Commenti a: Il dollaro sotto attacco /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/ diretto da Oscar Giannino Sat, 02 Jan 2010 14:46:15 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Piero /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1976 Piero Mon, 12 Oct 2009 19:37:01 +0000 /?p=3162#comment-1976 copia&Incolla....... Oro: La Cina Compra Oro sempre vicino ai massimi. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) venderà una parte delle proprie riserve d'oro per aumentare le risorse a disposizione dei paesi poveri. Si tratta di 403,3 tonnellate (1/8 delle riserve auree del FMI pari a 3.217,3)) per un controvalore alle quotazioni attuali di 13 miliardi di dollari. Cina e Russia sono disposti a comprare l’intera partita. La vendita del FMI va ad aggiungersi a quella già programmata che prevede da parte delle Banche Centrali europee lo smaltimento di 400 tonnellate d’oro (nel quinquennio precedente, l’accordo era di 500 tonnellate) nell’arco di 5 anni (2010-2014).La Cina che nel corso degli ultimi sei anni ha già incrementato le sue riserve auree del 76%, toccando quota 1.054 tonnellate al 30 giugno 2009, ha fatto capire di essere interessata anche a tutto il quantitativo posto in vendita dal FMI, purchè a ‘buoni prezzi’.A titolo di cronaca, la Repubblica Popolare Cinese deteneva a settembre 2007 (World Gold Council) 600 tonnellate d’oro, oggi incrementate a 1.054 tonnellate (settembre 2009). Dato che 13 miliardi di dollari sono necessari per acquistare 400 tonnellate circa d’oro, se la Cina decidesse di voler acquistare tutto l’oro detenuto dalle 105 nazioni + FMI + BCE = tonnellate 29.633.9 – l’oro già posseduto = 1.054 = saldo 28.580, sarebbero necessari 922 miliardi di dollari per divenire l’unico proprietario di riserve auree del mondo intero. E 922 miliardi di dollari rappresenterebbero appena il 43.25% di tutte le riserve valutarie accumulate dalla Cina. Interessante, vero! (Natalino Bittanti Salex) copia&Incolla…….

Oro: La Cina Compra Oro sempre vicino ai massimi. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) venderà una parte delle proprie riserve d’oro per aumentare le risorse a disposizione dei paesi poveri. Si tratta di 403,3 tonnellate (1/8 delle riserve auree del FMI pari a 3.217,3)) per un controvalore alle quotazioni attuali di 13 miliardi di dollari. Cina e Russia sono disposti a comprare l’intera partita. La vendita del FMI va ad aggiungersi a quella già programmata che prevede da parte delle Banche Centrali europee lo smaltimento di 400 tonnellate d’oro (nel quinquennio precedente, l’accordo era di 500 tonnellate) nell’arco di 5 anni (2010-2014).La Cina che nel corso degli ultimi sei anni ha già incrementato le sue riserve auree del 76%, toccando quota 1.054 tonnellate al 30 giugno 2009, ha fatto capire di essere interessata anche a tutto il quantitativo posto in vendita dal FMI, purchè a ‘buoni prezzi’.A titolo di cronaca, la Repubblica Popolare Cinese deteneva a settembre 2007 (World Gold Council) 600 tonnellate d’oro, oggi incrementate a 1.054 tonnellate (settembre 2009). Dato che 13 miliardi di dollari sono necessari per acquistare 400 tonnellate circa d’oro, se la Cina decidesse di voler acquistare tutto l’oro detenuto dalle 105 nazioni + FMI + BCE = tonnellate 29.633.9 – l’oro già posseduto = 1.054 = saldo 28.580, sarebbero necessari 922 miliardi di dollari per divenire l’unico proprietario di riserve auree del mondo intero. E 922 miliardi di dollari rappresenterebbero appena il 43.25% di tutte le riserve valutarie accumulate dalla Cina. Interessante, vero! (Natalino Bittanti Salex)

