Commenti a: La globalizzazione non comprime i diritti sociali, li estende /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/ diretto da Oscar Giannino Wed, 06 Jan 2010 21:26:40 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Piero /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2684 Piero Sat, 31 Oct 2009 19:08:43 +0000 /?p=3469#comment-2684 caro Oscar in qualità di responsabile di questo sito Liberista mi intrometto in questo tuo post e ti inoltro una nota di protesta verso Carlo Lottieri per censura su un mio post al suo articolo sui finanziamenti ai giornali.. è sparito da questo post un mio commento in cui ricordavo un fatto “storico” .. possibile di diverse interpretazioni.. ma accaduto e quindi vero (Craxi interruppe bruscamente un meeting internazionale in Cina x venire a salvare Rete 4 nella notte xrchè sarebbe stata oscurata non avendo la concessione)… quello che Carlo hai fatto si chiama censura.. ed e MOLTO grave.. Piero :( :( caro Oscar in qualità di responsabile di questo sito Liberista mi intrometto in questo tuo post e ti inoltro una nota di protesta verso Carlo Lottieri per censura su un mio post al suo articolo sui finanziamenti ai giornali..
è sparito da questo post un mio commento in cui ricordavo un fatto “storico” .. possibile di diverse interpretazioni.. ma accaduto e quindi vero (Craxi interruppe bruscamente un meeting internazionale in Cina x venire a salvare Rete 4 nella notte xrchè sarebbe stata oscurata non avendo la concessione)…
quello che Carlo hai fatto si chiama censura.. ed e MOLTO grave..
Piero :( :(

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2650 andrea lucangeli Sat, 31 Oct 2009 14:42:46 +0000 /?p=3469#comment-2650 @ Oscar. Caso Prato (Cinesi & Co.): ieri hai scritto "stiamo sollecitando il governo ad un'azione spettacolare di ripresa di controllo" che puntualmente si è verificata: maxi-blitz della GdF (chissà perchè in Italia normali operazioni di polizia giudiziaria vengono sempre definite "maxi"...), maxi-conferenza stampa della Procura e maxi-soddisfazione degli inquirenti...- Tutto maxi-bene peccato che....da domani tornerà tutto come prima.- Non è con i maxi-blitz mediatici che si risolvono i problemi ma con LA COSTANTE, PEDANTE, SILENZIOSA, DIUTURNA sorveglianza del territorio ed applicazone della Legge.- La maxi-notizia del maxi-blitz è già dimenticata, e a Prato migliaia di cinesi irregolari - come formiche oparaie - sono già all'opera per recuperare il tempo perso.- Ne verrano espulsi 50? Bene, ne entreranno altri 100...- Veramente ci illudiamo di poter combattere una invasione strisciante di uomini e di merci con le Procure (super intasate di lavoro) e la GdF? Qui bisogna decidere: facciamo sul serio (con o senza l'approvazione dell'Europa) o facciamo maxi-fuffa tanto per accontentare un pò l'opinione pubblica? @ Oscar. Caso Prato (Cinesi & Co.): ieri hai scritto “stiamo sollecitando il governo ad un’azione spettacolare di ripresa di controllo” che puntualmente si è verificata: maxi-blitz della GdF (chissà perchè in Italia normali operazioni di polizia giudiziaria vengono sempre definite “maxi”…), maxi-conferenza stampa della Procura e maxi-soddisfazione degli inquirenti…- Tutto maxi-bene peccato che….da domani tornerà tutto come prima.- Non è con i maxi-blitz mediatici che si risolvono i problemi ma con LA COSTANTE, PEDANTE, SILENZIOSA, DIUTURNA sorveglianza del territorio ed applicazone della Legge.- La maxi-notizia del maxi-blitz è già dimenticata, e a Prato migliaia di cinesi irregolari – come formiche oparaie – sono già all’opera per recuperare il tempo perso.- Ne verrano espulsi 50? Bene, ne entreranno altri 100…- Veramente ci illudiamo di poter combattere una invasione strisciante di uomini e di merci con le Procure (super intasate di lavoro) e la GdF? Qui bisogna decidere: facciamo sul serio (con o senza l’approvazione dell’Europa) o facciamo maxi-fuffa tanto per accontentare un pò l’opinione pubblica?

