A volte penso che la corruzione in politica non serve perché grazie al potere legislativo è possibile semplicemente cambiare le leggi per ottenere lo stesso risultato. Ovviamente è un’esagerazione, ma coglie l’essenza del problema.
Nell’attesa di riprendermi da una collezione di sintomi parainfluenzali notevolmente fastidiosi, mi limito a linkare questo post di Frederic Sautet su Coordination Problem, che finisce con questa frase terribilmente vera:
“The irony is that private sector firms that have engaged in this type of behavior have been pilloried and their executives faced prison time. None of that will happen to government members and parliamentarians; that’s the privilege of making the rules and enforcing them.”
Partendo un po’ per la tangente, ma neanche tanto, si potrebbe dire che ciò che in società si chiama falso in bilancio, in politica si chiama regulatory forebearance; quello che viene chiamato bancarotta, viene ridefinito politica fiscale; ciò che costituisce contraffazione, diventa politica monetaria; ciò che tutti chiamano furto, viene ridefinito fisco.
Pietro Monsurrò Senza categoria
Riceviamo da Federico Pontoni e Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo:
L’Italia è un paese fondato sul consumo degli idrocarburi e sulla mobilità su gomma. Poche storie. Questo paese è stato progettato così negli anni cinquanta. Ricordate la celebre foto di Gianni Agnelli e Alberto Pirelli che presentano la Bianchina? In quella foto ci sarebbe stato benissimo anche Enrico Mattei, padre dell’ENI e grande promotore dell’idrocarburo e dell’autostrada, insieme magari a Enzo Ferrari, l’uomo che ha incarnato (e inculcato) il mito della velocità in ogni patentato medio italiano.
Prosegui la lettura…
Guest auto, trasporti autostrade, limite di velocità
Pubblicato oggi l’Interim Forecast della Commissione europea su previsioni di crescita e prezzi per l’Europa a 16 e a 27 membri. Viene confermato lo scenario centrale di una crescita dello 0,7 per cento, sia per Eurolandia che per Eu-27. La crescita resta debole e, soprattutto, fragile. La varianza degli scenari previsionali aumenta fortemente, e non da oggi. Il che significa, per tutti quelli che sono ancora convinti che l’economia sia equivalente alla fisica, che esiste un’elevata incertezza sulla realizzazione degli scenari previsti. Riguardo il nostro paese, la Commissione conferma la previsione dello scorso autunno, una crescita dello 0,7 per cento.
Prosegui la lettura…
Mario Seminerio macroeconomia Congiuntura
Del Mezzogiorno, in una settimana si è occupata Confindustria nel convegno nazionale di venerdì scorso a Bari, e la CEI, con una nota molto preoccupata emessa dai vescovi italiani. Effettivamente, sul tema ormai si sente poco di organico, a parte inchieste e denunce sdegnate sulle reti criminali e la loro presa, e vicende come quella di Termini Imerese-Fiat. Ne approfitto allora per saggiare il polso ai nostri lettori, e verificare come la pensano e se condividano alcune proposte di discontinuità un po’ violenta, le sole che secondo me possono – forse e dico “forse” – interrompere la tendenza che dal 2002 in avanti vede riaprirsi il gap tra Nord e Sud. Ricordo a tutti che quest’ultimo produce oggi il 23,8% del Pil nazionale, esattamente come 60 anni fa. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino fisco, macroeconomia, Mercato del lavoro, welfare aiuti di Stato, Mezzogiorno
Mi scuso con tutti se nelle ultime settimane sono stato meno assiduo, ma un’operazione a un rene ha influito sulla mia efficienza. Ne approfitto per recuperare un post dal blog di John Taylor. È di una certa ruvida efficacia, nel dare risposta a coloro che sostengono che le politiche di regolazione finanziaria e monetaria USA dalle quali è scaturita la crisi sarebbero responsabilità dei famigerati “mercatisti” e “neoliberisti”, cioè i seguaci della scuola di Chicago alla quale qui ci ispiriamo. È esattamente vero il contrario. Guardate qua. Prosegui la lettura…
Oscar Giannino liberismo, macroeconomia, mercato, Stati Uniti statalismo, USA
Riceviamo da Giordano Masini e volentieri pubblichiamo
All’indomani della frana del monte Toc, che il 9 ottobre 1963 precipitò nel lago a monte della diga del Vajont generando un onda che sorvolò la diga stessa e distrusse la città di Longarone (le vittime furono 1917), in pochi furono disposti a riconoscere come all’origine della tragedia ci fossero pesantissime responsabilità umane. Ci fu bisogno di un lungo processo per accertare, tra mille resistenze e difficoltà, quello che pochi andavano dicendo da ben prima del disastro:
Prosegui la lettura…
Guest ambiente, pensiero disastri naturali, idrogeologia, pregiudizio, scienza
L’attesa sentenza sul caso Google-Vividown è arrivata ed ha un sapore agrodolce. Con l’usuale caveat – per leggere la motivazione sarà necessario attendere tre mesi – è possibile esprimere un primo giudizio.