]]>
Di: manT /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1928 manT Fri, 09 Oct 2009 06:41:27 +0000 /?p=3162#comment-1928 Concordo con Eonia, che ipotizza i tempi lunghi (10-12 anni? o anche 20?). Il "famoso" articolo su The Guardian fu immediatamente smentito da tutti (partendo da Kuwait e Russia e finendo con le dichiarazioni del ministro francese). Non capisco il giornalista, è in malafede? Non so. La verità è ben più robusta - il desiderio del mondo dipendere meno dai chiari di luna americani (in tutti i sensi). E' comprensibile. Concordo con Eonia, che ipotizza i tempi lunghi (10-12 anni? o anche 20?).
Il “famoso” articolo su The Guardian fu immediatamente smentito da tutti (partendo da Kuwait e Russia e finendo con le dichiarazioni del ministro francese). Non capisco il giornalista, è in malafede? Non so.
La verità è ben più robusta – il desiderio del mondo dipendere meno dai chiari di luna americani (in tutti i sensi). E’ comprensibile.

]]>
Di: eonia /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1927 eonia Fri, 09 Oct 2009 01:31:10 +0000 /?p=3162#comment-1927 Che il dollaro sia sotto attacco, sembrerebbe un titolo sinistro. Si dovrebbe aggiungere anche il pound, sotto attacco. Dal momento in cui si è scelta la via del q.e per forza entrambe le valute sono sotto attacco morbido delle loro rispettive banche centrali. La svalutazione monetaria controllata fa bene a certi assets portanti per l’economia interna se concertata insieme ai bassi tassi. Dovrebbero (svalutazione + tassi) arrestare se non anche favorire la questione immobiliare residenziale e commerciale. E non è poco, a mio parere, visto che le problematiche sono concentrate in tale settore. Per quanto concerne il G2 la questione è molto complessa. Mentre il G5 fluttua nel forex (maggiormente il pesos mex e real bra) le altre due (rand-rupia) difficilmente subiscono fluttuazioni degne di nota mentre lo yuan è blindato dal cambio fisso. Dunque che ci sia la svalutazione o la rivalutazione del dollaro per loro dovrebbe essere ininfluente. L'alzare la voce serve poco o nulla se non azzittire certi economisti che vorrebbero una rivalutazione unilaterale della valuta cinese sempre ancorata al dollaro. Il FMI si dichiara possibilista su un nuovo ordine mondiale ma rimanda la revisione e discussione a tempi lunghi. Un comportamento da perfetto diplomatico. Invece, se non ero, il processo per un nuovo ordine dovrebbe iniziare con un diritto decisionale non inferiore del 6% presso la WB. Diritto che forse sarà concesso entro il 2010 a paesi come la Russia e Cina. Forse l’enfasi attribuita ai DSP del FMI sembra eccessiva. Rivedere il paniere dopo aver estromesso il franco svizzero, per scarsità di contratti, implementando il rublo e/o lo yuan, il primo scarso e l’altro sterilizzato, sarebbe un’eresia monetaria. Che il dollaro sia sotto attacco, sembrerebbe un titolo sinistro. Si dovrebbe aggiungere anche il pound, sotto attacco.
Dal momento in cui si è scelta la via del q.e per forza entrambe le valute sono sotto attacco morbido delle loro rispettive banche centrali.
La svalutazione monetaria controllata fa bene a certi assets portanti per l’economia interna se concertata insieme ai bassi tassi.
Dovrebbero (svalutazione + tassi) arrestare se non anche favorire la questione immobiliare residenziale e commerciale. E non è poco, a mio parere, visto che le problematiche sono concentrate in tale settore.

