La minuscola pattuglia dei liberisti (che nel clima culturale in cui viviamo pare ormai quasi pronta a suicidi a ripetizione, sul modello dei dipendenti della France Telecom) ha giustamente reagito inorridita dinanzi all’ennesima esternazione del ministro Giulio Tremonti, ormai uso a farsi piĂą comunista dei comunisti, e solo per tagliare l’erba sotto i piedi dell’opposizione o di ciò che ne resta. E molti miei amici difensori del mercato hanno reagito sottolineando in primo luogo – l’hanno fatto Oscar Giannino e Piercamillo Falasca su questo blog, e quest’ultimo anche intervistato dal Foglio, ad esempio, e pure Alberto Mingardi intervistato sul Giornale da Vittorio Macioce o Carlo Stagnaro su Libero e sul Foglio, e altri ancora – come la vita sia dinamismo e cambiamento, come una societĂ aperta implichi anche e soprattutto mobilitĂ sociale, e infine come sia antistorico e infine del tutto “novecentesco” – per usare espressioni impiegate da Renato Brunetta – questo tentativo di rigettare l’aleatorietĂ e l’incertezza che caratterizzano ogni societĂ . Prosegui la lettura…
Carlo Lottieri liberismo giulio tremonti, mercato, parassitismo, posto fisso, Stato, Welfare State
Un gioiello di acciaio e cemento incastonato nell’Adriatico. A quindici chilometri dalla costa di Porto Viro, sorge il nuovo rigassificatore della Adriatic Lng, un consorzio tra Edison, ExxonMobil e Qatar Petroleum. Inaugurato ieri alla presenza di Silvio Berlusconi e dell’emiro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Khalifa al-Thani, il terminale è in realtĂ in funzione dai primi giorni di settembre. Da allora ha ricevuto cinque carichi di metano, mi dicono senza particolari inconvenienti, ma una volta a regime attraccheranno mediamente due metaniere a settimana. In tutto, faranno fino a otto miliardi di metri cubi di gas all’anno, grosso modo il 10 per cento del consumo nazionale. I quattro quinti arriveranno dal Qatar, partner dell’iniziativa, che si è legato alle controparti attraverso un contratto di lungo termine. Il restante 20 per cento di capacità è assoggettato al principio del “third party access”.
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Carlo Stagnaro energia Concorrenza, Eni, gas naturale, liberalizzazioni, monopolio, rigassficatori
Toh, è arrivato l’elogio tremontiano del posto fisso. L’elogio di un mondo antico ed immobile: dopo il servizio di leva, un bel posticino in banca o in fabbrica, un percorso di carriera fatto soprattutto di avanzamenti di anzianitĂ , il mutuo per l’acquisto della casa, la caccia al radicamento e all’insediamento nei gangli della burocrazia interna, colleghi – a volte amici, a volte avversari, spesso prima l’una e poi l’altra cosa – che reciprocamente si vedono crescere, diventare padri o madri, poi brizzolati ed infine anziani. Una vita, un solo destino, legato a quello di un’azienda. Ti può andar bene, ma ti può andare anche male.
Elogio del posto fisso e critica della mobilitĂ . La critica ad una condizione zingara e precaria: l’universitĂ , spesso il master o il corso di formazione post-laurea, lo stage, il primo contratto solo per la sostituzione di una lavoratrice in maternitĂ , poi un rinnovo per nove mesi, caterve di curricula in giro, la scelta tra un posto così così sotto casa o un lavoro meglio pagato, ma a Bruxelles o a Berlino, la continua ricerca di nuove competenze, il cambio di lavoro come via per aumentare il proprio reddito. Una vita, piĂą destini, frutto della propria capacitĂ di reinventarsi. Ti può andare male, ma ti può andare anche molto bene. Prosegui la lettura…
Piercamillo Falasca liberismo, welfare giovani, Mercato del lavoro, Tremonti