Commenti a: La Germania fa boom e rotea lo scettro… da noi invece /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/ diretto da Oscar Giannino Fri, 24 Dec 2010 00:30:31 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 Di: ale /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8428 ale Mon, 23 Aug 2010 15:54:26 +0000 /?p=6790#comment-8428 Non ho -purtroppo- il tempo per una risposta più scientifica. Rispondo però a Nicole Kelly che il carburante viene proprio dal consumo privato che lei descrive, il cui calo nel 2008 ha influenzato in misura marginale la crescita del Pil (-0,6%). A redditi nominali (da lavoro) costanti o lievemente in aumento, tolti i licenziati, il "congelamento" dei prezzi ha significato un aumento del reddito in termini reali. Altro carburante viene dalle medie imprese internazionalizzate, quelle che esportano in Oriente al pari dei tedeschi, come ha messo in luce il dr. Giannino in altri articoli. Nonostante ciò se la nave non riparte lo deve, credo, agli investimenti che non ripartono. Questi sì sono calati del 3% nel 2008 contribuendo in maniera decisiva alla crisi. Non ho -purtroppo- il tempo per una risposta più scientifica. Rispondo però a Nicole Kelly che il carburante viene proprio dal consumo privato che lei descrive, il cui calo nel 2008 ha influenzato in misura marginale la crescita del Pil (-0,6%). A redditi nominali (da lavoro) costanti o lievemente in aumento, tolti i licenziati, il “congelamento” dei prezzi ha significato un aumento del reddito in termini reali. Altro carburante viene dalle medie imprese internazionalizzate, quelle che esportano in Oriente al pari dei tedeschi, come ha messo in luce il dr. Giannino in altri articoli. Nonostante ciò se la nave non riparte lo deve, credo, agli investimenti che non ripartono. Questi sì sono calati del 3% nel 2008 contribuendo in maniera decisiva alla crisi.

]]>
Di: Nicole Kelly /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8399 Nicole Kelly Sat, 21 Aug 2010 17:24:09 +0000 /?p=6790#comment-8399 Hey! Fermi tutti! L'avete letto sul Sole24ore di oggi? Alex Weber il duro ha detto che i tassi non si toccano...perché i prezzi non cresceranno e perché la ripresina si sta esaurendo, come dice pure Frau Merkel. E allora Weber ordina alla BCE di stare tranquillini, di non toccare la cloche dei tassi sperando che succeda qualcosa di buono. Fino al 2015 c'è tempo e quindi: quieta non movere. Hey! Fermi tutti!
L’avete letto sul Sole24ore di oggi?
Alex Weber il duro ha detto che i tassi non si toccano…perché i prezzi non cresceranno e perché la ripresina si sta esaurendo, come dice pure Frau Merkel.
E allora Weber ordina alla BCE di stare tranquillini, di non toccare la cloche dei tassi sperando che succeda qualcosa di buono.
Fino al 2015 c’è tempo e quindi: quieta non movere.

]]>
Di: huckfinn /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8392 huckfinn Sat, 21 Aug 2010 12:52:00 +0000 /?p=6790#comment-8392 ...la Germania investe fior di quattrini in università e ricerca; da noi invece: " LA GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA NON VA ALL'UNIVERSITÀ di Massimo Baldini e Enza Caruso 14.07.2010 La manovra prevede che nel triennio 2011-13 non vi saranno rinnovi contrattuali per tutti i dipendenti pubblici e, per il personale docente (istruzione e università), anche il blocco degli automatismi stipendiali legati all'anzianità di servizio. Quando si fanno tagli lineari su strutture retributive che progrediscono con l'anzianità si determinano effetti regressivi che ricadono sulle classi di stipendio più basse, determinando forti iniquità. Se invece si recuperasse il valore della capacità contributiva si potrebbero ripartire le perdite secondo proporzionalità. Meglio ancora, secondo progressività. ... È evidente che il prezzo più elevato viene pagato dai ricercatori non confermati, per i quali la manovra assume un peso che va dal 26 per cento al 34 per cento sul reddito netto. Per tutti gli altri, la manovra penalizza maggiormente chi ha da pochi anni ha ottenuto una promozione e ha poca anzianità nel ruolo. … La struttura dei tagli è quindi regressiva: a parità di inquadramento (ricercatore, associato o ordinario) pagano di più in termini percentuali i giovani, che hanno minore anzianità. Se tuttavia si escludesse dalla manovra il blocco degli scatti, si recupererebbe equità e le perdite si livellerebbero tra il 10 e il 13 per cento per tutte le categorie dei docenti universitari..” http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001828.html …la Germania investe fior di quattrini in università e ricerca; da noi invece:

