Commenti a: Pubblico è neutrale? /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/ diretto da Oscar Giannino Fri, 18 Dec 2009 21:53:26 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Giovanni Boggero /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-3300 Giovanni Boggero Thu, 19 Nov 2009 12:45:33 +0000 /?p=3190#comment-3300 In Germania si ha spesso il senso del grottesco, questo sì. In Germania si ha spesso il senso del grottesco, questo sì.

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Di: Der Pilger /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-3297 Der Pilger Thu, 19 Nov 2009 11:31:59 +0000 /?p=3190#comment-3297 L'argomento e' vecchio, ma una cosa vorrei lasciarla. Perche' in germania si intervistano travaglio, orlando, ma anche saviano, caselli, casson, borsellino e altri? Perche' in germania c'e' ancora un qualcosa chiamato "reputazione" che in italia si e' perso da un pezzo, sostituito dalla fedina penale. In germania un giornalista come travaglio, che scrive quello che scrive e non viene querelato o nel caso vince le cause, ha piu' credibilita' di qualsiasi battista o della loggia, per non parlare di feltri e belpietro. Del resto perche' chiedere l'opinione dei dipendenti?! L’argomento e’ vecchio, ma una cosa vorrei lasciarla.

Perche’ in germania si intervistano travaglio, orlando, ma anche saviano, caselli, casson, borsellino e altri?
Perche’ in germania c’e’ ancora un qualcosa chiamato “reputazione” che in italia si e’ perso da un pezzo, sostituito dalla fedina penale.
In germania un giornalista come travaglio, che scrive quello che scrive e non viene querelato o nel caso vince le cause, ha piu’ credibilita’ di qualsiasi battista o della loggia, per non parlare di feltri e belpietro.
Del resto perche’ chiedere l’opinione dei dipendenti?!

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Di: Rob /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-3065 Rob Sun, 08 Nov 2009 14:53:13 +0000 /?p=3190#comment-3065 Ottimo post, ottima informazione. Ottimo post, ottima informazione.

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Di: Piero /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1957 Piero Sun, 11 Oct 2009 19:04:12 +0000 /?p=3190#comment-1957 Caro Boggero... io dò del tu a tutti e pure a te.. xrchè io non mi ritengo più importante di te.. ne tantomeno ritengo te più importante di me.. il rispetto non si misura certo dal tu o dal lei.. about non-neutralità del pubblico concordo pienamente con te.. about analogico/digitale in Italia il fatto è strettamente collegato all'argomento del tuo post.. se nessuno è imparziale (come tu stesso mi confermi) se ne deduce che solo Pluralismo/Concorrenza è fonte di Equilibrio e Libertà (siamo su un sito Liberistà.. vero ?).. l'occasione non si presenterà mai se tu non la vuoi.. se invece la vuoi è già lì sotto il naso in atti.. basta che ti documenti un pò.. Ciao Jova ed alla prossima.. Piero Caro Boggero… io dò del tu a tutti e pure a te.. xrchè io non mi ritengo più importante di te.. ne tantomeno ritengo te più importante di me.. il rispetto non si misura certo dal tu o dal lei.. about non-neutralità del pubblico concordo pienamente con te..
about analogico/digitale in Italia il fatto è strettamente collegato all’argomento del tuo post.. se nessuno è imparziale (come tu stesso mi confermi) se ne deduce che solo Pluralismo/Concorrenza è fonte di Equilibrio e Libertà (siamo su un sito Liberistà.. vero ?).. l’occasione non si presenterà mai se tu non la vuoi.. se invece la vuoi è già lì sotto il naso in atti.. basta che ti documenti un pò.. Ciao Jova ed alla prossima.. Piero

