Commenti a: Dagli Usa ghiaccio freddo. La via keynesiana non funziona /2009/10/02/dagli-usa-giaccio-come-previsto-la-via-keynesiana-non-funziona/ diretto da Oscar Giannino Sun, 10 Jan 2010 04:33:33 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Piero /2009/10/02/dagli-usa-giaccio-come-previsto-la-via-keynesiana-non-funziona/comment-page-1/#comment-1834 Piero Sun, 04 Oct 2009 20:22:31 +0000 /?p=3076#comment-1834 <a href="#comment-1791" rel="nofollow">@azimut72 </a> fra un pò uno andrà in Europa.. ma ne dovremo assoldare un'altro della medesima area.. senò la nostra BBB farà bumbum.. @azimut72

fra un pò uno andrà in Europa.. ma ne dovremo assoldare un’altro della medesima area.. senò la nostra BBB farà bumbum..

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Di: eonia /2009/10/02/dagli-usa-giaccio-come-previsto-la-via-keynesiana-non-funziona/comment-page-1/#comment-1792 eonia Fri, 02 Oct 2009 20:57:28 +0000 /?p=3076#comment-1792 In effetti non si è capito se il solo strumento dei tassi zero aveva capacità miracolose per arginare una crisi nata da eccessivo debito copribile forse negli anni avvenire. Non sono bastate le avvisaglie del febbraio 2007, della crescita del ted spread, si è dovuti giungere alle vette della sfiducia reciproca per avere interventi per arginare questo tipo di problema. Di acqua dal 2007 al 2008 ne è passata a catinelle, specialmente un po’ prima del blocco delle transazioni. I tassi zero doveva essere una medicina temporanea per far scendere la febbre acuta e prolungata. Dopo forse si doveva creare quella famosa bad bank con una clearing house che assicurava la liquidità degli strumenti transati. Non che le banche centrali andassero sul mercato a comprare gli strumenti sintetici che l’ingegneria aveva sfornato sino a quel momento. E non è una consolazione leggere che gli strumenti acquistati sono coperti da assicurazione. Così come sembra irresponsabile a tutt’oggi sentire che le banche dovrebbero prestare di più o caricarle con oneri impropri come leggi ad hoc per tardare i pignoramenti. Se tutto ciò deve pesare ad una industria, anche se di nome credito, allora sarebbe stato meglio statalizzare le banche e mediare attraverso altre politiche le carenze che ogni giorno, la politica, le sbatte su muso. Invece ora si gioca coi tassi a breve e con le materie prime per creare inflazione, abbassandola e aumentandola per stuzzicare i giochi del mercato mentre gli uffici statistici mondiali segnalano una deflazione paurosa e una capacità industriale in continua flessione. Anche regioni mondiali che durante i mesi bui segnalavano crescita sia industriale che di pil sono passate ai numeri negativi. Bene diceva qualcuno “i banchieri sono stati educati nel fenomeno dell’inflazione”. Ora invece siamo in presenza del “fenomeno nipponizzazione” e non abbiamo scuole di educazione. Per questo che compriamo debito sovrano a furor di gomitate. Che Dio ci aiuti. In effetti non si è capito se il solo strumento dei tassi zero aveva capacità miracolose per arginare una crisi nata da eccessivo debito copribile forse negli anni avvenire.
Non sono bastate le avvisaglie del febbraio 2007, della crescita del ted spread, si è dovuti giungere alle vette della sfiducia reciproca per avere interventi per arginare questo tipo di problema.
Di acqua dal 2007 al 2008 ne è passata a catinelle, specialmente un po’ prima del blocco delle transazioni.
I tassi zero doveva essere una medicina temporanea per far scendere la febbre acuta e prolungata.
Dopo forse si doveva creare quella famosa bad bank con una clearing house che assicurava la liquidità degli strumenti transati. Non che le banche centrali andassero sul mercato a comprare gli strumenti sintetici che l’ingegneria aveva sfornato sino a quel momento. E non è una consolazione leggere che gli strumenti acquistati sono coperti da assicurazione.
Così come sembra irresponsabile a tutt’oggi sentire che le banche dovrebbero prestare di più o caricarle con oneri impropri come leggi ad hoc per tardare i pignoramenti.
Se tutto ciò deve pesare ad una industria, anche se di nome credito, allora sarebbe stato meglio statalizzare le banche e mediare attraverso altre politiche le carenze che ogni giorno, la politica, le sbatte su muso.
Invece ora si gioca coi tassi a breve e con le materie prime per creare inflazione, abbassandola e aumentandola per stuzzicare i giochi del mercato mentre gli uffici statistici mondiali segnalano una deflazione paurosa e una capacità industriale in continua flessione.
Anche regioni mondiali che durante i mesi bui segnalavano crescita sia industriale che di pil sono passate ai numeri negativi.
Bene diceva qualcuno “i banchieri sono stati educati nel fenomeno dell’inflazione”.
Ora invece siamo in presenza del “fenomeno nipponizzazione” e non abbiamo scuole di educazione.
Per questo che compriamo debito sovrano a furor di gomitate.
Che Dio ci aiuti.

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Di: azimut72 /2009/10/02/dagli-usa-giaccio-come-previsto-la-via-keynesiana-non-funziona/comment-page-1/#comment-1791 azimut72 Fri, 02 Oct 2009 20:03:51 +0000 /?p=3076#comment-1791 Curioso notare come stia nascendo una "convergenza pessimista" tra un sito liberista come il suo e il sito di Andrea Mazzalai (icebergfinanza) che certamente non sostiene le "virtù razionali" del mercato. Questo mi fa ben sperare. Se questa convergenza dovesse nascere anche negli Stati Uniti forse sarebbe la volta buona per mandare via a calci nel sedere quei farabutti (quelli sì) di Goldman Sachs & C. che si sono appropriati della politica economica statunitense e mondiale e l'hanno drogata...con la stupida compiacenza di noi cittadini (sic!). PS. Forse mi sbaglio, ma tra gli amici di Goldman Sachs mi ricordo che c'era anche un importante politico italiano...vero?...no, forse mi sbaglio.... Grazie del link al pezzo di Hulligan. Curioso notare come stia nascendo una “convergenza pessimista” tra un sito liberista come il suo e il sito di Andrea Mazzalai (icebergfinanza) che certamente non sostiene le “virtù razionali” del mercato.
Questo mi fa ben sperare.
Se questa convergenza dovesse nascere anche negli Stati Uniti forse sarebbe la volta buona per mandare via a calci nel sedere quei farabutti (quelli sì) di Goldman Sachs & C. che si sono appropriati della politica economica statunitense e mondiale e l’hanno drogata…con la stupida compiacenza di noi cittadini (sic!).

PS. Forse mi sbaglio, ma tra gli amici di Goldman Sachs mi ricordo che c’era anche un importante politico italiano…vero?…no, forse mi sbaglio….
Grazie del link al pezzo di Hulligan.

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