” LA GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA NON VA ALL’UNIVERSITÀ
di Massimo Baldini e Enza Caruso 14.07.2010

La manovra prevede che nel triennio 2011-13 non vi saranno rinnovi contrattuali per tutti i dipendenti pubblici e, per il personale docente (istruzione e università), anche il blocco degli automatismi stipendiali legati all’anzianità di servizio. Quando si fanno tagli lineari su strutture retributive che progrediscono con l’anzianità si determinano effetti regressivi che ricadono sulle classi di stipendio più basse, determinando forti iniquità. Se invece si recuperasse il valore della capacità contributiva si potrebbero ripartire le perdite secondo proporzionalità. Meglio ancora, secondo progressività. … È evidente che il prezzo più elevato viene pagato dai ricercatori non confermati, per i quali la manovra assume un peso che va dal 26 per cento al 34 per cento sul reddito netto. Per tutti gli altri, la manovra penalizza maggiormente chi ha da pochi anni ha ottenuto una promozione e ha poca anzianità nel ruolo. … La struttura dei tagli è quindi regressiva: a parità di inquadramento (ricercatore, associato o ordinario) pagano di più in termini percentuali i giovani, che hanno minore anzianità. Se tuttavia si escludesse dalla manovra il blocco degli scatti, si recupererebbe equità e le perdite si livellerebbero tra il 10 e il 13 per cento per tutte le categorie dei docenti universitari..”

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001828.html

]]>
Di: paolo /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8374 paolo Fri, 20 Aug 2010 16:29:14 +0000 /?p=6790#comment-8374 Il buon keinesismo alla tedesca apprezzato da Giannino e la gestione efficiente dell'economia di cui parla @r.51 sono l'effetto, in primis, di un modello istituzionale che funziona. Il che consente ai partiti di prendere decisioni anti lobbies senza rischiare ogni volta la pelle. Chi lo immagina oggi il PD abbracciare le posizioni di Ichino in tema di riforma della contrattazione e non finire il giorno dopo processato (e ricattato) dai soliti noti ? Con una legge elettorale modello tedesco non vi sarebbe l'obbligo, almeno a sinistra, di conciliare l'inconciliabile. Non mi pare poco. Il buon keinesismo alla tedesca apprezzato da Giannino e la gestione efficiente dell’economia di cui parla @r.51 sono l’effetto, in primis, di un modello istituzionale che funziona. Il che consente ai partiti di prendere decisioni anti lobbies senza rischiare ogni volta la pelle. Chi lo immagina oggi il PD abbracciare le posizioni di Ichino in tema di riforma della contrattazione e non finire il giorno dopo processato (e ricattato) dai soliti noti ? Con una legge elettorale modello tedesco non vi sarebbe l’obbligo, almeno a sinistra, di conciliare l’inconciliabile. Non mi pare poco.

