Commenti a: Sms. Stupide Manie Sovietiche /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/ diretto da Oscar Giannino Sat, 02 Jan 2010 00:41:26 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Daniele /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1565 Daniele Wed, 23 Sep 2009 11:43:23 +0000 /?p=2917#comment-1565 Il problema, cari amici, è che il prezzo non deve per forza rispecchiare i costi di produzione. Questa è una fanfaluca marxista. Il prezzo rispecchia le preferenze soggettive di imprese e consumatori e si va modellando sullo schema domanda/offerta. Sul tema della telefonia mobile mi pare che l'IBL abbia appena pubblicato un reportage. http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?ID=7981&level1=2166&codice=2230 Il problema, cari amici, è che il prezzo non deve per forza rispecchiare i costi di produzione. Questa è una fanfaluca marxista. Il prezzo rispecchia le preferenze soggettive di imprese e consumatori e si va modellando sullo schema domanda/offerta. Sul tema della telefonia mobile mi pare che l’IBL abbia appena pubblicato un reportage.

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?ID=7981&level1=2166&codice=2230

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Di: Diego Perin /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1557 Diego Perin Tue, 22 Sep 2009 20:16:00 +0000 /?p=2917#comment-1557 Probabilmente non è affatto un pregiudizio l'affermazione di Alessio in cui sostiene che gli sms abbiano un "costo praticamente nullo". Ma il punto è: quale correlazione c'è tra costo di "produzione" e prezzo applicato?! Le tariffe non sono -e non devono- essere fatte moltiplicando il costo vivo per un tot.; le tariffe devono essere semplicemente quelle che massimizzano gli utili. ATTENZIONE: quando vogliono obbligare le compagnie a ridurre il prezzo degli sms dicendo che non è giusto che ci facciamo pagare "molto" qualcosa che a loro costa "poco più di zero", si dimenticano che le stesse compagnie non ci fanno pagare "NULLA" qualcosa che a loro effettivamente costa (e probabilmente + degli sms): lo squillo. VOGLIAMO GLI SQUILLI A PAGAMENTO???! Probabilmente non è affatto un pregiudizio l’affermazione di Alessio in cui sostiene che gli sms abbiano un “costo praticamente nullo”. Ma il punto è: quale correlazione c’è tra costo di “produzione” e prezzo applicato?! Le tariffe non sono -e non devono- essere fatte moltiplicando il costo vivo per un tot.; le tariffe devono essere semplicemente quelle che massimizzano gli utili.
ATTENZIONE: quando vogliono obbligare le compagnie a ridurre il prezzo degli sms dicendo che non è giusto che ci facciamo pagare “molto” qualcosa che a loro costa “poco più di zero”, si dimenticano che le stesse compagnie non ci fanno pagare “NULLA” qualcosa che a loro effettivamente costa (e probabilmente + degli sms): lo squillo.
VOGLIAMO GLI SQUILLI A PAGAMENTO???!

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Di: Germanynews /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1556 Germanynews Tue, 22 Sep 2009 19:35:00 +0000 /?p=2917#comment-1556 Occorre semplicemente aprire il mercato ad altri operatori. In Germania si tratta di uno dei mercati più liberalizzati; le offerte sono variegatissime e i prezzi talora irrisori. Occorre semplicemente aprire il mercato ad altri operatori. In Germania si tratta di uno dei mercati più liberalizzati; le offerte sono variegatissime e i prezzi talora irrisori.

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Di: GT /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1539 GT Tue, 22 Sep 2009 16:56:08 +0000 /?p=2917#comment-1539 La sensazione che per gli SMS si tratti di un "cartello di fatto" per me rimane forte... Per quanto mi risulta, un SMS costa "tanto meno di un centesimo da non essere quantificabile". Hanno un bel dire i carrier che "in media la clientela li paga 2 o 3 centesimi": una parte "sfigata" della clientela continua a pagarli 15... E' anche ovvio che se io prendo 1 euro di multa ogni volta che ne guadagno 1000 violando le regole, beh... La mia impressione è che, semplicemente, il mercato non tenda al "prezzo più equo" tra domanda e offerta, perché tutti i "concorrenti" tendono a massimizzare il guadagno, senza "concorrere" tra loro, ma senza necessariamente essersi messi d'accordo "esplicitamente". E trattandosi comunque di un oligopolio, questo è a maggior ragione possibile. La domanda che mi pongo è: nella civiltà del marketing, della "creazione di nuovi bisogni", valgono ancora le normali considerazioni sul "libero mercato", o forse vanno almeno in parte riconsiderate? Fatte le debite proporzioni, non sembra di avere non più il rapporto "cliente - fornitore", ma bensì "spacciatore - [bene/servizio]dipendente"? In ogni caso, credo non sarebbe folle ipotizzare un limite al massimo sconto praticabile, che oggi nel caso degli SMS può tranquillamente arrivare oltre il 90%, e nel caso della connettività Internet via cellulare anche oltre il 99%. Ha senso? Saluti, GT La sensazione che per gli SMS si tratti di un “cartello di fatto” per me rimane forte… Per quanto mi risulta, un SMS costa “tanto meno di un centesimo da non essere quantificabile”. Hanno un bel dire i carrier che “in media la clientela li paga 2 o 3 centesimi”: una parte “sfigata” della clientela continua a pagarli 15…
E’ anche ovvio che se io prendo 1 euro di multa ogni volta che ne guadagno 1000 violando le regole, beh…

