gente? Classico modo di pensare socialista. Lo stato non deve essere una associazione caritatevole. La concorrenza perfetta è un utopia, così come pensare che lo stato possa fare la moltiplicazione dei posti di lavoro: non funzionerà mai e non ha mai funzionato. @Riccardo Perché deve essere sempre e solo lo stato a risolvere i problemi della gente? Classico modo di pensare socialista. Lo stato non deve essere una associazione caritatevole. La concorrenza perfetta è un utopia, così come pensare che lo stato possa fare la moltiplicazione dei posti di lavoro: non funzionerà mai e non ha mai funzionato.

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Di: MassimoF. /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8594 MassimoF. Sun, 29 Aug 2010 10:56:16 +0000 /?p=6849#comment-8594 @Nicole Kelly: non ho nessuna intenzione di difendere i benefici della scuola privata , poichè nell'italia cattolico- marxista, non c'è nessuna possibilità di una sua affermazione. Voglio fare solo una osservazione , ovvero che oggi le scuole private sono a prevalenza religiose, in quanto essendo la scuola un monopolio pubblico, non è profittevole avviare attività d'impresa scolastica e quindi chi apre scuole sono quei soggetti non interessati al profitto, come le organizzazzioni religiose ; un 'eventuale privatizzazzione rendendo profittevole la scuola vedrebbe una netta diminuzione dei preti e una composizione del mercato molto diversa. Sui dipendenti pubblici, come ho detto nel post precedente, non mi sembra che chiedere in tempi ragionevoli un adeguamento numerico alla media europea, sia essere liberisti o chissà cos'altro la mente statalista italiana si possa inventare, ma semplicemente buon senso. @Nicole Kelly: non ho nessuna intenzione di difendere i benefici della scuola privata , poichè nell’italia cattolico- marxista, non c’è nessuna possibilità di una sua affermazione. Voglio fare solo una osservazione , ovvero che oggi le scuole private sono a prevalenza religiose, in quanto essendo la scuola un monopolio pubblico, non è profittevole avviare attività d’impresa scolastica e quindi chi apre scuole sono quei soggetti non interessati al profitto, come le organizzazzioni religiose ; un ‘eventuale privatizzazzione rendendo profittevole la scuola vedrebbe una netta diminuzione dei preti e una composizione del mercato molto diversa. Sui dipendenti pubblici, come ho detto nel post precedente, non mi sembra che chiedere in tempi ragionevoli un adeguamento numerico alla media europea, sia essere liberisti o chissà cos’altro la mente statalista italiana si possa inventare, ma semplicemente buon senso.

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Di: Riccardo /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8593 Riccardo Sun, 29 Aug 2010 10:38:38 +0000 /?p=6849#comment-8593 Mi piacerebbe sapere dai cari amici (putroppo non) thatcheriani come pensano di far mangiare le 300mila persone da licenziare nel periodo che va dal loro licenziamento al periodo di un loro (ipotetico) rientro nel mondo lavorativo. La visione economica liberista attuale mi sembra non tenga conto degli sfridi della realtà, la concorrenza perfetta ed il liberismo perfetto non esistono come non esiste il comunismo o il socialismo perfetto, occorre trovare un compromesso tra le esigenze di oggi e la (eventuale) massima efficienza liberista futura. Ed alla fine si finisce invece sempre con un viva l'austerità di Berlingueriana-Tremontiana memoria Mi piacerebbe sapere dai cari amici (putroppo non) thatcheriani come pensano di far mangiare le 300mila persone da licenziare nel periodo che va dal loro licenziamento al periodo di un loro (ipotetico) rientro nel mondo lavorativo.
La visione economica liberista attuale mi sembra non tenga conto degli sfridi della realtà, la concorrenza perfetta ed il liberismo perfetto non esistono come non esiste il comunismo o il socialismo perfetto, occorre trovare un compromesso tra le esigenze di oggi e la (eventuale) massima efficienza liberista futura.
Ed alla fine si finisce invece sempre con un viva l’austerità di Berlingueriana-Tremontiana memoria