]]>
Di: MassimoF. /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8271 MassimoF. Mon, 16 Aug 2010 22:05:35 +0000 /?p=6790#comment-8271 @Roberto51: certo, il fatto che un paese sia unito, democratico e ben amministrato è importante , ma non è decisivo ai fini della crescita economica. Quello che le socialdemocrazie e i paesi liberisti che vanno bene economicamente hanno in comune è una gestione efficiente dell'economia. Cerco di spiegarmi meglio : secondo la teoria economica cosidetta neoclassica, un sistema economico và bene , quando le imprese che lo compongono vanno bene. Le imprese , sempre secondo la teoria , vanno bene, quando allocano le proprie risorse al fine di ottenere il massimo profitto. Sempre secondo la teoria, questo avviene in un sistema dove vige il massimo possibile di concorrenza. In questa situazione , si raggiunge l'ottimo paretiano, ovvero il punto di massima efficienza. Ora , tutti i sistemi economici da lei citati, sia liberisti, sia socialdemocratici, hanno il sistema economico che più si avvicina alla condizione prescritta dalla teoria. Ovvero, le imprese sono private, vivono nel mercato, hanno come fine il profitto, sono nel mezzo della concorrenza ( che le spinge ad essere efficienti ), e , cosa vitale, hanno tutta la libertà di ristrutturarsi come vogliono . In Svezia per esempio non vige l'articolo 18 italiano. Quindi, in realtà , a parte le tasse ( ma non sui profitti ), la Svezia, la Gran Bretagna, gli USA, l'australia, il canada, la germania, sono molto più simili tra di loro , di quanto non lo siano con l'italia. E il modello di gestione è sempre quello liberista. @Roberto51: certo, il fatto che un paese sia unito, democratico e ben amministrato è importante , ma non è decisivo ai fini della crescita economica. Quello che le socialdemocrazie e i paesi liberisti che vanno bene economicamente hanno in comune è una gestione efficiente dell’economia. Cerco di spiegarmi meglio : secondo la teoria economica cosidetta neoclassica, un sistema economico và bene , quando le imprese che lo compongono vanno bene. Le imprese , sempre secondo la teoria , vanno bene, quando allocano le proprie risorse al fine di ottenere il massimo profitto. Sempre secondo la teoria, questo avviene in un sistema dove vige il massimo possibile di concorrenza. In questa situazione , si raggiunge l’ottimo paretiano, ovvero il punto di massima efficienza. Ora , tutti i sistemi economici da lei citati, sia liberisti, sia socialdemocratici, hanno il sistema economico che più si avvicina alla condizione prescritta dalla teoria. Ovvero, le imprese sono private, vivono nel mercato, hanno come fine il profitto, sono nel mezzo della concorrenza ( che le spinge ad essere efficienti ), e , cosa vitale, hanno tutta la libertà di ristrutturarsi come vogliono . In Svezia per esempio non vige l’articolo 18 italiano. Quindi, in realtà , a parte le tasse ( ma non sui profitti ), la Svezia, la Gran Bretagna, gli USA, l’australia, il canada, la germania, sono molto più simili tra di loro , di quanto non lo siano con l’italia. E il modello di gestione è sempre quello liberista.

]]>
