Commenti a: La voglia di potere che frena l’Eni. Di Alessandro Penati /2009/10/18/la-voglia-di-potere-che-frena-leni-di-alessandro-penati/ diretto da Oscar Giannino Sat, 24 Oct 2009 02:19:13 +0200 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Piero /2009/10/18/la-voglia-di-potere-che-frena-leni-di-alessandro-penati/comment-page-1/#comment-2106 Piero Sun, 18 Oct 2009 19:13:45 +0000 /?p=3339#comment-2106 ciao Penati.. rispondo qui anche al gentile Carlo Stagnaro... tutta la prima parte del tuo ragionamento non mi convince molto.. è ovvio che la redditività di un gruppo pluri settoriale è data dal mix delle redditività dei singoli business... accade anche in una normale società del largo consumo con diversi brand.. secondo me lo spezzatino non aumenterebbe il valore del "totale" ma semplicemente creerebbe società che quoterebbero a multipli + alti ed altre a multipli + bassi dell'attuale Eni Group... l'unica cosa che vedrei bene è il distacco di Snam/Stogit a favore di Cdp+grandi utilizzatori della rete+mercato diffuso.. condivido invece al 1000% la parte finale.. è questo a mio parere il "vero dietrologico" motivo x cui gli americani (nemici di SouthStream.. e secondo me hanno pienamente ragione... all'Italia non conviene.. non c'è neppure la domanda sufficiente a riempirlo) han fatto questa provocazione "politica".. in un post precedente Carlo mi diceva che lo Stato potrebbe anche continuare a detenere il 30% in ogni società.. ma allora l'uso politico della grande mucca rimarrebbe intatto (vedi Rai)... in poche parole x me il problema non è tanto nello strumento (l'Eni) quanto nel manico (Silvio che ha esagerato parecchio vs i varii governi dei lustri precedenti).. certo si potrebbe privatizzarla al 100%.. ma sarebbe x me come buttar via il bambino "strategico" con l'acqua sporca (che spero prima o poi passerà).. PS: about Yukos 2 info : anche Erg ha partecipato al banchetto.. Enel ed Erg hanno ormai ri-venduto a Gazprom la partita di giro... di Eni non so.. ciao Penati.. rispondo qui anche al gentile Carlo Stagnaro…

tutta la prima parte del tuo ragionamento non mi convince molto.. è ovvio che la redditività di un gruppo pluri settoriale è data dal mix delle redditività dei singoli business… accade anche in una normale società del largo consumo con diversi brand..
secondo me lo spezzatino non aumenterebbe il valore del “totale” ma semplicemente creerebbe società che quoterebbero a multipli + alti ed altre a multipli + bassi dell’attuale Eni Group… l’unica cosa che vedrei bene è il distacco di Snam/Stogit a favore di Cdp+grandi utilizzatori della rete+mercato diffuso..

condivido invece al 1000% la parte finale.. è questo a mio parere il “vero dietrologico” motivo x cui gli americani (nemici di SouthStream.. e secondo me hanno pienamente ragione… all’Italia non conviene.. non c’è neppure la domanda sufficiente a riempirlo) han fatto questa provocazione “politica”.. in un post precedente Carlo mi diceva che lo Stato potrebbe anche continuare a detenere il 30% in ogni società.. ma allora l’uso politico della grande mucca rimarrebbe intatto (vedi Rai)… in poche parole x me il problema non è tanto nello strumento (l’Eni) quanto nel manico (Silvio che ha esagerato parecchio vs i varii governi dei lustri precedenti).. certo si potrebbe privatizzarla al 100%.. ma sarebbe x me come buttar via il bambino “strategico” con l’acqua sporca (che spero prima o poi passerà)..

PS: about Yukos 2 info : anche Erg ha partecipato al banchetto.. Enel ed Erg hanno ormai ri-venduto a Gazprom la partita di giro… di Eni non so..

]]>