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2639 andrea lucangeli Sat, 31 Oct 2009 10:05:02 +0000 /?p=3469#comment-2639 Nota a margine: ieri ho avuto la ventura di ascoltare per radio (l'ottima Radio Radicale) le tavole rotonde del Convegno di Capri dei "giovani" di Confindustria.- Una desolazione imbarazzante: la "papessa" Lucia Annunziata - moderatrice dei dibattiti - era tutta attenta a che si rispettasse "la linea" politicamente corretta, il dissenso non è gradito in quei salotti...- Dopo l'omelia di Veltroni (che ripete da anni sempre lo stesso disco rotto) tutti gli intervenuti hanno fatto a gara per dirsi l'un l'altro "ma quanto sei bravo, ma quanto sei progressista, ma quanto sei politicamente corretto, ma quanto sei liberal etc. etc.".- Nessuno che abbia avuto il coraggio di dire: la Cina ci mette in mutande con la sua politica commerciale disinvolta ed aggressiva e noi siamo qui a Capri a festeggiare....- L'unico intervento che ha avuto un sussulto di dignità è stato quello di Lorenzo Bini Smaghi che ha accennato alla politica aggressiva cinese in Africa....- Fine.- Per il resto tutto un peana sul liberismo, sulle magnifiche sorti e progressive dell'economia globalizzata.- Avvilente Nota a margine: ieri ho avuto la ventura di ascoltare per radio (l’ottima Radio Radicale) le tavole rotonde del Convegno di Capri dei “giovani” di Confindustria.- Una desolazione imbarazzante: la “papessa” Lucia Annunziata – moderatrice dei dibattiti – era tutta attenta a che si rispettasse “la linea” politicamente corretta, il dissenso non è gradito in quei salotti…- Dopo l’omelia di Veltroni (che ripete da anni sempre lo stesso disco rotto) tutti gli intervenuti hanno fatto a gara per dirsi l’un l’altro “ma quanto sei bravo, ma quanto sei progressista, ma quanto sei politicamente corretto, ma quanto sei liberal etc. etc.”.- Nessuno che abbia avuto il coraggio di dire: la Cina ci mette in mutande con la sua politica commerciale disinvolta ed aggressiva e noi siamo qui a Capri a festeggiare….- L’unico intervento che ha avuto un sussulto di dignità è stato quello di Lorenzo Bini Smaghi che ha accennato alla politica aggressiva cinese in Africa….- Fine.- Per il resto tutto un peana sul liberismo, sulle magnifiche sorti e progressive dell’economia globalizzata.- Avvilente

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2598 andrea lucangeli Fri, 30 Oct 2009 16:00:51 +0000 /?p=3469#comment-2598 @ oscar: una mia carissima amica vive (da decenni) in Cina per 6 mesi all'anno.- L'unico cambiamento che ha notato è il seguente: prima i contadini lavoravano 18 ore al giorno, ora sono diventati operai e lavorano...18 ore al giorno.- Prima i contadini vivevano in baracche puzzolenti di campagna senza acqua corrente, ora gli operai vivono in baracche puzzolenti senza acqua corrente...in città...- Almeno i contadini potevano respirare un pò di aria sana, agli operai è precluso anche questo lusso....- Evviva la Cina, evviva la globalizzazione selvaggia... @ oscar: una mia carissima amica vive (da decenni) in Cina per 6 mesi all’anno.- L’unico cambiamento che ha notato è il seguente: prima i contadini lavoravano 18 ore al giorno, ora sono diventati operai e lavorano…18 ore al giorno.- Prima i contadini vivevano in baracche puzzolenti di campagna senza acqua corrente, ora gli operai vivono in baracche puzzolenti senza acqua corrente…in città…- Almeno i contadini potevano respirare un pò di aria sana, agli operai è precluso anche questo lusso….- Evviva la Cina, evviva la globalizzazione selvaggia…

