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Archivio per 6 ottobre 2009

L’azionista di riferimento di Poste Italiane

6 ottobre 2009

In un’intervista a Sergio Rizzo sul Corriere del 2 ottobre il leader della Cisl Bonanni ha sostenuto che “… non c’è che una soluzione per riaprire i rubinetti del credito alle imprese: le Poste. … Basterebbe fare come la Francia, che attraverso le poste ha creato La Banque postale. Funziona benissimo. Le Poste italiane raccolgono molti soldi e hanno 14 mila sportelli: nessuno ha una rete così capillare. Ma per fare mutui o servizi bancari devono ricorrere alle altre banche, come la Deutsche bank». Che cosa propone? – gli chiede Rizzo «Che le Poste diventino una banca a tutti gli effetti, perchĂ© sono in grado di far costare meno i servizi. Che prestino direttamente loro i soldi alle imprese…».
Naturalmente chiunque ha il diritto di formulare proposte economiche, a maggior ragione il segretario di un grande sindacato; tuttavia fa una certa impressione associare questa intervista all’influenza consistente che la Cisl ha sempre avuto e conserva inalterata sulla gestione di Poste Italiane (o forse addirittura accresciuta se si considera che nella primavera 2008 il governo appena costituito ha nominato alla presidenza dell’azienda, e si tratta della prima volta dalla riforma del 1994, un ex sindacalista Cisl).
Circa una quindicina d’anni e una dozzina di governi fa il compianto senatore Beneamino Andreatta si riferiva alla Cisl come all’ “azionista di riferimento” delle Poste. Molto buste sono transitate da allora nelle cassette delle lettere: le Poste, che ai tempi della frase di Andreatta erano una delle direzioni del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e registravano deficit paurosi, sono divenute ente pubblico economico nel 1994 e società per azioni nel 2008. I partiti di allora sono tutti scomparsi; la prima repubblica ha ceduto il passo alla seconda; il sistema multipartitico proporzionale è stato sostituito da quello bipolare e maggioritario; il centrodestra ha vinto nel 1994, perso nel 1996, rivinto nel 2001, riperso nel 2006 e ririvinto nel 2008. Ma l’azionista di riferimento delle Poste non è mai cambiato.

Ugo Arrigo Senza categoria , , , ,

Il picco del picco

6 ottobre 2009

Il contestuale crollo dei prezzi e della domanda di petrolio sembra aver messo il silenziatore alla teoria del picco. Ha ragione il mio amico-nemico Ugo Bardi quando si lamenta di questo fatto. Se infatti è vero che il greggio disponibile è limitato, se è vero che dopo aver raggiunto la metĂ  delle riserve disponibili comincia l’abisso, e se è vero che siamo prossimi o abbiamo superato il picco, allora bisogna correre ai ripari, con o senza il momentaneo sollievo (si fa per dire) della crisi. Fortunatamente, alla base del picco ci sono molti fraintendimenti o esagerate semplificazioni, concettuali e pratici, a causa dei quali Mike Lynch è arrivato a malignare che il peak oil è “uno spreco di energia” (qui l’altra campana). Un interessante contributo, che aggiunge evidenza e chiarezza, viene dal bell’articolo di Leonardo Maugeri ospitato dalle pagine di Scientific American, “Squeezing more oil from the ground“.

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Carlo Stagnaro energia, mercato , , ,

Montezemolo e l’ornitorinco

6 ottobre 2009

Dalle 15.30 di domani sarĂ  possibile seguire in diretta la presentazione della nuova creatura di Luca Cordero di Montezemolo: Italiafutura. Molto si è scritto e molto si è detto a proposito dell’ advocacy group guidato da Andrea Romano. Come da tradizione di questo blog non entriamo nelle beghe della politica.  Qualche riflessione sulla nuova creatura montezemoliana appare però opportuna. Prosegui la lettura…

Pasquale Annicchino Senza categoria, liberismo, mercato ,

A proposito di dialetti…

6 ottobre 2009

Ora che anche l’Unesco (uno di quegli enti internazionali che tanto piacciono ai liberals) si è raccomandato di diffondere le lingue locali, chissà se i detrattori di Zaia si renderanno conto della contraddittorietà delle critiche mosse alla Lega…

Chi ancora ritiene una carnevalata un’azione di valorizzazione dei dialetti, è invitato a rileggere le polemiche ospitate dall’UnitĂ , Ora fiction in dialetto o da Repubblica.it, La Lega apre un nuovo fronte “Fiction in dialetto sulla Rai” del 12 agosto scorso), adesso che l’Unesco, durante la Quarta Sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione dell’Unesco per il Patrimonio immateriale dell’UmanitĂ , svoltasi ad Abu Dhabi, ha esortato gi Stati membri ad assumere “azioni finalizzate a promuovere l’educazione multilinguistica per includere i dialetti locali” (Decision 4. COM 6)

Gli sbandieratori del multiculturalismo, i protettori del pluralismo culturale contro l’imperialismo della cultura capitalistica (di cui la lingua inglese è componente essenziale), i paladini del diverso è bello, i sostenitori del glocal vs global, gli amanti dei dialetti (purchĂ© stranieri, come il catalano o il basco) si accorgeranno forse ora che difendere le particolaritĂ  culturali vale dentro e fuori i confini patri? E che sapere il dialetto dei nonni non è nemmeno per l’Unesco condizione escludente il parlare l’inglese?

Serena Sileoni Senza categoria

McLouvre

6 ottobre 2009

La poetica warholiana che diventa realtĂ . La cultura pop che si fonde con quella “alta”. Il McDonald’s che apre un punto vendita al Louvre! Oggi il Corriere della Sera dedica ampio spazio all’arrivo di hamburger e patatine fritte sotto il naso della Gioconda. La cosa è bizzarra, tutto questo succede in Francia (ci tocca rivalutare i cugini di’Oltralpe?). Il paese della Cultura con la C maiuscola che cede all’americanizzazione e al simbolo del consumismo, roba da non crederci. E, in effetti, le posizioni critiche sembrerebbero sopravanzare quelle favorevoli. La Stampa, ieri riportava alcune dichiarazioni “a caldo”: Prosegui la lettura…

Filippo Cavazzoni mercato , , , ,

La guerra dei tubi – Reloaded

6 ottobre 2009

E voi tifare per Nabucco o South Stream? Non è un derby, ma spesso il confronto, acido e violento, tra politica e interessi nel mondo del gas viene descritto così. Assieme a Francesco Sisci, Massimo Nicolazzi e Stefano Agnoli, speriamo di aver dato un piccolo contributo a capire meglio cosa c’è in ballo, con questo dibattito nato quasi per caso via email e finito sulle pagine web della rivista Limes.

Carlo Stagnaro energia, mercato , , , , , , ,