Commenti a: Riforma della previdenza, i numeri dicono che serve /2010/06/11/6248/ diretto da Oscar Giannino Fri, 18 Jun 2010 12:33:57 +0200 http://wordpress.org/?v=2.9.2 hourly 1 Di: pietro64 /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7139 pietro64 Mon, 14 Jun 2010 09:43:07 +0000 /?p=6248#comment-7139 Io i soldi che mi vengono estorti per l'INPS li considero a fondo perduto: quando andrò in pensione sarà già un miracolo che l'Italia non sia andata in default prima. e comunque sottoscrivo al 100% quanto scritto da <blockquote cite="#commentbody-7091"> <strong><a href="#comment-7091" rel="nofollow">Silvano_ihc</a> :</strong> @Giorgilli: il nostro sistema è a ripartizione per chi aveva 18 anni di contributi nel 95. Tra un po’ sarà tutto a capitalizzazione. Con la non irrilevante pecca di appioppare i costi di transizione a chi si trova nel mezzo. A me non me ne frega un bel niente se generazioni di sessantottini, ex sessantottini, post sessantottini hanno creato un sistema statale insostenibile. Io non voglio che coloro che nasceranno e lavoreranno in futuro paghino la mia pensione, non voglio decidere per loro, non voglio i loro soldi ancor prima che vengano al mondo. Lo ritengo un furto senza se e senza ma. Ed è un furto senza se e senza ma il fatto che io debba pagare per qualcun’altro. Lo stato ha la forza di prendere i soldi dalle mie tasche tutti i mesi per metterli nel portafoglio delle proprie clientele assistite, non è molto difficile far pareggiare i conti. E’ più difficile gestire una pizzeria o fare il ciabattino. E non mi si meni la storia della solidarietà: il dono può assere apprezzato quando è volontario e spontaneo. Quando è un obbligo, non differisce il niente dalle corvée medioevali. La certezza che tutto questo carrozzone è insostenibile è un buon motivo di fiducia per le nuove generazioni. Almeno per quelli pronti a sostenere il peso della propria libertà. Agli altri penserà madre natura. </blockquote> Io i soldi che mi vengono estorti per l’INPS li considero a fondo perduto: quando andrò in pensione sarà già un miracolo che l’Italia non sia andata in default prima. e comunque sottoscrivo al 100% quanto scritto da
Silvano_ihc :
@Giorgilli: il nostro sistema è a ripartizione per chi aveva 18 anni di contributi nel 95. Tra un po’ sarà tutto a capitalizzazione. Con la non irrilevante pecca di appioppare i costi di transizione a chi si trova nel mezzo. A me non me ne frega un bel niente se generazioni di sessantottini, ex sessantottini, post sessantottini hanno creato un sistema statale insostenibile. Io non voglio che coloro che nasceranno e lavoreranno in futuro paghino la mia pensione, non voglio decidere per loro, non voglio i loro soldi ancor prima che vengano al mondo. Lo ritengo un furto senza se e senza ma. Ed è un furto senza se e senza ma il fatto che io debba pagare per qualcun’altro. Lo stato ha la forza di prendere i soldi dalle mie tasche tutti i mesi per metterli nel portafoglio delle proprie clientele assistite, non è molto difficile far pareggiare i conti. E’ più difficile gestire una pizzeria o fare il ciabattino. E non mi si meni la storia della solidarietà: il dono può assere apprezzato quando è volontario e spontaneo. Quando è un obbligo, non differisce il niente dalle corvée medioevali. La certezza che tutto questo carrozzone è insostenibile è un buon motivo di fiducia per le nuove generazioni. Almeno per quelli pronti a sostenere il peso della propria libertà. Agli altri penserà madre natura.