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2593 andrea lucangeli Fri, 30 Oct 2009 15:39:02 +0000 /?p=3469#comment-2593 @ oscar @bill: esiste una profonda differenza tra quello che "è economicamente vantaggioso fare" e quello che "è eticamente, moralmente, umanamente giusto fare", il succo del problema è tutto qui.- Se Ghandi avesse avuto un fratello economista questi gli avrebbe vivamente sconsigliato di intraprendere la sua battaglia non-violenta perchè economicamente svantaggiosa per lui: gli avrebbe detto "caro fratello vai a Londra a fare l'avvocato, viviti la tua vita agiata da borghese e lascia perdere l'India perchè....così van le cose".- L'umanità progredisce perchè ci sono grandi uomini con grandi ideali e non "topi di biblioteca" attaccati ai numeri ed alle statistiche.- @ oscar @bill: esiste una profonda differenza tra quello che “è economicamente vantaggioso fare” e quello che “è eticamente, moralmente, umanamente giusto fare”, il succo del problema è tutto qui.- Se Ghandi avesse avuto un fratello economista questi gli avrebbe vivamente sconsigliato di intraprendere la sua battaglia non-violenta perchè economicamente svantaggiosa per lui: gli avrebbe detto “caro fratello vai a Londra a fare l’avvocato, viviti la tua vita agiata da borghese e lascia perdere l’India perchè….così van le cose”.- L’umanità progredisce perchè ci sono grandi uomini con grandi ideali e non “topi di biblioteca” attaccati ai numeri ed alle statistiche.-

]]>
Di: bill /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2590 bill Fri, 30 Oct 2009 14:16:41 +0000 /?p=3469#comment-2590 Beh, a me pare che ciò che dice Giannino sia talmente ovvio da apparire addirittura banale. Io detesto profondamente le dittature, e quella cinese è storicamente una delle peggiori. Ma non si è mai visto uno stato che sia uno che abbia mai rinunciato a commerciare con un paese non democratico. Altrimenti, smettiamo di comprare petrolio dagli stati arabi, di esportare merci in mezzo mondo e così via. Sappiamo che gli operai (e mica solo loro..) in Cina sono quasi schiavi, e che la stessa cosa fanno imprese, magari clandestine, cinesi in Italia. Beh, cominciamo a far rispettare le leggi in casa nostra, perchè mettere dazi internazionali di sicuro non risolve il problema. Parimenti, cominciamo a creare un mercato libero QUI, liberandoci da monopoli vari e stato, abbassando una pressione fiscale talmente assurda da apparire una presa in giro, snellendo la nostra burocrazia barocca e stupida..e mi fermo qui (tanto, ascoltando e leggendo gli argomenti di cui abitualmente si discute, queste cose non si faranno mai). PS: mica per fare l'apostolo di Tremonti, che a me certe volte pare socialista quasi più di un Bersani qualsiasi, ma se c'è una cosa che per fortuna non ha fatto è stato regalare soldi alle banche. Casomai, rivolgiti a Prodi.. Beh, a me pare che ciò che dice Giannino sia talmente ovvio da apparire addirittura banale.
Io detesto profondamente le dittature, e quella cinese è storicamente una delle peggiori. Ma non si è mai visto uno stato che sia uno che abbia mai rinunciato a commerciare con un paese non democratico. Altrimenti, smettiamo di comprare petrolio dagli stati arabi, di esportare merci in mezzo mondo e così via.
Sappiamo che gli operai (e mica solo loro..) in Cina sono quasi schiavi, e che la stessa cosa fanno imprese, magari clandestine, cinesi in Italia. Beh, cominciamo a far rispettare le leggi in casa nostra, perchè mettere dazi internazionali di sicuro non risolve il problema.
Parimenti, cominciamo a creare un mercato libero QUI, liberandoci da monopoli vari e stato, abbassando una pressione fiscale talmente assurda da apparire una presa in giro, snellendo la nostra burocrazia barocca e stupida..e mi fermo qui (tanto, ascoltando e leggendo gli argomenti di cui abitualmente si discute, queste cose non si faranno mai).
PS: mica per fare l’apostolo di Tremonti, che a me certe volte pare socialista quasi più di un Bersani qualsiasi, ma se c’è una cosa che per fortuna non ha fatto è stato regalare soldi alle banche. Casomai, rivolgiti a Prodi..