La mia impressione è che, semplicemente, il mercato non tenda al “prezzo più equo” tra domanda e offerta, perché tutti i “concorrenti” tendono a massimizzare il guadagno, senza “concorrere” tra loro, ma senza necessariamente essersi messi d’accordo “esplicitamente”. E trattandosi comunque di un oligopolio, questo è a maggior ragione possibile.

La domanda che mi pongo è: nella civiltà del marketing, della “creazione di nuovi bisogni”, valgono ancora le normali considerazioni sul “libero mercato”, o forse vanno almeno in parte riconsiderate? Fatte le debite proporzioni, non sembra di avere non più il rapporto “cliente – fornitore”, ma bensì “spacciatore – [bene/servizio]dipendente”?

In ogni caso, credo non sarebbe folle ipotizzare un limite al massimo sconto praticabile, che oggi nel caso degli SMS può tranquillamente arrivare oltre il 90%, e nel caso della connettività Internet via cellulare anche oltre il 99%. Ha senso?

Saluti,
GT

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Di: stefano /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1537 stefano Tue, 22 Sep 2009 15:09:56 +0000 /?p=2917#comment-1537 D'accordo con Alessio. In più ho il vago sospetto che risparmieremmo una montagna di soldi (provenienti dalle tasse), se non ci fossero questi baracconi tipo Mr prezzi o Antitrust vari, che costano e sono inutili. Per abbassare il costo degli sms il modo c'è: non usarli. D’accordo con Alessio.
In più ho il vago sospetto che risparmieremmo una montagna di soldi (provenienti dalle tasse), se non ci fossero questi baracconi tipo Mr prezzi o Antitrust vari, che costano e sono inutili.
Per abbassare il costo degli sms il modo c’è: non usarli.

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Di: alessio /2009/09/22/sms-stupide-manie-sovietiche/comment-page-1/#comment-1535 alessio Tue, 22 Sep 2009 14:42:02 +0000 /?p=2917#comment-1535 Sono perplesso, è un bel lavoro ma sembra vasellina accademica per giustificare un poco libertario sfruttamento dei consumatori... è vero, io mi baso su due pregiudizi: che gli operatori non siano 'credibili' e che gli sms siano erogati a costo praticamente nullo e quindi qualsiasi prezzo diverso da zero (estremizzo) è ingiustificato in un mercato libero trattandosi di una commodity. Nonostante questa impressione di bruciore intellettivo però sono d'accordo sulle vostre posizioni, i prezzi non vanno controllati ma, scusate l'ot, qualcosa occorrerebbe da fare: telecom 'spreca' utili avendo smesso di investire e di essere un volano per il sistema paese, gli altri se fanno utili portano soldi all'estero e in alcuni casi senza nemmeno pagare le tasse che potrebbero costituire un ritorno indiretto del premio che il cartello degli operatori si permette, connivente il legislatore e l'antitrust (che risibilmente commina multe paragonabili a un divieto di sosta...). Insomma, cosa è meglio mettere la testa sotto la sabbia dei modelli econometrici o rispondere a una stortura con una stortura? Mi sembrano brutte entrambe le alternative... Sono perplesso, è un bel lavoro ma sembra vasellina accademica per giustificare un poco libertario sfruttamento dei consumatori… è vero, io mi baso su due pregiudizi: che gli operatori non siano ‘credibili’ e che gli sms siano erogati a costo praticamente nullo e quindi qualsiasi prezzo diverso da zero (estremizzo) è ingiustificato in un mercato libero trattandosi di una commodity. Nonostante questa impressione di bruciore intellettivo però sono d’accordo sulle vostre posizioni, i prezzi non vanno controllati ma, scusate l’ot, qualcosa occorrerebbe da fare: telecom ’spreca’ utili avendo smesso di investire e di essere un volano per il sistema paese, gli altri se fanno utili portano soldi all’estero e in alcuni casi senza nemmeno pagare le tasse che potrebbero costituire un ritorno indiretto del premio che il cartello degli operatori si permette, connivente il legislatore e l’antitrust (che risibilmente commina multe paragonabili a un divieto di sosta…). Insomma, cosa è meglio mettere la testa sotto la sabbia dei modelli econometrici o rispondere a una stortura con una stortura? Mi sembrano brutte entrambe le alternative…

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