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Di: Nicole Kelly /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8592 Nicole Kelly Sun, 29 Aug 2010 09:35:30 +0000 /?p=6849#comment-8592 <a href="#comment-8590" rel="nofollow">@MassimoF. </a> Alfine uno che si espone e dice, forte e chiaro, che abbiamo 300.000 insegnanti da cacciare! Ma da cacciare subito perchè, se questi restano in servizio fino alla pensione, poi bisognerà anche pagargli la pensione.... è non è un dettaglio di pochi migliaia di euro. Altro? Polizie? Forze Armate? Sanità? Sul voucher non sono d'accordo perchè favorisce solo i preti e le cape di pezza, e non credo sia il caso di incentivare la gente a mandare i figli in queste scuole visto quello che è uscito fuori in Irlanda, Stati Uniti, Germania e anche in Italia. @MassimoF.
Alfine uno che si espone e dice, forte e chiaro, che abbiamo 300.000 insegnanti da cacciare!
Ma da cacciare subito perchè, se questi restano in servizio fino alla pensione, poi bisognerà anche pagargli la pensione…. è non è un dettaglio di pochi migliaia di euro.
Altro? Polizie? Forze Armate? Sanità?
Sul voucher non sono d’accordo perchè favorisce solo i preti e le cape di pezza, e non credo sia il caso di incentivare la gente a mandare i figli in queste scuole visto quello che è uscito fuori in Irlanda, Stati Uniti, Germania e anche in Italia.

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Di: MassimoF. /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8590 MassimoF. Sun, 29 Aug 2010 08:49:40 +0000 /?p=6849#comment-8590 @Nicole kelly: l'ultima volta che avevo visto i dati sul numero di occupati nelle scuole pubbliche dei paesi europei , l'Italia aveva circa 950.000 dipendenti, contro i 650.000 ad esempio della Francia. Credo che la comparazione con gli altri paesi europei potrebbe essere una buona base di partenza, visto che tra l'altro siamo nella stessa area monetaria. In questo caso , ci sarebbero circa 300.000 esuberi da fare. Non essendo purtroppo Tatcheriani, si potrebbe iniziare bloccando le nuove assunzioni a tempo indeterminato, cosa che tra l'altro contribuirebbe a dare un segnale ai nuovi iscritti all'università sul percorso universitario realmente giusto da seguire. Rimane il fatto che la privatizzazzione della scuola con voucher pubblici, rimane la via migliore all'efficienza , all'equità, alla qualità. @Nicole kelly: l’ultima volta che avevo visto i dati sul numero di occupati nelle scuole pubbliche dei paesi europei , l’Italia aveva circa 950.000 dipendenti, contro i 650.000 ad esempio della Francia. Credo che la comparazione con gli altri paesi europei potrebbe essere una buona base di partenza, visto che tra l’altro siamo nella stessa area monetaria. In questo caso , ci sarebbero circa 300.000 esuberi da fare. Non essendo purtroppo Tatcheriani, si potrebbe iniziare bloccando le nuove assunzioni a tempo indeterminato, cosa che tra l’altro contribuirebbe a dare un segnale ai nuovi iscritti all’università sul percorso universitario realmente giusto da seguire. Rimane il fatto che la privatizzazzione della scuola con voucher pubblici, rimane la via migliore all’efficienza , all’equità, alla qualità.

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Di: Nicole Kelly /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8579 Nicole Kelly Sat, 28 Aug 2010 19:31:47 +0000 /?p=6849#comment-8579 @Massimo74, privatizzata la scuola, chi paga le imprese scolastiche private? Ma capisco il suo ragionamento: privatizzandola, il privato eliminerebbe una parte dei professori inutili e delle scuole inutili, ma questo non lo può fare anche lo stato? Quindi Lei ritiene che il milione di dipendenti della scuola sia in sovrannumero di....? 10.000, 100.000, 500.000? Quanti? E lo stesso vale per le forze di polizia oltre 500.000 persone. Quante ne eliminiamo? E la gente della sanità? @Massimo74, privatizzata la scuola, chi paga le imprese scolastiche private?
Ma capisco il suo ragionamento: privatizzandola, il privato eliminerebbe una parte dei professori inutili e delle scuole inutili, ma questo non lo può fare anche lo stato?
Quindi Lei ritiene che il milione di dipendenti della scuola sia in sovrannumero di….? 10.000, 100.000, 500.000? Quanti?
E lo stesso vale per le forze di polizia oltre 500.000 persone.
Quante ne eliminiamo?
E la gente della sanità?

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Di: Massimo74 /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8567 Massimo74 Sat, 28 Aug 2010 10:06:12 +0000 /?p=6849#comment-8567 La scuola pubblica da sola conta un organico di oltre un milione di dipendenti.Cominciamo a privatizzare quella e avremo già fatto un bel passo in avanti. La scuola pubblica da sola conta un organico di oltre un milione di dipendenti.Cominciamo a privatizzare quella e avremo già fatto un bel passo in avanti.