]]>
Di: oscar giannino /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2580 oscar giannino Fri, 30 Oct 2009 10:54:04 +0000 /?p=3469#comment-2580 Andrea, è nella vita reale , proprio come dici tu, che le condizioni dei cinesi hanno fatto un salto in avanti notevolissimo, basta andare in cina sistematicamente per rendersene conto, anche se naturalmente i fenomeno riguarda le provice rivierasche e le zone a maggior svilupopo. ma persino nelle campagne più sperdute, campano in aniera impensabile rispetto a 25 anni fa. questo non signfiica per me che sia possibile né immaginare che diventino una democrazia occidentale finché sarò vivo, né che non si debba avere un atteggiamento poitico di pressioen verso le autocrazie - per esempio, quando si tratta di manifestazioni -simbolo del regime anch'io sono per disertare, e lo scrissi a proposito delle Olimpiadi. Né ancora significa che si debba essere "comprensivi" quando i prodotti cinesi violano gli standard di correttezza e trasparenza - es i giocattoli tossici - perchè in quel cso bisogna applicare rigorosamente tutte le armi consentite dal WTO pe ril fair trade: come l'Ue ha regolarmente fatto in questi anni, su svariati prodotti cinesi dal tessile alle calzature alle pompe idruliche, a frnte di contestazioni documentate e regolarmente instradate secondo le procedure consentite dal trattato sul commercio. idem dicasi per Prato. credo anch'io che quello sia un caso clamoroso di abdicazione della sovranità nazuionale a casa nostra (aggiungo che stiamo sollecitando il governo a un'azione di spettacolare ripresa di controllo, di più non dico poer riservatezza ma spero proprio che la cosa sia possibile a gbreve). Tutto ciò non ha nulla a che vedere con il credere che la crisi italiana sia figlia della delocalizzazione. le economie competitive che hanno percorso tratti maggiori e più duraturi del percorso di sviluppo "devono" accettare la sfida di una maggior prduttività e valore aggiunto, tecnologia e innovazione, altrimenti entrano in una curva declinante. da che esiste lo scambio funziona così, ed è una regola "sana" ai miei occhi, perché ha prodotto benessere e crescita dovunque, sia pure - è altrettanto ovvio - con moti fenomeni di instabiità e crisi locali e settoriali per chi non è in condizioni di tenere il passo. non sono un panglossiano del mercato: ma chi propone economie chiuse e stazionarie vive fuori dal mondo, da questo mondo almenoi Andrea, è nella vita reale , proprio come dici tu, che le condizioni dei cinesi hanno fatto un salto in avanti notevolissimo, basta andare in cina sistematicamente per rendersene conto, anche se naturalmente i fenomeno riguarda le provice rivierasche e le zone a maggior svilupopo. ma persino nelle campagne più sperdute, campano in aniera impensabile rispetto a 25 anni fa. questo non signfiica per me che sia possibile né immaginare che diventino una democrazia occidentale finché sarò vivo, né che non si debba avere un atteggiamento poitico di pressioen verso le autocrazie – per esempio, quando si tratta di manifestazioni -simbolo del regime anch’io sono per disertare, e lo scrissi a proposito delle Olimpiadi. Né ancora significa che si debba essere “comprensivi” quando i prodotti cinesi violano gli standard di correttezza e trasparenza – es i giocattoli tossici – perchè in quel cso bisogna applicare rigorosamente tutte le armi consentite dal WTO pe ril fair trade: come l’Ue ha regolarmente fatto in questi anni, su svariati prodotti cinesi dal tessile alle calzature alle pompe idruliche, a frnte di contestazioni documentate e regolarmente instradate secondo le procedure consentite dal trattato sul commercio. idem dicasi per Prato. credo anch’io che quello sia un caso clamoroso di abdicazione della sovranità nazuionale a casa nostra (aggiungo che stiamo sollecitando il governo a un’azione di spettacolare ripresa di controllo, di più non dico poer riservatezza ma spero proprio che la cosa sia possibile a gbreve). Tutto ciò non ha nulla a che vedere con il credere che la crisi italiana sia figlia della delocalizzazione. le economie competitive che hanno percorso tratti maggiori e più duraturi del percorso di sviluppo “devono” accettare la sfida di una maggior prduttività e valore aggiunto, tecnologia e innovazione, altrimenti entrano in una curva declinante. da che esiste lo scambio funziona così, ed è una regola “sana” ai miei occhi, perché ha prodotto benessere e crescita dovunque, sia pure – è altrettanto ovvio – con moti fenomeni di instabiità e crisi locali e settoriali per chi non è in condizioni di tenere il passo. non sono un panglossiano del mercato: ma chi propone economie chiuse e stazionarie vive fuori dal mondo, da questo mondo almenoi

