Commenti a: Bolla, per Mankiw i mercati hai voglia se devono scendere… /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/ diretto da Oscar Giannino Thu, 24 Jun 2010 17:31:14 +0200 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: juancarlos /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7226 juancarlos Thu, 17 Jun 2010 19:31:25 +0000 /?p=6290#comment-7226 grazie per avermi fatto notare la lettera degli economisti,il passaggio dove parla degli speculatori che fanno diventare chi è solvibile in non solvibile. grazie per avermi fatto notare la lettera degli economisti,il passaggio dove parla degli
speculatori che fanno diventare chi è solvibile in non solvibile.

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Di: Oscar Giannino /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7216 Oscar Giannino Thu, 17 Jun 2010 09:13:02 +0000 /?p=6290#comment-7216 @michele: hai perfettamente ragione sul "q" non predittivo, e infatti mi permettevo di ironizzare lievemente sulla posizione "virtuista" di chi lo utilizza, ma la mia era solo una superficiale spiega a chi ignora cosa sia il "q", per i lettori che se lo trovano nel grafico di Mankiw. Il saggio di Michele e Peralta-Alva è veramente molto bello, e accessibile - con qualche impegno - anche ai non troppo "addetti", se interessati a capire seriamente modalità predittive e limiti insiti nel "perfect foresight on actual dividends paid". Problema sul quale condivido la conclusione, che resta con un interrogativo aperto about: "fluctuations in the long-run trend of the ratio between stock market value and GDP for the U.S. corporate sector. According to economic theory, the market value of U.S. corporations should equal the expected present discounted value of the future flow of income and capital gains generated by this sector. This prediction of the theory is frequently tested assuming perfect foresight on actual dividends paid. Actual dividends are very smooth and their movements cannot account for stock market trends, even in the long run. Many researchers consider this a puzzle. We find that a measure of model-consistent dividends fluctuates much more than actual dividends paid. More important, fluctuations in modelconsistent dividends are positively correlated with stock market fluctuations. We illustrate that the perfect foresight assumption, by construction, predicts a very smooth present value of model consistent dividends, and thus a very smooth market ratio, even when dividends fluctuate a lot. Theory does not require and does not imply that individuals and firms have perfect foresight, however; it simply requires and predicts that individuals will use all available information optimally (that is, as well as they can) to form their expectations of future movements in capital income. We then evaluate the theory under the assumption that all available (but no future) information is used in an extrapolative expectations format to forecast future dividend payments. We use a distributed lag equation to do so. We find that the present value of dividends, computed in this way, is much more consistent with the data. Apart from the obvious question of what, other than wisdom after the fact, may justify or explain the particular choice of forecasting rule made by market participants, our analysis leaves open an important puzzle: The value of corporations should equal the value of their tangible and intangible assets, while in the data the two series seem to be negatively correlated and remain persistently apart from each other". Il problema, in altre parole, resta quello dubitativamente posto da Mario Seminerio... @michele: hai perfettamente ragione sul “q” non predittivo, e infatti mi permettevo di ironizzare lievemente sulla posizione “virtuista” di chi lo utilizza, ma la mia era solo una superficiale spiega a chi ignora cosa sia il “q”, per i lettori che se lo trovano nel grafico di Mankiw. Il saggio di Michele e Peralta-Alva è veramente molto bello, e accessibile – con qualche impegno – anche ai non troppo “addetti”, se interessati a capire seriamente modalità predittive e limiti insiti nel “perfect foresight on actual dividends paid”. Problema sul quale condivido la conclusione, che resta con un interrogativo aperto about:
“fluctuations in the long-run trend of the ratio between stock market value and GDP for the U.S. corporate sector. According to economic theory, the market value of U.S. corporations should equal the expected present discounted value of the future flow of income and capital gains generated by this sector. This prediction of the theory is frequently tested assuming perfect foresight on actual dividends paid. Actual dividends are very smooth and their movements cannot
account for stock market trends, even in the long run. Many researchers consider this a puzzle. We find that a measure of model-consistent dividends fluctuates much more than actual dividends paid. More important, fluctuations in modelconsistent dividends are positively correlated with stock market fluctuations. We illustrate that the perfect foresight assumption, by construction, predicts a very smooth present value of model consistent dividends, and thus a very smooth market ratio, even when dividends fluctuate a lot. Theory does not require and does not imply that individuals and firms have perfect foresight, however; it simply requires and predicts that individuals will use all available information optimally (that is, as well as they can) to form their expectations of future movements in capital income. We then evaluate the theory under the assumption that all available (but no future) information is used in an extrapolative expectations format to forecast future dividend payments. We use a distributed lag equation to do so. We find that the present value of dividends, computed in this way, is much more consistent with the data. Apart from the obvious question of what, other than wisdom after the fact, may justify or explain the particular choice of forecasting rule made by market participants, our analysis leaves open an important puzzle: The value of corporations should equal the value of their tangible and intangible assets, while in the data the two series seem to be negatively correlated and remain persistently apart from each other”.