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Di: Pietro M. /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7119 Pietro M. Sun, 13 Jun 2010 19:06:03 +0000 /?p=6248#comment-7119 <a href="#comment-7103" rel="nofollow">@Francesco Cosimo</a> Io facevo soltanto notare che non si può fare un'analisi della questione senza ricevere commenti che invece di controargomentare reiterano la litania dei diritti... come se questi ultimi si finanziassero con le parole. Che letteralmente "benpensante" non sia offensivo è vero, ma se l'unica risposta ad un'analisi è il sarcasmo, un problema c'è, no? Agli argomenti si risponde con gli argomenti. Comunque, ogni analisi della questione dovrebbe considerare: 1. Aspettativa di vita: l'Italia è messa pensionisticamente male. 2. Crescita economica: male 3. Popolazione attiva: male 4. Fertilità: male Mettendo assieme questi ed altri dati si potrebbe pensare di fare un modello pensionistico e vedere come ne esce l'Italia. Forse quel 50% dell'ultimo stipendio, cioè 600-700€ la mese di pensione per tutti, non è poi così irrealistico. A questo quadro bisogna aggiungere che ogni euro speso per pagare una pensione oggi è un euro non speso per finanziare gli investimenti e la crescita economica (è consumo anziché risparmio), e dunque il fatto di dover colmare già oggi una spesa pensionistica ragguardevole (il 13% del PIL) è un forte drenaggio di risorse che danneggia il futuro del paese. Se si arriverà al 20%+ di cui parla Giannino, stiamo freschi, visto che già da un paio di decenni la crescita è zero virgola qualcosa. @Francesco Cosimo
Io facevo soltanto notare che non si può fare un’analisi della questione senza ricevere commenti che invece di controargomentare reiterano la litania dei diritti… come se questi ultimi si finanziassero con le parole. Che letteralmente “benpensante” non sia offensivo è vero, ma se l’unica risposta ad un’analisi è il sarcasmo, un problema c’è, no? Agli argomenti si risponde con gli argomenti.

Comunque, ogni analisi della questione dovrebbe considerare:

1. Aspettativa di vita: l’Italia è messa pensionisticamente male.
2. Crescita economica: male
3. Popolazione attiva: male
4. Fertilità: male

Mettendo assieme questi ed altri dati si potrebbe pensare di fare un modello pensionistico e vedere come ne esce l’Italia. Forse quel 50% dell’ultimo stipendio, cioè 600-700€ la mese di pensione per tutti, non è poi così irrealistico.

A questo quadro bisogna aggiungere che ogni euro speso per pagare una pensione oggi è un euro non speso per finanziare gli investimenti e la crescita economica (è consumo anziché risparmio), e dunque il fatto di dover colmare già oggi una spesa pensionistica ragguardevole (il 13% del PIL) è un forte drenaggio di risorse che danneggia il futuro del paese. Se si arriverà al 20%+ di cui parla Giannino, stiamo freschi, visto che già da un paio di decenni la crescita è zero virgola qualcosa.

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Di: Pietro M. /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7118 Pietro M. Sun, 13 Jun 2010 18:56:29 +0000 /?p=6248#comment-7118 <a href="#comment-7077" rel="nofollow">@Marco Fabrizio Giorgilli</a> I conti INPS a cui si riferisce sono contabilità di cassa. E' la differenza tra il valore dei contributi ricevuti oggi e quello delle pensioni erogate oggi. Purtroppo i pensionati continueranno a salire e i lavoratori invece scenderanno di numero... il problema del sistema pensionistico non è oggi, ma tra 30 anni, quando milioni di persone riceveranno il 50% del loro ultimo stipendio (non ho dati precisi, questa è la cifra che si sente più spesso). Penso ce ne sia abbastanza da essere terrorizzati... @Marco Fabrizio Giorgilli
I conti INPS a cui si riferisce sono contabilità di cassa. E’ la differenza tra il valore dei contributi ricevuti oggi e quello delle pensioni erogate oggi. Purtroppo i pensionati continueranno a salire e i lavoratori invece scenderanno di numero… il problema del sistema pensionistico non è oggi, ma tra 30 anni, quando milioni di persone riceveranno il 50% del loro ultimo stipendio (non ho dati precisi, questa è la cifra che si sente più spesso). Penso ce ne sia abbastanza da essere terrorizzati…