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2522 andrea lucangeli Thu, 29 Oct 2009 11:24:01 +0000 /?p=3469#comment-2522 @ pietro m. Benissimo (!) seguendo il filo del Tuo ragionamento in Texas potrebbe esserci ancora lo schiavismo. Era la loro "cultura", il mercato del cotone funzionava che era una meraviglia, tutti facevano affari, tutti erano contenti (a parte i negri, piccolo particolare...).- Ma stiamo scherzando? Cito "negli ultimi venti anni le condizioni di vita dei cinesi sono notevolmente migliorate", e chi lo dice? Gli indicatori macroeconomici? Andiamo a vedere la vita REALE degli operai non quella delle elite occidentalizzate.- Cerchiamo di non rivestire il tutto con gli occhi del "buonismo all'occidentale".- Pechino (potenza nucleare non proprio democratica) considera ancora aperto il problema della "riunificazione" con Taiwan, e noi con questi ci faccaimo affari? Ho sempre considerato gli "economisti puri" persone altamente pericolose e il Tuo dire mi conferma nel mio convincimento.... @ pietro m. Benissimo (!) seguendo il filo del Tuo ragionamento in Texas potrebbe esserci ancora lo schiavismo. Era la loro “cultura”, il mercato del cotone funzionava che era una meraviglia, tutti facevano affari, tutti erano contenti (a parte i negri, piccolo particolare…).- Ma stiamo scherzando? Cito “negli ultimi venti anni le condizioni di vita dei cinesi sono notevolmente migliorate”, e chi lo dice? Gli indicatori macroeconomici? Andiamo a vedere la vita REALE degli operai non quella delle elite occidentalizzate.- Cerchiamo di non rivestire il tutto con gli occhi del “buonismo all’occidentale”.- Pechino (potenza nucleare non proprio democratica) considera ancora aperto il problema della “riunificazione” con Taiwan, e noi con questi ci faccaimo affari? Ho sempre considerato gli “economisti puri” persone altamente pericolose e il Tuo dire mi conferma nel mio convincimento….