Il problema, in altre parole, resta quello dubitativamente posto da Mario Seminerio…

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Di: w.v.longhi /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7215 w.v.longhi Thu, 17 Jun 2010 07:30:53 +0000 /?p=6290#comment-7215 quattro commenti, uno più lucido dell'altro. boccata d'aria fresca. ci aspettano tempi cupi. off topic: ma la lettera degli economisti (post-vetero-arci-ultrakeynesiani) non la vuole commentare nessuno di voi? Giannino? Boldrin? Seminerio? vi lascio il link, caso mai vi foste distratti... http://www.letteradeglieconomisti.it/ quattro commenti, uno più lucido dell’altro. boccata d’aria fresca. ci aspettano tempi cupi. off topic: ma la lettera degli economisti (post-vetero-arci-ultrakeynesiani) non la vuole commentare nessuno di voi? Giannino? Boldrin? Seminerio? vi lascio il link, caso mai vi foste distratti…
http://www.letteradeglieconomisti.it/

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Di: Enzo Michelangeli /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7214 Enzo Michelangeli Thu, 17 Jun 2010 06:44:20 +0000 /?p=6290#comment-7214 Cito dal blog di Emanuel Derman (http://www.wilmott.com/blogs/eman/index.cfm/2010/5/17/Sector-Inflation ): "Penso che gia' stiamo vedendo inflazione come risultato dell'aumento della massa monetaria, ma l'inflazione e' limitata a quei settori dove si e' riversato l'aumento di moneta. I soldi stampati non sono finiti nelle tasche della gente, ma nelle istituzioni finanziarie. Come risultato, i prezzi che sono aumentati sono quelli dei titoli, le cose comprate dalle istituzioni finanziarie, piuttosto che di cibo e vestiti, le cose comprate dalla gente comune." Cito dal blog di Emanuel Derman (http://www.wilmott.com/blogs/eman/index.cfm/2010/5/17/Sector-Inflation ):
“Penso che gia’ stiamo vedendo inflazione come risultato dell’aumento della massa monetaria, ma l’inflazione e’ limitata a quei settori dove si e’ riversato l’aumento di moneta. I soldi stampati non sono finiti nelle tasche della gente, ma nelle istituzioni finanziarie. Come risultato, i prezzi che sono aumentati sono quelli dei titoli, le cose comprate dalle istituzioni finanziarie, piuttosto che di cibo e vestiti, le cose comprate dalla gente comune.”

