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Archivio per 16 ottobre 2009

La dialettica distinzione tra conservative e libertarian

16 ottobre 2009

Non siamo i soli, a discutere e confrontarci sull’ipotesi “realismo” rispetto a quella “avversione”, in materia di Stato e governo da una parte e individui e mercati dall’altra. A noi è capitato oggi sulla Banca per il Mezzogiorno, ma in termini aristotelici l’argomento concreto è l’accidente, mentre la sostanza è un’altra. E’ l’equilibrio non troppo stabile tra l’anteporre la libertà dell’individuo e delle sue aggregazioni d’indole e interesse - sulle diverse issues della vita sociale attraverso associazioni e corpi intermedi, come nell’impresa attraverso i contratti - e l’osservanza invece al contempo dovuta alle statuizioni dell’ordinamento pubblico, dello Stato come di ogni sua altra espressione. Prosegui la lettura…

Oscar Giannino liberismo, mercato , , , ,

Cha fare dell’ “Imposta RAPina”?

16 ottobre 2009

L’intervista di Innocenzo Cipolletta al Corriere, pubblicata giovedì, spiega meglio di tante denunce urlate le ragioni per le quali l’Irap va superata. E lo fa inquadrando il problema da un punto di vista “storico†ed ideologico: a metà degli anni Novanta i sindacati lamentavano il progressivo spostamento delle risorse delle imprese dal lavoro al capitale (che era in realtà un necessario ammodernamento della struttura produttiva italiana) e, con esso, il rischio che i contributi sanitari a carico dei dipendenti non fossero più sufficienti a finanziare il sistema sanitario universale. Visco tirò allora fuori dal cilindro questo ircocervo tributario, mezzo IVA e mezzo Ires (e da qui i continui borbottii di Bruxelles, della Corte di Giustizia Europea e di questa o quella sezione della Cassazione), che includeva nella base imponibile il costo del lavoro e gli interessi passivi a carico delle imprese. Costo della manodopera e costo del capitale, insomma. Prosegui la lettura…

Piercamillo Falasca fisco , , , , , , ,

La politica vola basso sugli aeroporti

16 ottobre 2009

La questione aeroportuale è stata riaperta dall’ottimo articolo di Carlo Lottieri nell’analisi dei casi degli aeroporti di Siena e Brescia.

La politica sia a livello locale che a livello nazionale è sempre voluta entrare direttamente nella pianificazione degli aeroporti. Era il caso del Ministro dei Trasporti del Governo Prodi (2006-2008) Alessandro Bianchi che propose di “mettere un bollino†su ogni aeroporto in modo da attribuire loro una funzione regionale, nazionale o internazionale. Se il Piano Bianchi fosse passato, sarebbe stata la politica a scegliere quale tipologia di passeggeri sarebbe dovuta transitare in un determinato aeroporto. Se una tale normativa fosse stata in vigore dieci anni fa, Bergamo Orio al Serio non sarebbe mai diventato un aeroporto internazionale con oltre 6 milioni di passeggeri internazionali. Il traffico nello scalo bergamasco è esploso negli ultimi sei anni, grazie all’arrivo della compagnia low cost Ryanair e la politica non lo aveva certo intuito. Prosegui la lettura…

Andrea Giuricin Senza categoria , , ,

Liberalizzare: 5 punti di Pil in 3 anni

16 ottobre 2009

L’output potenziale in Italia è calato incessantemente dall’inizio degli anni Settanta. All’epoca era sul 4% annuo, e di gradino in gradino era giunto all’1,2% nel 2008, prima della crisi in corso che l’ha azzerato.  Per Francia e Germania, pur conoscendo un trend analogo, il prodotto potenziale è sempre rimasto di quattro-cinque decimi di punto superiore al nostro. Il grande problema, come abbiamo ripetuto spesso, è la bassa produttività del terziario. “ Liberalizziamo per crescere di più” è la ricetta qui scontata. Meno scontato saper quantificare gli effetti di maggior crescita  di decise liberalizzazioni. Per questo è utilissimo che lo facciano studiosi di Bankitalia. Sono  Lorenzo Forni, Andrea Gerali e Massimilano Pisani, in questo paper. Vado alle conclusioni, il modello seguito nella simulazione è macro e non micro. Diminuendo il market power delle imprese di settore, che le induce a fare più markups scaricati sui costi rispetto all’eurozona – che pure non è certo l’Eden liberalizzato -  ci sono 11 punti di Pil di maggior crescita italiana da liberare, di cui 5 conseguibili in un triennio.  Non è solo il caso di dire: i politici non lo sanno o non ci credono. La notizia è che la crescita potenziale aggiuntiva supera di gran lunga il fuoco di sbarramento inevitabile, posto in essere su politica e media  dal market power esistente. Quindi “si può fare”. Per politici che ci credessero.

Oscar Giannino credito, energia, liberismo, mercato, telecomunicazioni , , , ,

Banca del Sud: perché qui se ne discute

16 ottobre 2009

Che la Banca del Mezzogiorno rievochi la Cassa del Mezzogiorno, è evidente ma non si tratta di una osservazione particolarmente originale. E’ più interessante invece il dibattito che si è di fatto aperto su queste colonne – nei due post di Oscar Giannino ed Ugo Arrigo.
La posizione di Arrigo è istintivamente accattivante, per chi legga Chicago: essendo la Banca un’iniziativa che nasce in seno alla politica, e specificamente al Tesoro, non c’è da aspettarsi nulla di buono. Perché le dinamiche intrinsecamente connesse all’agire politico faranno sì che si tratti di un’altra mangiatoia.
La posizione di Giannino è più sfaccettata, e insiste invece sulla lettera del provvedimento. Le due cose che fa notare Giannino, e che credo abbiano un peso non indifferente sul giudizio complessivo, sono (a) che l’appello a fare la banca è rivolto ai “privati meridionali”, chiamati “a fare banca per banca, non altro” e (b) che lo Stato abbia “autolimitato” il suo impegno, nel comitato promotore, sia perché da subito minoritario, sia perché già oggi è posta in essere una exit strategy. Prosegui la lettura…

Alberto Mingardi credito, finanza, liberismo , , , ,

A Brescia come a Siena, l’aereo sbatte contro i campanili

16 ottobre 2009

Sulle questioni del trasporto aereo e delle strutture aeroportuali sono più volte autorevolmente intervenuti, anche su questo blog, autentici esperti come Ugo Arrigo e Andrea Giuricin: e non voglio affatto togliere loro il lavoro. Penso però possa essere utile riportare, proprio a sostegno delle analisi che vanno svolgendo, qualche elemento su ciò che sta avvenendo in alcuni contesti periferici: proprio per suffragare quelle analisi e mostrare quanto sia irrazionale la pretesa del ceto politico di programmare il trasporto aereo fuori da ogni logica di mercato. Prosegui la lettura…

Carlo Lottieri liberismo, mercato , , , ,