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Di: Nicole Kelly /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8548 Nicole Kelly Fri, 27 Aug 2010 19:09:41 +0000 /?p=6849#comment-8548 <a href="#comment-8542" rel="nofollow">@Oscar Giannino </a> @Giannino Io ho parlato di 3,6 mln di statali e, se volevo parlare di settore PA/PAL allargato, avrei parlato di 4,2 milioni in questo comprendendo società captive e precari. Sono d'accordo che le società captive della PA/PAL siano degli abomini che vanno eliminati ASAP, ma questo che c'azzecca con il discorso su quali tagliamo dei 3,6 mln di dipendenti pubblici, che forse non sono tanti e forse solo mal distribuiti? La verità che non si vuole riconoscere è nei 1.800 mld di debito pubblico, cresciuto per pagare una struttura statale (polizie, protezione civile, scuole, sanità, sussidi alle imprese, forse armate, welfare scandinavo, cooperazione internazionale) che non è enorme se paragonata ad altri paesi ma, molto banalmente è una struttura che l'Italia NON SI POTEVA, NON SI PUO' E NON SI POTRA' PERMETTERE perchè il paese è: 1) sovrappopolato (rispetto a quello che può tecnicamente produrre) e quindi lo sforzo primario della politica (per prendere voti) è crere posti di lavoro in tutti i modi possibili, anche sussidiando imprese "private" semi-fallite o inventandosi olimpiadi ed esposizioni che, grazie ai soldi pubblici, creano lavoro temporaneo fino alla successiva bella pensata; 2) l'Italia non ha capitali da investire nell'automazione (l'unico modo di far crescere la prodittività) perchè una scellerata politica fiscale ha favorito il mattone e perchè questa, più l'esigenza spasmodica dello stato di finanziarsi per crare lavoro, ha creato un meccanismo infernale che drena capitali verso il debito pubblico sottrendolo agli investimenti produttivi che, senza capitale, devono sfruttare manodopera locale e/o immigrata pagata poco E infatti, sia il brunettismo sia il leghismo, al di là dei proclami per i giornali fianheggiatori, non si azzardano minimmente a eliminare le province o le società captive: e mica so' fessi che licenziano la gente del loco e perdere le elenzioni! Così come non tagliano i sussidi all'agricoltura e alle imrpese , altri soldi buttati e fonte di malverazioni sui quali anche Ricolfi, il fustigatore non pone mai lo sguardo severo. @Oscar Giannino
@Giannino
Io ho parlato di 3,6 mln di statali e, se volevo parlare di settore PA/PAL allargato, avrei parlato di 4,2 milioni in questo comprendendo società captive e precari.
Sono d’accordo che le società captive della PA/PAL siano degli abomini che vanno eliminati ASAP, ma questo che c’azzecca con il discorso su quali tagliamo dei 3,6 mln di dipendenti pubblici, che forse non sono tanti e forse solo mal distribuiti?
La verità che non si vuole riconoscere è nei 1.800 mld di debito pubblico, cresciuto per pagare una struttura statale (polizie, protezione civile, scuole, sanità, sussidi alle imprese, forse armate, welfare scandinavo, cooperazione internazionale) che non è enorme se paragonata ad altri paesi ma, molto banalmente è una struttura che l’Italia NON SI POTEVA, NON SI PUO’ E NON SI POTRA’ PERMETTERE perchè il paese è:
1) sovrappopolato (rispetto a quello che può tecnicamente produrre) e quindi lo sforzo primario della politica (per prendere voti) è crere posti di lavoro in tutti i modi possibili, anche sussidiando imprese “private” semi-fallite o inventandosi olimpiadi ed esposizioni che, grazie ai soldi pubblici, creano lavoro temporaneo fino alla successiva bella pensata;
2) l’Italia non ha capitali da investire nell’automazione (l’unico modo di far crescere la prodittività) perchè una scellerata politica fiscale ha favorito il mattone e perchè questa, più l’esigenza spasmodica dello stato di finanziarsi per crare lavoro, ha creato un meccanismo infernale che drena capitali verso il debito pubblico sottrendolo agli investimenti produttivi che, senza capitale, devono sfruttare manodopera locale e/o immigrata pagata poco
E infatti, sia il brunettismo sia il leghismo, al di là dei proclami per i giornali fianheggiatori, non si azzardano minimmente a eliminare le province o le società captive: e mica so’ fessi che licenziano la gente del loco e perdere le elenzioni!
Così come non tagliano i sussidi all’agricoltura e alle imrpese , altri soldi buttati e fonte di malverazioni sui quali anche Ricolfi, il fustigatore non pone mai lo sguardo severo.