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Di: Francesco Cosimo /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7103 Francesco Cosimo Sun, 13 Jun 2010 07:45:21 +0000 /?p=6248#comment-7103 @ Pietro M. lungi da me creare flamè: Vedo più arroganza e prepotenza nel suo intervento senza senso che in quello da lei contestato. ripassiamoci insieme il significato lessicale di BENPENSATE, e poi mi dica dove intravede l'offesa? Di DEMAGOGIA nell'intervento non ne ho vista , piuttosto è stato maleducato il suo modo di rispondere a soggettive considerazioni legittime , come del resto lo sono quelle di Oscar Giannino. Comunque non mi limito a risponderle , altrimenti non porterei contributi alla discussione, mi scuso se ho puntualizzato. Cosa non valutata e tralasciata da Oscar Giannino è che la differenza media di eta anagrafica pensionistica fra l'Italia e glia altri Paesi non è così distante, anzi: L'Italia già ADESSO ha la media di 60,8 anni, considerando le ultime riforme (lo Scalino) dall'analisi dei delta al 2013 si passa a 62,8 per effetto del raggiungimento massimo del sistema"QUOTE". Anzianità 62 anni + 12 mesi per la finestra. Vecchiaia 65 anni + 12 mesi per la finestra. La matematica in questo caso la fa da garante. http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b5625%3b&lastMenu=5625&iMenu=1&iNodo=5625&p4=2 Dallo studio di Eurostat , quello pubblicato anche nel sito del "Governo Berlusconi" si può leggere e confrontare la media EFFETTIVA dell'età di pensionamento degli altri Paesi che è uguale se non inferiore alla media Italiana che avremo fra 3 anni. http://2001-2006.governoberlusconi.it/pensioni_europa.htm Notare come siano diversi i PRELIEVI CONTRIBUTIVI dei diversi Paesi: L'Italia ha un obolo assai sopra la media , quindi considero anch'io questo un dato da rapportare quando ci si confronta equiparandoci ad altri Paesi, altrimenti l'analisi è storpiata. Francesco Cosimo (Roma) @ Gionata Pacor Tremonti l'ha sempre ribadita questa cosa , a ruota da un anno anche Sacconi , però il punto è che OGGI devono fare cassa anche se fino a 2 mesi fa spergiuravano che le pensioni non dovevano essere toccate. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=102429&sez=HOME_ECONOMIA Un monito anche a Giannino da Tremonti dunque! testuali parole : "Trovatevi un'altro argomento da Salotti,è più complesso governare che scrivere su un giornale" http://economia.virgilio.it/notizie/economia/pensioni_tremonti_sistema_stabile_cercate_altro_argomento_salotto,24735721.html Quì quello che diceva un'anno fa: http://www.corriere.it/economia/09_maggio_26/tremonti_banche_0313b8fa-49df-11de-8785-00144f02aabc.shtml @ Pietro M.

lungi da me creare flamè:
Vedo più arroganza e prepotenza nel suo intervento senza senso che in quello da lei contestato.
ripassiamoci insieme il significato lessicale di BENPENSATE, e poi mi dica dove intravede l’offesa?
Di DEMAGOGIA nell’intervento non ne ho vista , piuttosto è stato maleducato il suo modo di rispondere a soggettive considerazioni legittime , come del resto lo sono quelle di Oscar Giannino.
Comunque non mi limito a risponderle , altrimenti non porterei contributi alla discussione, mi scuso se ho puntualizzato.

Cosa non valutata e tralasciata da Oscar Giannino è che la differenza media di eta anagrafica pensionistica fra l’Italia e glia altri Paesi non è così distante, anzi:
L’Italia già ADESSO ha la media di 60,8 anni, considerando le ultime riforme (lo Scalino) dall’analisi dei delta al 2013 si passa a 62,8 per effetto del raggiungimento massimo del sistema”QUOTE”.
Anzianità 62 anni + 12 mesi per la finestra.
Vecchiaia 65 anni + 12 mesi per la finestra.
La matematica in questo caso la fa da garante.
http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b5625%3b&lastMenu=5625&iMenu=1&iNodo=5625&p4=2
Dallo studio di Eurostat , quello pubblicato anche nel sito del “Governo Berlusconi” si può leggere e confrontare la media EFFETTIVA dell’età di pensionamento degli altri Paesi che è uguale se non inferiore alla media Italiana che avremo fra 3 anni.
http://2001-2006.governoberlusconi.it/pensioni_europa.htm

Notare come siano diversi i PRELIEVI CONTRIBUTIVI dei diversi Paesi:
L’Italia ha un obolo assai sopra la media , quindi considero anch’io questo un dato da rapportare quando ci si confronta equiparandoci ad altri Paesi, altrimenti l’analisi è storpiata.