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Di: Giovanni Boggero /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1954 Giovanni Boggero Sun, 11 Oct 2009 08:51:38 +0000 /?p=3190#comment-1954 Gentile Piero, mi dia pure del Lei. Che l'obiettività sia una chimera è un dato di fatto. Ma il punto non è questo. Il punto è che la ragione per la quale ci si ostina a mantenere in mani pubbliche le televisioni è la loro supposta neutralità rispetto ai fatti. Ed è dietro questa favoletta che si cela il piccolo-grande inganno. Il cittadino-medio, tedesco e non, considera come oro colato le notizie confezionate da tv in vario modo controllate dallo Stato, "in quanto pubbliche". L'obiettivo del post era quello di smascherare il mito attraverso un aneddoto. Mi fa piacere che per Lei la cosa sia sottintesa. Il resto (analogico, digitale e via di seguito) non ha a che fare con l'argomento dell'articolo. Sarò felice di poterne discutere, qualora se ne presenti l'occasione. Gentile Piero, mi dia pure del Lei.
Che l’obiettività sia una chimera è un dato di fatto. Ma il punto non è questo. Il punto è che la ragione per la quale ci si ostina a mantenere in mani pubbliche le televisioni è la loro supposta neutralità rispetto ai fatti. Ed è dietro questa favoletta che si cela il piccolo-grande inganno. Il cittadino-medio, tedesco e non, considera come oro colato le notizie confezionate da tv in vario modo controllate dallo Stato, “in quanto pubbliche”. L’obiettivo del post era quello di smascherare il mito attraverso un aneddoto. Mi fa piacere che per Lei la cosa sia sottintesa. Il resto (analogico, digitale e via di seguito) non ha a che fare con l’argomento dell’articolo. Sarò felice di poterne discutere, qualora se ne presenti l’occasione.

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Di: Piero /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1952 Piero Sat, 10 Oct 2009 21:49:04 +0000 /?p=3190#comment-1952 PS: l'Obiettività/Neutralità non esiste.. non ce l'ho io ne tantomeno tu.. non ce l'ha il Pubblico ne tantomeno il Privato.. ma allora cosa ci vorrebbe ? Nel mercato delle TV Italiane (= 85% delle Info che arrivano all'85% dei cittadini medi.. i giornali pesano x il 4% secondo la sondaggista di SB vs il 6%-8% per me) manca al di là di OGNI ragionevole dubbio il Pluralismo/Concorrenza (tra le diverse Faziosità) xrchè SB ne controlla di fatto 5 (eccetto Santoro su Rai2) su 7 (La7 e Rai 3)... ed il fatto che eccetto Vespa si guardi bene dal fare programmi di Approfondimento come fanno i suoi nemici la dice lunga.. anzi lunghissima.. e siccome caro Boggero ti spacci x Liberista dovresti criticare aspramente come è stato gestito il passaggio Analogico/Digitale dietro le quinte (che ovviamente si lega "anche" alla privatizzazione della Rai/canone x sganciarla dai politici.. cosa in gran parte condivisibile)... suvvia caro Boggero.. tieni famiglia anche tu ? xrchè non lo fai qui in pubblico ? PS: non sono di Sinistra.. non leggo Repubblica... guardo il TG di La7 come meno peggio.. così eviti inutili strumentalizzazioni.. sono a-partitico.. PS: l’Obiettività/Neutralità non esiste.. non ce l’ho io ne tantomeno tu.. non ce l’ha il Pubblico ne tantomeno il Privato.. ma allora cosa ci vorrebbe ?

Nel mercato delle TV Italiane (= 85% delle Info che arrivano all’85% dei cittadini medi.. i giornali pesano x il 4% secondo la sondaggista di SB vs il 6%-8% per me) manca al di là di OGNI ragionevole dubbio il Pluralismo/Concorrenza (tra le diverse Faziosità) xrchè SB ne controlla di fatto 5 (eccetto Santoro su Rai2) su 7 (La7 e Rai 3)…
ed il fatto che eccetto Vespa si guardi bene dal fare programmi di Approfondimento come fanno i suoi nemici la dice lunga.. anzi lunghissima..
e siccome caro Boggero ti spacci x Liberista dovresti criticare aspramente come è stato gestito il passaggio Analogico/Digitale dietro le quinte (che ovviamente si lega “anche” alla privatizzazione della Rai/canone x sganciarla dai politici.. cosa in gran parte condivisibile)…
suvvia caro Boggero.. tieni famiglia anche tu ? xrchè non lo fai qui in pubblico ?