]]>
Di: Pietro M. /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2520 Pietro M. Thu, 29 Oct 2009 10:44:04 +0000 /?p=3469#comment-2520 @ andrea lucangeli Non confondiamo le questioni: 1. il legame tra finanza ed economia reale non c'entra nulla con la Cina: se c'è disallineamento è perché tra le due ci si mettono di mezzo le banche centrali che fanno crescere la finanza a dismisura indipendentemente dall'economia reale. Non è colpa dei cinesi se abbiamo delle banche centrali poco serie, e se la Fed è un'arma di distruzione economica di massa che in meno di un secolo ha prodotto ben tre disastri sistemici. 2. il dumping sociale non esiste: chi non ha capitale produce usando forza-lavoro, chi ha capitale può permettersi salari maggiori. I giapponesi producevano cose low-cost quando erano poveri e poi si sono arricchiti; idem per gli italiani. Chiudere le frontiere alle merci cinesi significa far pagare al consumatore italiano le merci più di quanto costerebbero, il tutto per finanziare industrie italiane che sono inefficienti, visto che se lo fossero non avrebbero problemi a reggere la concorrenza. Se dobbiamo difendere la produzione di archibugi perché non sappiamo fare i missili, probabilmente abbiamo un problema che non dipende certo dal fatto che all'estero c'è ancora chi produce archibugi. Il mio ragionamento di cui sopra dimostra che il commercio internazionale è sempre merce contro merce (o merce contro credito), e quindi è sempre una questione di specializzazione relativa. Vogliamo fare i cinesi dell'Europa e produrre t-shirt? Facciamolo: sprechiamo risorse perché abbiamo una struttura economica simile al Bangladesh e manteniamola. Ma dubito che i tedeschi saranno così scemi da pagare le t-shirt il triplo per fare un piacere a noi. Una politica protezionistica a livello europeo significa che tutti i consumatori europei verrebbero tassati per sovvenzionare la nostra produzione di merci da paese del terzo mondo, quando con un po' di serietà potremmo rimuovere gli ostacoli interni che impediscono alla nostra economia di crescere, che non dipendono dai cinesi, ma dal governo, dai sindacati, eccetera. 3. che c'entrano i laogai? se anche in Cina le merci cadessero come la manna dal cielo, il ragionamento economico non verrebbe modificato: conviene comprare t-shirt cadute dal cielo a basso prezzo o togliere risorse potenzialmente utili per produrre cose più importanti per continuare ridicolamente a produrre t-shirt come se fossimo una repubblica delle banane? L'apoteosi del dumping sociale è Babbo Natale, che immagino che regalando giocattoli crei disastri sociali immensi. non ho mai visto un argomento secondo cui il protezionismo anticinese (e contro i nostri consumatori) migliorerebbe le condizioni di vita dei cinesi: anzi, la teoria economica dimostra che peggiorerebbe le condizioni economiche nostre e loro. Se poi si ritiene che il protezionismo faccia diventare la Cina una democrazia mi si spieghi come. Sul soccombere per la competizione sleale ripeto che è un problema che non esiste: è logicamente inconsistente. Un paese così economicamente debole da non poter stare sui mercati internazionali non muore per eccesso di importazioni, per il semplice fatto che non può comparle: muore di autarchia. Negli ultimi venti anni le condizioni di vita dei cinesi sono notevolmente migliorate, come di tutti in Estremo Oriente e anche in Europa Orientale e in alcuni paesi occidentali come l'Irlanda e la Spagna, al di là delle scemenze finanziarie indotte dall'euro. Se l'Italia è un paese in declino è perché abbiamo Tremonti (e Padoa Schioppa, o chi per loro...), non perché ci sono i laogai dall'altra parte del mondo. La nostra politica è il nostro problema, e l'attuale governo non sa cosa fare, o non ha intenzione di farlo o comunque non fa nulla per arginare i problemi strutturali di questo paese. Berlusconi è stato un fallimento totale negli ultimi 15 anni di impegno politico: non ha portato in porto nulla di buono (come del resto la Sinistra) e non ha affrontato nessun problema con serietà (idem per l'opposizione). Solo due decenni persi a cercare capri espiatori anziché a prendersi delle responsabilità. Ma, si sa, responsabilità e politica formano un ossimoro. Più che dai cinesi dovremmo proteggerci dalla nostra classe politica, ma purtroppo non possiamo. @ andrea lucangeli

Non confondiamo le questioni:

1. il legame tra finanza ed economia reale non c’entra nulla con la Cina: se c’è disallineamento è perché tra le due ci si mettono di mezzo le banche centrali che fanno crescere la finanza a dismisura indipendentemente dall’economia reale. Non è colpa dei cinesi se abbiamo delle banche centrali poco serie, e se la Fed è un’arma di distruzione economica di massa che in meno di un secolo ha prodotto ben tre disastri sistemici.