Francesco Cosimo (Roma)

@ Gionata Pacor

Tremonti l’ha sempre ribadita questa cosa , a ruota da un anno anche Sacconi , però il punto è che OGGI devono fare cassa anche se fino a 2 mesi fa spergiuravano che le pensioni non dovevano essere toccate.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=102429&sez=HOME_ECONOMIA
Un monito anche a Giannino da Tremonti dunque!
testuali parole :
“Trovatevi un’altro argomento da Salotti,è più complesso governare che scrivere su un giornale”
http://economia.virgilio.it/notizie/economia/pensioni_tremonti_sistema_stabile_cercate_altro_argomento_salotto,24735721.html

Quì quello che diceva un’anno fa:
http://www.corriere.it/economia/09_maggio_26/tremonti_banche_0313b8fa-49df-11de-8785-00144f02aabc.shtml

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Di: Silvano_ihc /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7091 Silvano_ihc Sat, 12 Jun 2010 18:59:06 +0000 /?p=6248#comment-7091 @Giorgilli: il nostro sistema è a ripartizione per chi aveva 18 anni di contributi nel 95. Tra un po' sarà tutto a capitalizzazione. Con la non irrilevante pecca di appioppare i costi di transizione a chi si trova nel mezzo. A me non me ne frega un bel niente se generazioni di sessantottini, ex sessantottini, post sessantottini hanno creato un sistema statale insostenibile. Io non voglio che coloro che nasceranno e lavoreranno in futuro paghino la mia pensione, non voglio decidere per loro, non voglio i loro soldi ancor prima che vengano al mondo. Lo ritengo un furto senza se e senza ma. Ed è un furto senza se e senza ma il fatto che io debba pagare per qualcun'altro. Lo stato ha la forza di prendere i soldi dalle mie tasche tutti i mesi per metterli nel portafoglio delle proprie clientele assistite, non è molto difficile far pareggiare i conti. E' più difficile gestire una pizzeria o fare il ciabattino. E non mi si meni la storia della solidarietà: il dono può assere apprezzato quando è volontario e spontaneo. Quando è un obbligo, non differisce il niente dalle corvée medioevali. La certezza che tutto questo carrozzone è insostenibile è un buon motivo di fiducia per le nuove generazioni. Almeno per quelli pronti a sostenere il peso della propria libertà. Agli altri penserà madre natura. @Giorgilli: il nostro sistema è a ripartizione per chi aveva 18 anni di contributi nel 95. Tra un po’ sarà tutto a capitalizzazione. Con la non irrilevante pecca di appioppare i costi di transizione a chi si trova nel mezzo. A me non me ne frega un bel niente se generazioni di sessantottini, ex sessantottini, post sessantottini hanno creato un sistema statale insostenibile. Io non voglio che coloro che nasceranno e lavoreranno in futuro paghino la mia pensione, non voglio decidere per loro, non voglio i loro soldi ancor prima che vengano al mondo. Lo ritengo un furto senza se e senza ma. Ed è un furto senza se e senza ma il fatto che io debba pagare per qualcun’altro. Lo stato ha la forza di prendere i soldi dalle mie tasche tutti i mesi per metterli nel portafoglio delle proprie clientele assistite, non è molto difficile far pareggiare i conti. E’ più difficile gestire una pizzeria o fare il ciabattino. E non mi si meni la storia della solidarietà: il dono può assere apprezzato quando è volontario e spontaneo. Quando è un obbligo, non differisce il niente dalle corvée medioevali. La certezza che tutto questo carrozzone è insostenibile è un buon motivo di fiducia per le nuove generazioni. Almeno per quelli pronti a sostenere il peso della propria libertà. Agli altri penserà madre natura.

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Di: Gionata Pacor /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7087 Gionata Pacor Sat, 12 Jun 2010 18:18:37 +0000 /?p=6248#comment-7087 Oggi Tremonti davanti ai giovani industriali ha detto che il nostro sisema pensionistico è il più sostenibile d'Europa, assieme a quello finlandese.... Bah... Oggi Tremonti davanti ai giovani industriali ha detto che il nostro sisema pensionistico è il più sostenibile d’Europa, assieme a quello finlandese….
Bah…