PS: non sono di Sinistra.. non leggo Repubblica… guardo il TG di La7 come meno peggio.. così eviti inutili strumentalizzazioni.. sono a-partitico..

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Di: Piero /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1951 Piero Sat, 10 Oct 2009 21:28:48 +0000 /?p=3190#comment-1951 rientro da una tenue pizzata.. son stanco xrchè oggi ho camminato tanto.. mi viene voglia di collegarmi a Chicago prima di andare a nanna.. leggo un pò sto tuo commento qui.. Travaglio ci marcia esagera e ci specula... ok.. condivido.. poi mi viene in mente questa BARZELLETTA VERA che ho sentito dal vivo solo su Radio24 : eccola... conferenza stampa del Berlusca di venerdì (cioè ieri) cito quasi a memoria: ................................................................................................................... S.B. : sono l'uomo più perseguitato al mondo dai giudici, meno male che ho un grande patrimonio per difendermi, pensate che ho dovuto spendere 200 milioni di euro per pagare Consulenti Fiscali e GIUDICI... PLATEA di GIORNALISTI: scoppia immediato e corale un AH AH AH AH AH S.B. : no scusate, volevo dire Avvocati...... ............................................................................................................... Eppure questa bella BARZELLETTA VERA non l'hanno neppure data quelli di Sinistra di Rai3... probabilmente perchè era poco seria.. i LAPSUS FREUDIANI fanno male agli italioti ma bene alla salute di chi se li lascia sfuggire :) :) :) :) chissà... magari all'estero sanno dell'Italia più di noi....... rientro da una tenue pizzata.. son stanco xrchè oggi ho camminato tanto..
mi viene voglia di collegarmi a Chicago prima di andare a nanna.. leggo un pò sto tuo commento qui.. Travaglio ci marcia esagera e ci specula… ok.. condivido.. poi mi viene in mente questa BARZELLETTA VERA che ho sentito dal vivo solo su Radio24 :
eccola… conferenza stampa del Berlusca di venerdì (cioè ieri) cito quasi a memoria:

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S.B. : sono l’uomo più perseguitato al mondo dai giudici, meno male che ho un grande patrimonio per difendermi, pensate che ho dovuto spendere 200 milioni di euro per pagare Consulenti Fiscali e GIUDICI…

PLATEA di GIORNALISTI: scoppia immediato e corale un AH AH AH AH AH

S.B. : no scusate, volevo dire Avvocati……
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Eppure questa bella BARZELLETTA VERA non l’hanno neppure data quelli di Sinistra di Rai3… probabilmente perchè era poco seria.. i LAPSUS FREUDIANI fanno male agli italioti ma bene alla salute di chi se li lascia sfuggire :) :) :) :)
chissà… magari all’estero sanno dell’Italia più di noi…….