Per quanto concerne il G2 la questione è molto complessa.
Mentre il G5 fluttua nel forex (maggiormente il pesos mex e real bra) le altre due (rand-rupia) difficilmente subiscono fluttuazioni degne di nota mentre lo yuan è blindato dal cambio fisso.
Dunque che ci sia la svalutazione o la rivalutazione del dollaro per loro dovrebbe essere ininfluente.
L’alzare la voce serve poco o nulla se non azzittire certi economisti che vorrebbero una rivalutazione unilaterale della valuta cinese sempre ancorata al dollaro.
Il FMI si dichiara possibilista su un nuovo ordine mondiale ma rimanda la revisione e discussione a tempi lunghi. Un comportamento da perfetto diplomatico.
Invece, se non ero, il processo per un nuovo ordine dovrebbe iniziare con un diritto decisionale non inferiore del 6% presso la WB. Diritto che forse sarà concesso entro il 2010 a paesi come la Russia e Cina.
Forse l’enfasi attribuita ai DSP del FMI sembra eccessiva. Rivedere il paniere dopo aver estromesso il franco svizzero, per scarsità di contratti, implementando il rublo e/o lo yuan, il primo scarso e l’altro sterilizzato, sarebbe un’eresia monetaria.

]]>
Di: Piero /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1925 Piero Thu, 08 Oct 2009 19:04:26 +0000 /?p=3162#comment-1925 caro Oscar che il $ sia sotto attacco strategico è ovvio (ed è x questo che tra l'altro ti scrissi che non condividevo quel post in cui dubitavi che la Cina avrebbe superato gli Usa)... e però la Svalutazione $/euro iniziò ben prima del Nero : 2002 = 0,86 $/euro 2006 = 1,2 $/euro luglio 2008 = 1,59 $/euro marzo 2009= 1,27 (pull back da crack sistemico durato "pochi mesi") oggi = 1,48 $/euro (perfettamente in trend "pluriennale") quindi dare la colpa di questo al povero Obama è oggettivamente strumentale.. ben molta + colpa ne avrebbe il neocons Bush che impose alla Fed di finanziare con bolla le sue guerre x non dover alzar le famigerate tasse : sappiamo perfettamente tutte e due che i contatti tra Bric + Opec + Euro + Gold x creare un paniere che sostituisca il $ sono iniziate quando il Nero era uno sconosciuto politico di provincia.. certo Geitner è andato a chiedere l'elemosina agli Occhi a Mandorla.. and sorry oggi la Fed compra il 30% dei Treasury come partita di giro.. ed il Carry Trade fa il resto (con non trascurabili effetti sul nostro Mib)... ma francamente la stretta connessione Nero-$ mi sembra un pò forzata.. un poco strumentale... Con sincerità Piero caro Oscar che il $ sia sotto attacco strategico è ovvio (ed è x questo che tra l’altro ti scrissi che non condividevo quel post in cui dubitavi che la Cina avrebbe superato gli Usa)… e però la Svalutazione $/euro iniziò ben prima del Nero :
2002 = 0,86 $/euro
2006 = 1,2 $/euro
luglio 2008 = 1,59 $/euro
marzo 2009= 1,27 (pull back da crack sistemico durato “pochi mesi”)
oggi = 1,48 $/euro (perfettamente in trend “pluriennale”)
quindi dare la colpa di questo al povero Obama è oggettivamente strumentale.. ben molta + colpa ne avrebbe il neocons Bush che impose alla Fed di finanziare con bolla le sue guerre x non dover alzar le famigerate tasse :
sappiamo perfettamente tutte e due che i contatti tra Bric + Opec + Euro + Gold x creare un paniere che sostituisca il $ sono iniziate quando il Nero era uno sconosciuto politico di provincia.. certo Geitner è andato a chiedere l’elemosina agli Occhi a Mandorla.. and sorry oggi la Fed compra il 30% dei Treasury come partita di giro.. ed il Carry Trade fa il resto (con non trascurabili effetti sul nostro Mib)… ma francamente la stretta connessione Nero-$ mi sembra un pò forzata.. un poco strumentale…
Con sincerità
Piero