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Di: Francesco Cosimo /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7083 Francesco Cosimo Sat, 12 Jun 2010 15:00:49 +0000 /?p=6248#comment-7083 <blockquote cite="#commentbody-7072"> <strong><a href="#comment-7072" rel="nofollow">Pietro M.</a> :</strong> <a href="#comment-7062" rel="nofollow">@Angelo Rossi</a> E’ incredibile come si analizzi un problema e arrivi sempre qualcuno, come lei, che invece di cercare di capire il problema e proporre o analizzare soluzioni – cosa che mi rendo conto richieda un certo sforzo mentale che può non essere a tutti congeniale – viene a fare demagogia e ad offendere. Il problema c’è o non c’é? Questa è la domanda. Il resto è populismo, quando non maleducazione. </blockquote> lungi da me creare flamè: Vedo più arroganza e prepotenza nel suo intervento senza senso che in quello da lei contestato. ripassiamoci insieme il significato lessicale di BENPENSATE, e poi mi dica dove intravede l'offesa? Di DEMAGOGIA nell'intervento non ne ho vista , piuttosto è stato maleducato il suo modo di rispondere a soggettive considerazioni legittime , come del resto lo sono quelle di Oscar Giannino. Comunque non mi limito a risponderle , altrimenti non porterei contributi alla discussione, mi scuso se ho puntualizzato. Cosa non valutata e tralasciata da Oscar Giannino è che la differenza media di eta anagrafica pensionistica fra l'Italia e glia altri Paesi non è così distante, anzi: L'Italia già ADESSO ha la media di 60,8 anni, considerando le ultime riforme (lo Scalino) dall'analisi dei delta al 2013 si passa a 62,8 per effetto del raggiungimento massimo del sistema"QUOTE". Anzianità 62 anni + 12 mesi per la finestra. Vecchiaia 65 anni + 12 mesi per la finestra. La matematica in questo caso la fa da garante. http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b5625%3b&lastMenu=5625&iMenu=1&iNodo=5625&p4=2 Dallo studio di Eurostat , quello pubblicato anche nel sito del "Governo Berlusconi" si può leggere e confrontare la media EFFETTIVA dell'età di pensionamento degli altri Paesi che è uguale se non inferiore alla media Italiana che avremo fra 3 anni. http://2001-2006.governoberlusconi.it/pensioni_europa.htm Notare come siano diversi i PRELIEVI CONTRIBUTIVI dei diversi Paesi: L'Italia ha un obolo assai sopra la media , quindi considero anch'io questo un dato da rapportare quando ci si confronta equiparandoci ad altri Paesi, altrimenti l'analisi è storpiata.

Pietro M. :
@Angelo Rossi
E’ incredibile come si analizzi un problema e arrivi sempre qualcuno, come lei, che invece di cercare di capire il problema e proporre o analizzare soluzioni – cosa che mi rendo conto richieda un certo sforzo mentale che può non essere a tutti congeniale – viene a fare demagogia e ad offendere. Il problema c’è o non c’é? Questa è la domanda. Il resto è populismo, quando non maleducazione.

lungi da me creare flamè:
Vedo più arroganza e prepotenza nel suo intervento senza senso che in quello da lei contestato.
ripassiamoci insieme il significato lessicale di BENPENSATE, e poi mi dica dove intravede l’offesa?
Di DEMAGOGIA nell’intervento non ne ho vista , piuttosto è stato maleducato il suo modo di rispondere a soggettive considerazioni legittime , come del resto lo sono quelle di Oscar Giannino.
Comunque non mi limito a risponderle , altrimenti non porterei contributi alla discussione, mi scuso se ho puntualizzato.

Cosa non valutata e tralasciata da Oscar Giannino è che la differenza media di eta anagrafica pensionistica fra l’Italia e glia altri Paesi non è così distante, anzi:
L’Italia già ADESSO ha la media di 60,8 anni, considerando le ultime riforme (lo Scalino) dall’analisi dei delta al 2013 si passa a 62,8 per effetto del raggiungimento massimo del sistema”QUOTE”.
Anzianità 62 anni + 12 mesi per la finestra.
Vecchiaia 65 anni + 12 mesi per la finestra.
La matematica in questo caso la fa da garante.
http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b5614%3b5625%3b&lastMenu=5625&iMenu=1&iNodo=5625&p4=2
Dallo studio di Eurostat , quello pubblicato anche nel sito del “Governo Berlusconi” si può leggere e confrontare la media EFFETTIVA dell’età di pensionamento degli altri Paesi che è uguale se non inferiore alla media Italiana che avremo fra 3 anni.
http://2001-2006.governoberlusconi.it/pensioni_europa.htm

Notare come siano diversi i PRELIEVI CONTRIBUTIVI dei diversi Paesi:
L’Italia ha un obolo assai sopra la media , quindi considero anch’io questo un dato da rapportare quando ci si confronta equiparandoci ad altri Paesi, altrimenti l’analisi è storpiata.