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Di: m.bertelli /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1950 m.bertelli Sat, 10 Oct 2009 13:47:50 +0000 /?p=3190#comment-1950 Un' Italia da operetta fa sempre comodo, ci sono interessi troppo grandi per favorire un concorrente come l'Italia. Mettimo il caso che dovessimo pernderci sul serio sulla scena internazionale, daremmo fastidio a tutti gli ex imperi. Basterebbe una esperienza di "leva" all'estero obbligatoria per far cambiare idea a molti circa lo stato della nostra democrazia e della nostra tenuta sociale. Non intendo giustificare niente e nessuno ma condivido quanto in precedenza postato da "americo" quando non si ha la conoscenza e l'esperienza e' sempre meglio tacere che avventurarsi a negare le qualità della nostra situazione. La realtà dipinta dai media (tutti) semplicemente non è attendibile. I meccanismi sociologici alla base dei comportamenti dei media sono chiari, sopravvivere sopprimendo la concorrenza e se per far ciò devo far ragliare un asino beh! Avanti il primo. Se a seguito di continue mistificazioni dovessero riuscire a manovrare il consenso di acefali per scelta (ancorchè evidentemente inconsapevoli) o di ritorno un cavaliere di qualsiasi colore saprà sfruttare l'utilità della condizione creata. A questo punto i media perdono ogni funzione e qualsiasi notizia ha la casacca imposta dagli interessi da proteggere. La guerra tra media a questo punto e' senza esclusione di colpi. L'escalation si fermerà solo se si troverà il punto MAD (mutually assured destruction) o se perirà una delle parti in contesa. Gli acefali ne pagheranno le conseguenze. Viva l'Italia. m.bertelli Un’ Italia da operetta fa sempre comodo, ci sono interessi troppo grandi per favorire un concorrente come l’Italia. Mettimo il caso che dovessimo pernderci sul serio sulla scena internazionale, daremmo fastidio a tutti gli ex imperi. Basterebbe una esperienza di “leva” all’estero obbligatoria per far cambiare idea a molti circa lo stato della nostra democrazia e della nostra tenuta sociale. Non intendo giustificare niente e nessuno ma condivido quanto in precedenza postato da “americo” quando non si ha la conoscenza e l’esperienza e’ sempre meglio tacere che avventurarsi a negare le qualità della nostra situazione. La realtà dipinta dai media (tutti) semplicemente non è attendibile. I meccanismi sociologici alla base dei comportamenti dei media sono chiari, sopravvivere sopprimendo la concorrenza e se per far ciò devo far ragliare un asino beh! Avanti il primo. Se a seguito di continue mistificazioni dovessero riuscire a manovrare il consenso di acefali per scelta (ancorchè evidentemente inconsapevoli) o di ritorno un cavaliere di qualsiasi colore saprà sfruttare l’utilità della condizione creata. A questo punto i media perdono ogni funzione e qualsiasi notizia ha la casacca imposta dagli interessi da proteggere. La guerra tra media a questo punto e’ senza esclusione di colpi. L’escalation si fermerà solo se si troverà il punto MAD (mutually assured destruction) o se perirà una delle parti in contesa. Gli acefali ne pagheranno le conseguenze.
Viva l’Italia.

m.bertelli

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Di: americo /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1949 americo Sat, 10 Oct 2009 10:38:42 +0000 /?p=3190#comment-1949 <a href="#comment-1945" rel="nofollow">@Leonardo Franco </a> Chiunque conosca la Germania di oggi - nata dalla "ri-education" alleata del periodo 1945-49 - sa che il cosiddetto "Zeitgeist", lo "spirito del tempo", ha sempre avuto fra i "produttori di opinione" una connotazione antinazionale, "liberal" nel senso roosveltiano del termine. Basti guardare la "linea" dello "Spiegel" o della stessa "Zeit". E' un'impronta che risale ai tempi in cui per pubblicare un giornale era necessaria l'autorizzazione delle autorità di controllo alleato - e spesso le autorità alleate affidavano la decisione agli ex-fuoriusciti tedeschi (cioè a coloro che avevano lasciato la Germania nel periodo '33-'45 per motivi politici o razziali, trasferendosi in Francia, Inghilterra o Stati Uniti). E cosí le scelte politiche sulle autorizzazioni e sulle nomine dei direttori degli enti radiofonici e delle società editoriali sono state in gran parte decise da ex-socialisti ed ex-comunisti che avevano passato la guerra operando nei reparti di guerra psicologica e propagandistica delle truppe alleate. E questa è storia. Successivamente gli americani si sono resi conto dell'errore che avevano commesso, ma il treno nel frattempo era partito. Ed ha continuato a procedere, ovviamente, via via nel tempo. Il sistema costituzionale, strutturato in modo da escludere nei limiti del possibile una riedizione di "Weimar", ha poi dato ai partiti (a loro volta soggetti ad autorizzazione delle autorità di controllo alleate) il controllo diretto dell'informazione radiofonica (e poi televisiva) attraverso la nomina partitico-politica dei direttori delle reti. E cosí si è consolidata, nel tempo, una struttura dell'informazione sostanzialmente controllata da una sorta di intelligenzjia di sinistra, oggi molto "Sessantottina", solo parzialmente controbilanciata da una presenza di destra economica. Una destra "ideologica" è comunque, da sempre, rigorosamente esclusa. Non so come sia negli altri Paesi, ma non ritengo che la Germania di oggi possa essere considerata un modello di informazione veramente libera: è "libera" solo nel ben definito recinto descritto piú sopra, nel quale impera - di fatto - il famoso "Zeitgeist" di sinistra, ovviamente disponibile ad accogliere suggerimenti e "grida di dolore" dei poveri "democratici" italiani. Detto ciò, bisogna anche dire che certe "italianate" trovano, in Germania, un riscontro comunque devastante, indipendentemente dalle opinioni politiche dei singoli commentatori. E qui si deve dare atto a Berlusconi di fare veramente del suo meglio agevolare il gioco dei suoi critici. Evidentemente l'opinione dell'estero non lo interessa particolarmente. @Leonardo Franco