Che il giudice abbia assolto gli imputati per l’accusa di diffamazione è senz’altro significativo: tanto perché si trattava del capo d’imputazione centrale nella ricostruzione del PM, quanto perché era quello di più spiccata offensività. Non è, però, rassicurante la valutazione alternativa accolta nel dispositivo, che condanna tre dirigenti di Google per illecito trattamento dei dati personali.
La decisione sembra implicare, grottescamente, un onere amministrativo addirittura superiore al filtraggio preventivo dei contenuti: quello di ottenere da ogni soggetto coinvolto l’autorizzazione alla pubblicazione delle immagini.
Se è vero che solo le motivazioni potranno chiarire il percorso argomentativo del giudice Oscar Magi, è pur certo che siamo di fronte ad un precedente assai pericoloso per l’evoluzione dei servizi basati su user generated content. Mi pare che le avvisaglie siano chiare: basti pensare al caso dei giorni scorsi in cui WordPress.com ha censurato un intero blog per la presenza di un commento potenzialmente lesivo dell’immagine di un’azienda d’abbigliamento.
Massimiliano Trovato mercato, telecomunicazioni direttiva e-commerce, Google, internet, john ashfield, libertà d'espressione, responsabilità degli intermediari, sybelle, vividown, wordpress
La scorsa settimana ho dovuto avventurarmi tra le vie di Hannover per raggiungere una conferenza stampa. Google Maps è come noto un Tuttocittà mondiale di straordinaria efficacia. A parte l’ira suscitata tempo fa in qualche cartografo, il programma non è ancora finito nel tritacarne politico anti-Google.
Si dà il caso, però, che la visione aerea delle vie non mi aiutasse un granché nel rintracciare effettivamente la destinazione. Nella mia città, Torino, ogni qual volta abbia bisogno di verificare dove si trovi quel determinato numero civico o che aspetto abbia il palazzo presso il quale devo recarmi, Google mi offre anche il servizio “Street-View”. Qui in Germania Street-View ha incontrato molti ostacoli e sta provocando ormai da qualche settimana un’ondata di polemiche, a mio avviso del tutto ingiustificate. Nell’ordine il ministro della Giustizia, la liberale (sic) Sabine Leutheusser-Schnarrenberger e la cristianosociale Ilse Aigner hanno frontalmente attaccato la società di Mountain View per la natura lesiva del programma in termini di diritto alla riservatezza: “Il privato viene trascinato in pubblico, senza alcuna possibilità di difendersi e senza che nessuno possa controllare lo sviluppo di un tale sistema”, ha commentato indignata la signora Aigner. Prosegui la lettura…
Giovanni Boggero liberismo, mercato germania, Google, privacy, Street-View
Riceviamo dal Prof. Cesare Galli e volentieri pubblichiamo
La vicenda della sentenza della Corte Costituzionale disattesa da A2A conferma che è più urgente che mai riportare la società al rispetto delle regole e dei diritti dei cittadini-utenti
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 238 del 24 luglio 2009 ha stabilito con estrema chiarezza che la TIA (ex TARSU) ha natura tributaria e non è quindi assoggettabile ad IVA.
Ciò comporta l’obbligo per i soggetti che l’hanno riscossa di restituirla ai cittadini-contribuenti e, prima ancora, quello di non applicarla per l’avvenire: la pronuncia della Corte è infatti immediatamente operativa e non necessita affatto di provvedimenti legislativi di attuazione.
Prosegui la lettura…
Guest diritto A2A, Concorrenza, corte costituzionale, giustizia
Nel Blog di Beppe Grillo, in un commento a un post di Eugenio Benetazzo, mi è capitato d’imbattermi in alcune considerazioni che rappresentano un concentrato delle molte banalità in tema di concorrenza e delocalizzazione. Le riassumo assai liberamente qui di seguito. Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri commercio mondiale, Diritti individuali, mercato Cina, globalizzazione, integrazione economica, posti di lavoro