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Di: Marco Fabrizio Giorgilli /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7077 Marco Fabrizio Giorgilli Fri, 11 Jun 2010 22:29:27 +0000 /?p=6248#comment-7077 Buonasera,leggendo la solita replica del giornalista "liberista" Giannini, noto il solito e classico minestrone scialbo privo di consapevolezza tecnica.-Non voglio rispondergli io , lo faccio fare al Presidente Dell'INPS Mastrapasqua: (i conti vanno bene e c'è dell'avanzo di bilancio) http://it.finance.yahoo.com/notizie/inps-mastrapasqua-conti-in-regola-non-servono-riforme-agixml-aec937857ca1.html?x=0 Se volete leggerla nel dettaglio questa è la relazione : http://www.humanitech.it/wp-uploads/2009/03/relazionepresidenteinps.pdf Mi permetto di dire ,e qui sono daccordo con Angelo Rossi , il termine "benpensante" è appropriato nel contesto al quale si fa riferimento , e non c'è offesa alcuna nella considerazione del post N°2.- Devo dire che Rossi ha denunciato una realtà oggettiva e non discutibile se non nel merito. Il riferimento è ai "Lavori usuranti" , dimenticati dai burocrati del Paese. - 1500 morti sul lavoro ogni anno , nella lista non vedo "giornalisti pseudoEconomisti".- Fa bene Rossi a fare i distinguo! E' lo stesso stare seduti davanti ad una scrivania a 65 anni che essere su un'impalcatura a 30 mt dal suolo? Vogliamo intellettualmente porci qualche differenza di mansione oppure continuiamo a fare gli ipocriti?! E fa bene a ribadire che chi ha VERSATO (pagato) contribuzione previdenziale per 40 anni non deve nulla a nessuno ,..tantomeno ai giovani ne agli immigrati! Chi ha versato 40 anni di contributi non ha crediti con nessuno , specialmente con i giovani i quali dubito riusciranno a versare contribuzione per 40 anni. Per di più Rossi denuncia il fatto che dovrà versare 12 mesi in più di contribuzione NON DOVUTA dalla Legge, perchè 40 anni è il limite MASSIMO della contribuzione previdenziale! Cari miei , il sistema Previdenziale Italiano è a RIPARTIZIONE e nessuno si sogna di metterlo in discussione,altre vie sono impraticabili ed assolutamente prive di copertura!Il sig. Angelo Rossi ha versato soldi che "ALTRI" hanno intascato , adesso è giusto che ad Angelo Rossi qualcun'altro faccia la stessa cosa con lui! Detto questo , non si può sempre tirare in ballo la Germania ,la Francia etc,etc,:se pero vogliamo confrontarci , lo facciamo con TUTTI gli elementi:Il Lavoratore Italiano versa contribuzione previdenziale per il 33% del suo salario (quota lavoratore e azienda), in Germania si versa il 19% sul salario, in Francia il 16%!!Ci sarà pur da valutare un diverso montante di rapporto.-Fra l'altro è di oggi la notizia che il 72% dei pensionati NON supera le 1000€ , il 46% inferiore alle 500 €!! Piuttosto che sparare sempre nel mucchio , una persona che non vuol fare strumentalizzazione, dovrebbe dare un nome alle cose che vanno cambiate: Alcune le dico io: La differenziazione fra le varie macro gestioni dell’istituto determina un deficit generale frutto di un bilancio a consultivo: Sappiamo che il fondo degli Elettrici ci costa 2 miliardi annui di passivo!! Sappiamo che il fondo dei Trasporti ci costa 1 miliardo di passivo!! Sappiamo che il fondo dei Coltivatori Diretti ci costa quasi 6 miliardi di passivo!! Sappiamo che il fondo Dirigenti ci costa 2 miliardi di passivo!! Sappiamo che il fondo dei Telefonici ci costa 1 miliardo di passivo!! Sappiamo che il fondo degli Artigiani ci costa 5 miliardi di passivo!! Sappiamo che il fondo del CLERO ci costa 1 miliardo di passivo!! Nel 2008 la Camera ha speso 138 milioni e 200mila euro per gli «assegni vitalizi» a fronte di entrate contributive, pagate con le trattenute sugli stipendi dei parlamentari, di 10 milioni e 485mila euro. E allora perchè non dire che il fondo dei Dipendenti è in attivo di 8 miliardi ogni anno?? E la questione della divisione fra "ASSISTENZA & PREVIDENZA"?? Caro Giannini , è bello sparare nel mucchio senza sapere a chi si spara! Buonasera,leggendo la solita replica del giornalista “liberista” Giannini, noto il solito e classico minestrone scialbo privo di consapevolezza tecnica.-Non voglio rispondergli io , lo faccio fare al Presidente Dell’INPS Mastrapasqua: (i conti vanno bene e c’è dell’avanzo di bilancio)

http://it.finance.yahoo.com/notizie/inps-mastrapasqua-conti-in-regola-non-servono-riforme-agixml-aec937857ca1.html?x=0