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Di: Rocco Todero /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8545 Rocco Todero Fri, 27 Aug 2010 16:27:13 +0000 /?p=6849#comment-8545 Sicilia : 22500 precari negli enti locali, fuori dall' organico previsto! Seguire commenti stampa nazionale e locale sulla deroga allo sforamento del patto di stabilita'! Sicilia : 22500 precari negli enti locali, fuori dall’ organico previsto! Seguire commenti stampa nazionale e locale sulla deroga allo sforamento del patto di stabilita’!

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Di: Oscar Giannino /2010/08/25/napolitano-la-cei-e-la-produttivita/comment-page-1/#comment-8542 Oscar Giannino Fri, 27 Aug 2010 14:22:49 +0000 /?p=6849#comment-8542 @nicole: hai ragioen, facciamo qualche esempio di numeri... dunque se leggi il recente "Comuni spa: il capitalismo muinicipale in Italia" edito dal Mulino, potrai approfondire la situazioone delle 711 società capogruppo delle municipalizzate italiane per 4874 società controllate a cascata, nei diversi settori da energia, trasporti, acqua, servizi ambientali etc, con attivo (dai 2005) per 102 bn, fatturato di 43 bn e numero dipendentin complòessivi di circa 245 mila unità: in questo caso non si trratta di licenziare, ma di cedere al mercato praticamente TUTTO, perché il servizio per erestare pubblico deve rispodnere a standard di qualità rispetto ai costi degli input e alla qualità del servizio offerto, non deve essere affatto gestito da manager e dipendenti pubblici..... altro esempio: se leggi "Il sacco del nORD" DI lUCA rICOLFI, TROVI le spese comparate e riaggregate di ciascuna regione - ancor più in dettaglio nel matyeriale allegato alla relazioen tecnica sul fderalismo della commisisonje presieduta da Luca Antonini, la trovi negli agtti parlamentari - e vedrai come il rapporto tra dipendenti regionali sicialinai e veneti è di 4 a 1, quindi non è vero che non sappiamo dove tagliare.- si sa benissimo, il probhlema è farlo, e anche in quel casop non licenziando ma esternalizzabndo al privato con cessione di piante organiche inizialmente intyangibili con riserva temporale poi di mopdulazione secodno obiettivi9 di maggior efficienza nel tempo.... diciamo che si arriva alla cifra di 7-800 mila solo con questo metodo senza colpo ferire.... @nicole: hai ragioen, facciamo qualche esempio di numeri… dunque se leggi il recente “Comuni spa: il capitalismo muinicipale in Italia” edito dal Mulino, potrai approfondire la situazioone delle 711 società capogruppo delle municipalizzate italiane per 4874 società controllate a cascata, nei diversi settori da energia, trasporti, acqua, servizi ambientali etc, con attivo (dai 2005) per 102 bn, fatturato di 43 bn e numero dipendentin complòessivi di circa 245 mila unità: in questo caso non si trratta di licenziare, ma di cedere al mercato praticamente TUTTO, perché il servizio per erestare pubblico deve rispodnere a standard di qualità rispetto ai costi degli input e alla qualità del servizio offerto, non deve essere affatto gestito da manager e dipendenti pubblici….. altro esempio: se leggi “Il sacco del nORD” DI lUCA rICOLFI, TROVI le spese comparate e riaggregate di ciascuna regione – ancor più in dettaglio nel matyeriale allegato alla relazioen tecnica sul fderalismo della commisisonje presieduta da Luca Antonini, la trovi negli agtti parlamentari – e vedrai come il rapporto tra dipendenti regionali sicialinai e veneti è di 4 a 1, quindi non è vero che non sappiamo dove tagliare.- si sa benissimo, il probhlema è farlo, e anche in quel casop non licenziando ma esternalizzabndo al privato con cessione di piante organiche inizialmente intyangibili con riserva temporale poi di mopdulazione secodno obiettivi9 di maggior efficienza nel tempo…. diciamo che si arriva alla cifra di 7-800 mila solo con questo metodo senza colpo ferire….

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