Di: Roberto 51 /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8270 Roberto 51 Mon, 16 Aug 2010 20:44:03 +0000 /?p=6790#comment-8270 Dal suo articolo ho notato che, tra i paesi che stanno andando meglio, troviamo economie "socialdemocratiche" come la Svezia (anche se da 2 anni ha un governo di centrodestra) ed economie "liberiste" come la Gran Bretagna. Questo conferma una mia opinione: le teorie che sottostanno a ideologie come il liberismo valgono tanto quanto quelle che sostengono l'ideologia socialista e sono scarsamente rilevanti rsipetto al risultato finale. Un paese può avere successo con un'organizzazione di stampo socialdemocratico, con una pressione fiscale al 48,2% (Svezia) mentre un altro, sempre additato come esempio di liberismo, può trovarsi vicino al baratro con una tassazione al 32,2% (Irlanda). In realtà il successo (o l'insuccesso) di sistemi di grande complessità, come sono gli stati, dipende da un numero enorme di fattori difficilmente compendiabili in una qualsiasi teoria, che tiene conto di alcuni parametri del sistema ignorandone altri. Applicando un po' di buon senso e ricorrendo al buon vecchio empirismo, si vede che le nazioni hanno successo quando si verificano alcune condizioni: sufficiente livello di correttezza e onestà; libertà assoluta di opinione, religione e nella vita privata; differenze di reddito non troppo elevate; inclusione delle diversità che sono in realtà fonte di ricchezza; rispetto delle regole; senso di responsabilità amministrativa accettabile e soprattutto un popolo formato di persone che si sentono parte di una squadra, consci che a vincere è sempre la squadra e mai il singolo. Temo che a noi in Italia manchino molte di queste cose e non si vede nessuno in grado di dare una svolta per liberare le risorse e le energie di cui pure disponiamo. Soprattutto dobbiamo capire che se vince la squadra vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti:vincere da soli mentre tuto va a rotoli è una pia illusione. Se non capiamo questo possiamo starcene a casa, scivoleremo sempre indietro tra le nazioni nel mondo. Dal suo articolo ho notato che, tra i paesi che stanno andando meglio, troviamo economie “socialdemocratiche” come la Svezia (anche se da 2 anni ha un governo di centrodestra) ed economie “liberiste” come la Gran Bretagna.
Questo conferma una mia opinione: le teorie che sottostanno a ideologie come il liberismo valgono tanto quanto quelle che sostengono l’ideologia socialista e sono scarsamente rilevanti rsipetto al risultato finale. Un paese può avere successo con un’organizzazione di stampo socialdemocratico, con una pressione fiscale al 48,2% (Svezia) mentre un altro, sempre additato come esempio di liberismo, può trovarsi vicino al baratro con una tassazione al 32,2% (Irlanda).
In realtà il successo (o l’insuccesso) di sistemi di grande complessità, come sono gli stati, dipende da un numero enorme di fattori difficilmente compendiabili in una qualsiasi teoria, che tiene conto di alcuni parametri del sistema ignorandone altri.
Applicando un po’ di buon senso e ricorrendo al buon vecchio empirismo, si vede che le nazioni hanno successo quando si verificano alcune condizioni: sufficiente livello di correttezza e onestà; libertà assoluta di opinione, religione e nella vita privata; differenze di reddito non troppo elevate; inclusione delle diversità che sono in realtà fonte di ricchezza; rispetto delle regole; senso di responsabilità amministrativa accettabile e soprattutto un popolo formato di persone che si sentono parte di una squadra, consci che a vincere è sempre la squadra e mai il singolo.
Temo che a noi in Italia manchino molte di queste cose e non si vede nessuno in grado di dare una svolta per liberare le risorse e le energie di cui pure disponiamo. Soprattutto dobbiamo capire che se vince la squadra vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti:vincere da soli mentre tuto va a rotoli è una pia illusione. Se non capiamo questo possiamo starcene a casa, scivoleremo sempre indietro tra le nazioni nel mondo.