]]>
Di: Giorgio B. /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1919 Giorgio B. Thu, 08 Oct 2009 10:29:40 +0000 /?p=3162#comment-1919 E'vero, il dollaro é sotto attacco, ma chi attacca non va ricercato fuori dai confini federali, ma al suo interno. L'attacco lo stanno sferrando il Tesoro e la FED che da mesi tengono i tassi di interesse ad un livello troppo basso e drogano continuamente il mercato con iniezioni di liquiditá, offrendo acqua ad un cavallo che non vuole bere. Negli ultimi giorni ho visto un film, per certi versi illuminante. Si tratta di "Il falsario - Operazione Bernhard". I nazisti radunarono in una baracca del campo di Sachsenhausen i migliori falsari d'Europa con il fine di stampare Sterline e Dollari falsi da immettere sul mercato. In questo modo l'inflazione nei due paesi sarebbe esplosa e le rispettive economie si sarebbero trovate in grave difficoltá. Osservando quanto fatto finora da FED e Tesoro USA, l'operazione Operazione Bernhard si sta ripetendo. L'unica differenza e'che non ci sono falsari e nazisti di mezzo. Ci sono solo un ministero del tesoro e una banca centrale che godono di grande prestigio che stanno stampando carta, intrinsecamente falsa, sotto gli occhi e con il plauso di tutti. E’vero, il dollaro é sotto attacco, ma chi attacca non va ricercato fuori dai confini federali, ma al suo interno.
L’attacco lo stanno sferrando il Tesoro e la FED che da mesi tengono i tassi di interesse ad un livello troppo basso e drogano continuamente il mercato con iniezioni di liquiditá, offrendo acqua ad un cavallo che non vuole bere.

Negli ultimi giorni ho visto un film, per certi versi illuminante.
Si tratta di “Il falsario – Operazione Bernhard”.

I nazisti radunarono in una baracca del campo di Sachsenhausen i migliori falsari d’Europa con il fine di stampare Sterline e Dollari falsi da immettere sul mercato. In questo modo l’inflazione nei due paesi sarebbe esplosa e le rispettive economie si sarebbero trovate in grave difficoltá.

Osservando quanto fatto finora da FED e Tesoro USA, l’operazione Operazione Bernhard si sta ripetendo. L’unica differenza e’che non ci sono falsari e nazisti di mezzo. Ci sono solo un ministero del tesoro e una banca centrale che godono di grande prestigio che stanno stampando carta, intrinsecamente falsa, sotto gli occhi e con il plauso di tutti.

]]>
Di: Pietro M. /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1917 Pietro M. Thu, 08 Oct 2009 08:18:54 +0000 /?p=3162#comment-1917 Gli USA non riuscirebbero a portare la democrazia in paesi più grandi dell'Iraq, e se ci provassero accelerebbero il loro declino. Questo perché il potere dipende da una solida base economica e qualsiasi abuso del potere mina questa base. Man mano che gli USA continuano a dopare immobiliare, bancario e finanza e ad esportare la produzione in Cina per poter consumare allegramente la propria dotazione di capitale, si arriverà al punto che i carriarmati dovranno farseli produrre all'estero. Purtroppo i processi politici democratici sono rapidi, efficienti ed efficaci quando si tratta di creare problemi, ma macchinosi, inefficienti e inefficaci quando si tratta di risolverli. Gli USA non riuscirebbero a portare la democrazia in paesi più grandi dell’Iraq, e se ci provassero accelerebbero il loro declino. Questo perché il potere dipende da una solida base economica e qualsiasi abuso del potere mina questa base. Man mano che gli USA continuano a dopare immobiliare, bancario e finanza e ad esportare la produzione in Cina per poter consumare allegramente la propria dotazione di capitale, si arriverà al punto che i carriarmati dovranno farseli produrre all’estero. Purtroppo i processi politici democratici sono rapidi, efficienti ed efficaci quando si tratta di creare problemi, ma macchinosi, inefficienti e inefficaci quando si tratta di risolverli.

]]>
Di: Gersca /2009/10/08/il-dollaro-sotto-attacco/comment-page-1/#comment-1913 Gersca Thu, 08 Oct 2009 05:00:36 +0000 /?p=3162#comment-1913 Gli americani sono abilissimi e se la situazione dovesse aggravarsi per risanare i loro conti non avrebbero nessun problema nell' esportare democrazia ne sono i maggiori produttori. Gli americani sono abilissimi e se la situazione dovesse aggravarsi per risanare i loro conti non avrebbero nessun problema nell’ esportare democrazia ne sono i maggiori produttori.

]]>