Chiunque conosca la Germania di oggi – nata dalla “ri-education” alleata del periodo 1945-49 – sa che il cosiddetto “Zeitgeist”, lo “spirito del tempo”, ha sempre avuto fra i “produttori di opinione” una connotazione antinazionale, “liberal” nel senso roosveltiano del termine. Basti guardare la “linea” dello “Spiegel” o della stessa “Zeit”. E’ un’impronta che risale ai tempi in cui per pubblicare un giornale era necessaria l’autorizzazione delle autorità di controllo alleato – e spesso le autorità alleate affidavano la decisione agli ex-fuoriusciti tedeschi (cioè a coloro che avevano lasciato la Germania nel periodo ‘33-’45 per motivi politici o razziali, trasferendosi in Francia, Inghilterra o Stati Uniti). E cosí le scelte politiche sulle autorizzazioni e sulle nomine dei direttori degli enti radiofonici e delle società editoriali sono state in gran parte decise da ex-socialisti ed ex-comunisti che avevano passato la guerra operando nei reparti di guerra psicologica e propagandistica delle truppe alleate. E questa è storia. Successivamente gli americani si sono resi conto dell’errore che avevano commesso, ma il treno nel frattempo era partito. Ed ha continuato a procedere, ovviamente, via via nel tempo. Il sistema costituzionale, strutturato in modo da escludere nei limiti del possibile una riedizione di “Weimar”, ha poi dato ai partiti (a loro volta soggetti ad autorizzazione delle autorità di controllo alleate) il controllo diretto dell’informazione radiofonica (e poi televisiva) attraverso la nomina partitico-politica dei direttori delle reti. E cosí si è consolidata, nel tempo, una struttura dell’informazione sostanzialmente controllata da una sorta di intelligenzjia di sinistra, oggi molto “Sessantottina”, solo parzialmente controbilanciata da una presenza di destra economica. Una destra “ideologica” è comunque, da sempre, rigorosamente esclusa.
Non so come sia negli altri Paesi, ma non ritengo che la Germania di oggi possa essere considerata un modello di informazione veramente libera: è “libera” solo nel ben definito recinto descritto piú sopra, nel quale impera – di fatto – il famoso “Zeitgeist” di sinistra, ovviamente disponibile ad accogliere suggerimenti e “grida di dolore” dei poveri “democratici” italiani.
Detto ciò, bisogna anche dire che certe “italianate” trovano, in Germania, un riscontro comunque devastante, indipendentemente dalle opinioni politiche dei singoli commentatori. E qui si deve dare atto a Berlusconi di fare veramente del suo meglio agevolare il gioco dei suoi critici. Evidentemente l’opinione dell’estero non lo interessa particolarmente.

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Di: liberal /2009/10/09/pubblico-e-neutrale/comment-page-1/#comment-1948 liberal Fri, 09 Oct 2009 21:42:33 +0000 /?p=3190#comment-1948 Continuate a proporre idee e non entrate nella politica di ogni giorno. (Il Lodo Alfano è indifendibile e poco importa che ce ne siano simili in altri Paesi.) P.S.: Cercate un TG meno fazioso? Guardate SKY TG24. Continuate a proporre idee e non entrate nella politica di ogni giorno.

(Il Lodo Alfano è indifendibile e poco importa che ce ne siano simili in altri Paesi.)

P.S.: Cercate un TG meno fazioso? Guardate SKY TG24.

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