Se volete leggerla nel dettaglio questa è la relazione :

http://www.humanitech.it/wp-uploads/2009/03/relazionepresidenteinps.pdf

Mi permetto di dire ,e qui sono daccordo con Angelo Rossi , il termine “benpensante” è appropriato nel contesto al quale si fa riferimento , e non c’è offesa alcuna nella considerazione del post N°2.- Devo dire che Rossi ha denunciato una realtà oggettiva e non discutibile se non nel merito.
Il riferimento è ai “Lavori usuranti” , dimenticati dai burocrati del Paese. – 1500 morti sul lavoro ogni anno , nella lista non vedo “giornalisti pseudoEconomisti”.- Fa bene Rossi a fare i distinguo!
E’ lo stesso stare seduti davanti ad una scrivania a 65 anni che essere su un’impalcatura a 30 mt dal suolo?
Vogliamo intellettualmente porci qualche differenza di mansione oppure continuiamo a fare gli ipocriti?!

E fa bene a ribadire che chi ha VERSATO (pagato) contribuzione previdenziale per 40 anni non deve nulla a nessuno ,..tantomeno ai giovani ne agli immigrati! Chi ha versato 40 anni di contributi non ha crediti con nessuno , specialmente con i giovani i quali dubito riusciranno a versare contribuzione per 40 anni.
Per di più Rossi denuncia il fatto che dovrà versare 12 mesi in più di contribuzione NON DOVUTA dalla Legge, perchè 40 anni è il limite MASSIMO della contribuzione previdenziale!
Cari miei , il sistema Previdenziale Italiano è a RIPARTIZIONE e nessuno si sogna di metterlo in discussione,altre vie sono impraticabili ed assolutamente prive di copertura!Il sig. Angelo Rossi ha versato soldi che “ALTRI” hanno intascato , adesso è giusto che ad Angelo Rossi qualcun’altro faccia la stessa cosa con lui!
Detto questo , non si può sempre tirare in ballo la Germania ,la Francia etc,etc,:se pero vogliamo confrontarci , lo facciamo con TUTTI gli elementi:Il Lavoratore Italiano versa contribuzione previdenziale per il 33% del suo salario (quota lavoratore e azienda), in Germania si versa il 19% sul salario, in Francia il 16%!!Ci sarà pur da valutare un diverso montante di rapporto.-Fra l’altro è di oggi la notizia che il 72% dei pensionati NON supera le 1000€ , il 46% inferiore alle 500 €!!
Piuttosto che sparare sempre nel mucchio , una persona che non vuol fare strumentalizzazione, dovrebbe dare un nome alle cose che vanno cambiate: Alcune le dico io:
La differenziazione fra le varie macro gestioni dell’istituto determina un deficit generale frutto di un bilancio a consultivo:
Sappiamo che il fondo degli Elettrici ci costa 2 miliardi annui di passivo!!
Sappiamo che il fondo dei Trasporti ci costa 1 miliardo di passivo!!
Sappiamo che il fondo dei Coltivatori Diretti ci costa quasi 6 miliardi di passivo!!
Sappiamo che il fondo Dirigenti ci costa 2 miliardi di passivo!!
Sappiamo che il fondo dei Telefonici ci costa 1 miliardo di passivo!!
Sappiamo che il fondo degli Artigiani ci costa 5 miliardi di passivo!!
Sappiamo che il fondo del CLERO ci costa 1 miliardo di passivo!!

Nel 2008 la Camera ha speso 138 milioni e 200mila euro per gli «assegni vitalizi» a fronte di entrate contributive, pagate con le trattenute sugli stipendi dei parlamentari, di 10 milioni e 485mila euro.

E allora perchè non dire che il fondo dei Dipendenti è in attivo di 8 miliardi ogni anno??