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Di: Mario Seminerio /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7209 Mario Seminerio Wed, 16 Jun 2010 20:18:46 +0000 /?p=6290#comment-7209 Guardando a variabili di mercato, cioè ai tradizionali multipli, l'indice S&P prezza ad oggi operating earnings per il 2011 pari a 95 dollari. E' un aumento del 30 per cento rispetto al livello corrente. Anche ipotizzando un aumento del Pil nominale del 4-5%, è verosimile un'espansione della redditività di questa magnitudine rispetto alla crescita dell'economia? Il tutto considerando che le stime degli utili le fanno gli analisti del sell side (quindi lievemente interessati), e che storicamente queste stime sono sempre state considerevolmente ottimistiche rispetto al dato effettivamente realizzato? Guardando a variabili di mercato, cioè ai tradizionali multipli, l’indice S&P prezza ad oggi operating earnings per il 2011 pari a 95 dollari. E’ un aumento del 30 per cento rispetto al livello corrente. Anche ipotizzando un aumento del Pil nominale del 4-5%, è verosimile un’espansione della redditività di questa magnitudine rispetto alla crescita dell’economia? Il tutto considerando che le stime degli utili le fanno gli analisti del sell side (quindi lievemente interessati), e che storicamente queste stime sono sempre state considerevolmente ottimistiche rispetto al dato effettivamente realizzato?

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Di: juancarlos /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7208 juancarlos Wed, 16 Jun 2010 19:40:06 +0000 /?p=6290#comment-7208 Se la bolla internet del 2001 ha portato il Nasdaq da 4800 punti del marzo 2001,ai 1240 del marzo 2003,una bolla finanziaria che ha fatto fallire la quarta banca americana e le principali banche inglesi,e la piu grande assicurazione del mondo,e il massimo gigante dei mutui mondiale,e che sta portando al default alcuni stati,tutto questo non portera il Dow sotto il 6400 punti? ce la caviamo con un solo anno di ribasso della borsa? Se la bolla internet del 2001 ha portato il Nasdaq da 4800 punti del marzo 2001,ai 1240
del marzo 2003,una bolla finanziaria che ha fatto fallire la quarta banca americana e le principali banche inglesi,e la piu grande assicurazione del mondo,e il massimo gigante dei mutui mondiale,e che sta portando al default alcuni stati,tutto questo non portera il Dow sotto il 6400 punti?
ce la caviamo con un solo anno di ribasso della borsa?

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Di: Michele Boldrin /2010/06/16/bolla-per-mankiw-i-mercati-hai-voglia-se-devono-scendere/comment-page-1/#comment-7207 Michele Boldrin Wed, 16 Jun 2010 19:35:28 +0000 /?p=6290#comment-7207 Oscar, il Q ratio ha capacita' zero (0.0) di predirre quello che fa il mercato azionario. Magari sara' anche il valore "giusto" (non lo e' per diecimila ovvie ragioni) ma, se cosi' fosse, il mercato sbaglia da almeno 60 anni e non manifesa alcuna intenzione di ravvedersi. Per i dettagli su cosa faccia il mercato USA nel lungo periodo, rinvio a me stesso: http://research.stlouisfed.org/publications/review/09/11/NovDec2009Review.pdf Ciao m p.s. Questo non implica ne' che la prospettiva sia buona, ne' che sia cattiva per i corsi azionari. Non avendo guardato come vanno le cose in termini di labor e capital share, non oso dire. Ma guarderei quelle per cercare di predirre il medio termine. Oscar, il Q ratio ha capacita’ zero (0.0) di predirre quello che fa il mercato azionario. Magari sara’ anche il valore “giusto” (non lo e’ per diecimila ovvie ragioni) ma, se cosi’ fosse, il mercato sbaglia da almeno 60 anni e non manifesa alcuna intenzione di ravvedersi.

Per i dettagli su cosa faccia il mercato USA nel lungo periodo, rinvio a me stesso:
http://research.stlouisfed.org/publications/review/09/11/NovDec2009Review.pdf

Ciao
m

p.s. Questo non implica ne’ che la prospettiva sia buona, ne’ che sia cattiva per i corsi azionari. Non avendo guardato come vanno le cose in termini di labor e capital share, non oso dire. Ma guarderei quelle per cercare di predirre il medio termine.

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