2. il dumping sociale non esiste: chi non ha capitale produce usando forza-lavoro, chi ha capitale può permettersi salari maggiori. I giapponesi producevano cose low-cost quando erano poveri e poi si sono arricchiti; idem per gli italiani. Chiudere le frontiere alle merci cinesi significa far pagare al consumatore italiano le merci più di quanto costerebbero, il tutto per finanziare industrie italiane che sono inefficienti, visto che se lo fossero non avrebbero problemi a reggere la concorrenza. Se dobbiamo difendere la produzione di archibugi perché non sappiamo fare i missili, probabilmente abbiamo un problema che non dipende certo dal fatto che all’estero c’è ancora chi produce archibugi. Il mio ragionamento di cui sopra dimostra che il commercio internazionale è sempre merce contro merce (o merce contro credito), e quindi è sempre una questione di specializzazione relativa. Vogliamo fare i cinesi dell’Europa e produrre t-shirt? Facciamolo: sprechiamo risorse perché abbiamo una struttura economica simile al Bangladesh e manteniamola. Ma dubito che i tedeschi saranno così scemi da pagare le t-shirt il triplo per fare un piacere a noi. Una politica protezionistica a livello europeo significa che tutti i consumatori europei verrebbero tassati per sovvenzionare la nostra produzione di merci da paese del terzo mondo, quando con un po’ di serietà potremmo rimuovere gli ostacoli interni che impediscono alla nostra economia di crescere, che non dipendono dai cinesi, ma dal governo, dai sindacati, eccetera.

3. che c’entrano i laogai? se anche in Cina le merci cadessero come la manna dal cielo, il ragionamento economico non verrebbe modificato: conviene comprare t-shirt cadute dal cielo a basso prezzo o togliere risorse potenzialmente utili per produrre cose più importanti per continuare ridicolamente a produrre t-shirt come se fossimo una repubblica delle banane? L’apoteosi del dumping sociale è Babbo Natale, che immagino che regalando giocattoli crei disastri sociali immensi. non ho mai visto un argomento secondo cui il protezionismo anticinese (e contro i nostri consumatori) migliorerebbe le condizioni di vita dei cinesi: anzi, la teoria economica dimostra che peggiorerebbe le condizioni economiche nostre e loro. Se poi si ritiene che il protezionismo faccia diventare la Cina una democrazia mi si spieghi come.

Sul soccombere per la competizione sleale ripeto che è un problema che non esiste: è logicamente inconsistente. Un paese così economicamente debole da non poter stare sui mercati internazionali non muore per eccesso di importazioni, per il semplice fatto che non può comparle: muore di autarchia.

Negli ultimi venti anni le condizioni di vita dei cinesi sono notevolmente migliorate, come di tutti in Estremo Oriente e anche in Europa Orientale e in alcuni paesi occidentali come l’Irlanda e la Spagna, al di là delle scemenze finanziarie indotte dall’euro. Se l’Italia è un paese in declino è perché abbiamo Tremonti (e Padoa Schioppa, o chi per loro…), non perché ci sono i laogai dall’altra parte del mondo. La nostra politica è il nostro problema, e l’attuale governo non sa cosa fare, o non ha intenzione di farlo o comunque non fa nulla per arginare i problemi strutturali di questo paese. Berlusconi è stato un fallimento totale negli ultimi 15 anni di impegno politico: non ha portato in porto nulla di buono (come del resto la Sinistra) e non ha affrontato nessun problema con serietà (idem per l’opposizione). Solo due decenni persi a cercare capri espiatori anziché a prendersi delle responsabilità. Ma, si sa, responsabilità e politica formano un ossimoro. Più che dai cinesi dovremmo proteggerci dalla nostra classe politica, ma purtroppo non possiamo.