E la questione della divisione fra “ASSISTENZA & PREVIDENZA”??
Caro Giannini , è bello sparare nel mucchio senza sapere a chi si spara!

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Di: Silvano_ihc /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7074 Silvano_ihc Fri, 11 Jun 2010 19:24:31 +0000 /?p=6248#comment-7074 @Angelo Rossi Dal suo intervento deduco che sia altamente motivato nell'affrontare la giornata lavorativa. Sotto il profilo attuariale lei potrebbe benissimo finire per percepire una rendita vitalizia più alta da quella derivante dal suo montante contributivo anche lavorando non uno ma due anni di più. Se poi va in pensione con il sistema retributivo è una certezza, e pertanto lei per il resto dei suoi anni beneficierà di trasferimenti netti di ricchezza. Quindi cominci a sentirsi in credito con tutti i giovani e gli immigrati che entreranno nel mondo del lavoro. La determinazione dell'età pensionabile è un problema derivante dalla socializzazione delle pensioni. La pensione, matematicamente, è una rendita. Scolasticamente la rendita per antonomasia, assai di più degli interessi e dei dividendi. Qualsiasi compagnia assicuratrice vende rendite applicando un coefficiente di attualizzazione in funzione dell'età e dell'aspettativa di vita. Può percepire una pensione anche a trent'anni se vuole. Basta stipulare un contratto privato con una qualsiasi compagnia. In un sistema come il nostro, che ha socializzato la previdenza, ora che la sua insostenibilità sta diventando manifesta, gli individui hanno due ordini di problemi: - difficilmente possono accumulare cifre significative principalmente a causa dell'imposizione fiscale ma non solo; - non possono contare su di un sistema monetario sano e pertanto sia i capitali in corso di accumulazione che le rendite saranno oggetto di quella tassa occulta che è l'inflazione monetaria. @Angelo Rossi
Dal suo intervento deduco che sia altamente motivato nell’affrontare la giornata lavorativa. Sotto il profilo attuariale lei potrebbe benissimo finire per percepire una rendita vitalizia più alta da quella derivante dal suo montante contributivo anche lavorando non uno ma due anni di più. Se poi va in pensione con il sistema retributivo è una certezza, e pertanto lei per il resto dei suoi anni beneficierà di trasferimenti netti di ricchezza. Quindi cominci a sentirsi in credito con tutti i giovani e gli immigrati che entreranno nel mondo del lavoro.
La determinazione dell’età pensionabile è un problema derivante dalla socializzazione delle pensioni. La pensione, matematicamente, è una rendita. Scolasticamente la rendita per antonomasia, assai di più degli interessi e dei dividendi. Qualsiasi compagnia assicuratrice vende rendite applicando un coefficiente di attualizzazione in funzione dell’età e dell’aspettativa di vita. Può percepire una pensione anche a trent’anni se vuole. Basta stipulare un contratto privato con una qualsiasi compagnia. In un sistema come il nostro, che ha socializzato la previdenza, ora che la sua insostenibilità sta diventando manifesta, gli individui hanno due ordini di problemi:
– difficilmente possono accumulare cifre significative principalmente a causa dell’imposizione fiscale ma non solo;
– non possono contare su di un sistema monetario sano e pertanto sia i capitali in corso di accumulazione che le rendite saranno oggetto di quella tassa occulta che è l’inflazione monetaria.

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Di: Pietro M. /2010/06/11/6248/comment-page-1/#comment-7072 Pietro M. Fri, 11 Jun 2010 18:32:59 +0000 /?p=6248#comment-7072 <a href="#comment-7062" rel="nofollow">@Angelo Rossi</a> E' incredibile come si analizzi un problema e arrivi sempre qualcuno, come lei, che invece di cercare di capire il problema e proporre o analizzare soluzioni - cosa che mi rendo conto richieda un certo sforzo mentale che può non essere a tutti congeniale - viene a fare demagogia e ad offendere. Il problema c'è o non c'é? Questa è la domanda. Il resto è populismo, quando non maleducazione. @Angelo Rossi
E’ incredibile come si analizzi un problema e arrivi sempre qualcuno, come lei, che invece di cercare di capire il problema e proporre o analizzare soluzioni – cosa che mi rendo conto richieda un certo sforzo mentale che può non essere a tutti congeniale – viene a fare demagogia e ad offendere. Il problema c’è o non c’é? Questa è la domanda. Il resto è populismo, quando non maleducazione.

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