]]>
Di: Bruno Ciano /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8251 Bruno Ciano Sun, 15 Aug 2010 16:39:33 +0000 /?p=6790#comment-8251 Complimenti per l'analisi e volevo aggiungere che nei giornali si parla spesso anche della crisi negli USA. A mio parere, gli USA, essendo una nazione ricca con molte risorse naturali, non ho dubbi che si riprenderà presto. L'Italia si deve basare totalmente sulla produttività interna perché non ha risorse naturali, e senza un governo la ripresa sarà dura. Ma non solo la ripresa, senza un governo forte, sano e stabile sarà molto difficile anche la crescita, lo sviluppo e l'occupazione. Complimenti per l’analisi e volevo aggiungere che nei giornali si parla spesso anche della crisi negli USA. A mio parere, gli USA, essendo una nazione ricca con molte risorse naturali, non ho dubbi che si riprenderà presto.

L’Italia si deve basare totalmente sulla produttività interna perché non ha risorse naturali, e senza un governo la ripresa sarà dura. Ma non solo la ripresa, senza un governo forte, sano e stabile sarà molto difficile anche la crescita, lo sviluppo e l’occupazione.

]]>
Di: albertoF /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8247 albertoF Sun, 15 Aug 2010 11:20:53 +0000 /?p=6790#comment-8247 I dati della germania fanno come al solito riflettere e pensare. Dal perchè al percome sia solo la Germania ad avere dei dati talmente positivi, in una Europa che si vanta di tendere all'unità ( ma che a mio avviso è e rimane ancora lontana anni luce da questo traguardo), al se oramai l'Europa non sia semplicemente una sorta di estensione dei confini economici Tedeschi. I dati della Lituania a mio avviso sono molto interessanti, più di quelli tedeschi, anche se a differenza dei teutonici, soffrono di una rilevanza minore.Gli Italici dati fanno più pena del solito, considerato che l'italia si stà avviando ad una crisi politica, che non può assolutamente permettersi in un quadro economico come quello attuale. Il che a mio avviso dimostra la scarsa propensione da parte dei cari eletti ( che sono un po' come i cari estinti) ad avere una cognizione di quello che sia il medio / lungo periodo, per non parlare della diciamo "immaturità" con cui questi affrontano il loro incarico, non riuscendo a capire che ci sono momenti per fare politica e momenti in cui bisogna fare muro per affrontare e risolvere una volta (e magari, per tutte) i problemi di cui l'Italia è satura..ma questa è una considerazione personale. @Nicole Kelly Il carburante italiano, inizia ad essere sempre più oscuro...anche se volendesi appellare alle leggi della fisica una spiegazione si troverebbe.... Buon ferragosto a tutti. I dati della germania fanno come al solito riflettere e pensare. Dal perchè al percome sia solo la Germania ad avere dei dati talmente positivi, in una Europa che si vanta di tendere all’unità ( ma che a mio avviso è e rimane ancora lontana anni luce da questo traguardo), al se oramai l’Europa non sia semplicemente una sorta di estensione dei confini economici Tedeschi.
I dati della Lituania a mio avviso sono molto interessanti, più di quelli tedeschi, anche se a differenza dei teutonici, soffrono di una rilevanza minore.Gli Italici dati fanno più pena del solito, considerato che l’italia si stà avviando ad una crisi politica, che non può assolutamente permettersi in un quadro economico come quello attuale. Il che a mio avviso dimostra la scarsa propensione da parte dei cari eletti ( che sono un po’ come i cari estinti) ad avere una cognizione di quello che sia il medio / lungo periodo, per non parlare della diciamo “immaturità” con cui questi affrontano il loro incarico, non riuscendo a capire che ci sono momenti per fare politica e momenti in cui bisogna fare muro per affrontare e risolvere una volta (e magari, per tutte) i problemi di cui l’Italia è satura..ma questa è una considerazione personale.
@Nicole Kelly
Il carburante italiano, inizia ad essere sempre più oscuro…anche se volendesi appellare alle leggi della fisica una spiegazione si troverebbe….
Buon ferragosto a tutti.

]]>
Di: Nicole Kelly /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8240 Nicole Kelly Sun, 15 Aug 2010 06:53:39 +0000 /?p=6790#comment-8240 I dati tedeschi saranno sicuramente veri, ma quelli italiani? Non mi sembra che la gente non sia andata in vacanza in massa! E qualche amico che fa Equity e M&A mi dice che non c'è tutto quel movimento che ci sarebbe da aspettarsi con aziende in crisi. Anzi, c'è tanto lavoro di ristrutturazione organizzativa e un po' nel marketing. Certo in alcune zone del sud è più evidente la crisi, ma la gente si sta spostando al nord e a Roma e tuttavia anche questi non sono numeri enormi. Pero', in tutto il paese la gente va in massa per saldi e gli outlet sono pieni...o sono comparse pagate dai commercianti per fare un po' di ammuina? Quindi, da dove viene il carburante che permette a nave italia di continuare a navigare? Questo è un altro dei misteri italici! I dati tedeschi saranno sicuramente veri, ma quelli italiani?
Non mi sembra che la gente non sia andata in vacanza in massa!
E qualche amico che fa Equity e M&A mi dice che non c’è tutto quel movimento che ci sarebbe da aspettarsi con aziende in crisi.
Anzi, c’è tanto lavoro di ristrutturazione organizzativa e un po’ nel marketing.
Certo in alcune zone del sud è più evidente la crisi, ma la gente si sta spostando al nord e a Roma e tuttavia anche questi non sono numeri enormi.
Pero’, in tutto il paese la gente va in massa per saldi e gli outlet sono pieni…o sono comparse pagate dai commercianti per fare un po’ di ammuina?
Quindi, da dove viene il carburante che permette a nave italia di continuare a navigare?
Questo è un altro dei misteri italici!

]]>
Di: dj sdong /2010/08/13/la-germania-fa-boom-e-rotea-lo-scettro-da-noi-invece/comment-page-1/#comment-8238 dj sdong Sun, 15 Aug 2010 01:59:15 +0000 /?p=6790#comment-8238 la ricerca e sviluppo italiana si basa.... sul cambio del colore della confezione :) perchè in linea generica siamo le solite schiappe. se il prossimo anno avrò l'aspettativa... provo a cercare fortuna (e ad imparare la lingua) in inghilterra, che avrà si qualche problema... ma MAI quanto noi: malati terminali italiani. la ricerca e sviluppo italiana si basa…. sul cambio del colore della confezione :)
perchè in linea generica siamo le solite schiappe.
se il prossimo anno avrò l’aspettativa… provo a cercare fortuna (e ad imparare la lingua) in inghilterra, che avrà si qualche problema… ma MAI quanto noi: malati terminali italiani.

]]>