]]>
Di: andrea lucangeli /2009/10/27/la-globalizzazione-non-comprime-i-diritti-sociali-li-estende/comment-page-1/#comment-2517 andrea lucangeli Thu, 29 Oct 2009 10:04:14 +0000 /?p=3469#comment-2517 @ pietro m. Ribadisco il concetto già espresso precedentemente: vediamo di metterci d'accordo (almeno tra noi blogger) su alcune "coordinate" basilari: non si può (e non si deve, a mio avviso) tentare di tenere il mondo finanziario ed economico forzosamente distaccato dalla vita reale delle persone.- Non può esistere un mondo economico astratto, un limbo, dove tutto si può fare (basta che si intraveda un vantaggio) e dall'altra parte la politica e la vita quotidiana delle persone.- Per questo motivo mi batto duramente contro il dumping-sociale cinese.- Non posso accettare - da cittadino del mondo - un relativismo culturale che mi viene a dire che per i lavoratori cinesi avere i laogai, la pena di morte per i reati di opinione e lavorare 18 ore/giorno è accettabile perchè rientra nella loro cultura! Che forma di reciprocità commerciale può esserci con l'Europa? E' ovvio che siamo destinati a soccombere in un tal genere di competizione.- Io, invece, rivendico (orgogliosamente) la superiorità storica/culturale/economica/scientifica del modello delle democrazie occidentali.- Punto.- Come occidentale non mi sento "peccati originali" addosso (nemmeno il colonialismo a ben guardare, visto come è finita l'Africa post-coloniale...).- Ho la nausea di una Unione Europea burocratizzata, "politicamente corretta" , inetta, ambigua e priva di orgoglio dove il più grande problema è: "c'è libertà di stampa in Italia ? Segue dibattito...".- Una Europa che vede il Berlusca come un "problema" e che commercia allegramente con quelli che (se non segui la linea del partito) ti mettono una benda sugli occhi e ti sparano alla nuca.... @ pietro m. Ribadisco il concetto già espresso precedentemente: vediamo di metterci d’accordo (almeno tra noi blogger) su alcune “coordinate” basilari: non si può (e non si deve, a mio avviso) tentare di tenere il mondo finanziario ed economico forzosamente distaccato dalla vita reale delle persone.- Non può esistere un mondo economico astratto, un limbo, dove tutto si può fare (basta che si intraveda un vantaggio) e dall’altra parte la politica e la vita quotidiana delle persone.- Per questo motivo mi batto duramente contro il dumping-sociale cinese.- Non posso accettare – da cittadino del mondo – un relativismo culturale che mi viene a dire che per i lavoratori cinesi avere i laogai, la pena di morte per i reati di opinione e lavorare 18 ore/giorno è accettabile perchè rientra nella loro cultura! Che forma di reciprocità commerciale può esserci con l’Europa? E’ ovvio che siamo destinati a soccombere in un tal genere di competizione.- Io, invece, rivendico (orgogliosamente) la superiorità storica/culturale/economica/scientifica del modello delle democrazie occidentali.- Punto.- Come occidentale non mi sento “peccati originali” addosso (nemmeno il colonialismo a ben guardare, visto come è finita l’Africa post-coloniale…).- Ho la nausea di una Unione Europea burocratizzata, “politicamente corretta” , inetta, ambigua e priva di orgoglio dove il più grande problema è: “c’è libertà di stampa in Italia ? Segue dibattito…”.- Una Europa che vede il Berlusca come un “problema” e che commercia allegramente con quelli che (se non segui la linea del partito) ti mettono una benda sugli occhi e ti sparano alla nuca….

]]>