Commenti a: Post hoc, propter hoc? Ovvero, sui farmaci liberalizzati /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/ diretto da Oscar Giannino Sat, 25 Dec 2010 00:40:48 +0100 hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.0.1 Di: bill /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1305 bill Thu, 10 Sep 2009 10:31:38 +0000 /?p=2565#comment-1305 Possibilissimo, è una tendenza generale: ma se i farmacisti sono una corporazione, la grande distribuzione è una lobby. E che lo strozzamento della piccola distribuzione comporti sempre e comunque un vantaggio per il consumatore è tutto da dimostrare: ad esempio, vi sono interi rioni dove non si trova un fornaio, un macellaio o una drogheria. Ora, se qualcuno mi dimostra che dover prendere l'auto, infilarsi nel traffico, trovare un parcheggio e perdere un'ora per comprare un pezzo di pane è un grande vantaggio, perchè risparmio 20 cent, prometto di ricredermi.. Possibilissimo, è una tendenza generale: ma se i farmacisti sono una corporazione, la grande distribuzione è una lobby. E che lo strozzamento della piccola distribuzione comporti sempre e comunque un vantaggio per il consumatore è tutto da dimostrare: ad esempio, vi sono interi rioni dove non si trova un fornaio, un macellaio o una drogheria. Ora, se qualcuno mi dimostra che dover prendere l’auto, infilarsi nel traffico, trovare un parcheggio e perdere un’ora per comprare un pezzo di pane è un grande vantaggio, perchè risparmio 20 cent, prometto di ricredermi..

]]>
Di: incredibile! /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1289 incredibile! Wed, 09 Sep 2009 15:15:59 +0000 /?p=2565#comment-1289 Caro Bill, La Lombardia detiene un vero record per la Grande Distribuzione e non l'Emilia Romagna. Caro Bill,
La Lombardia detiene un vero record per la Grande Distribuzione e non l’Emilia Romagna.

]]>
Di: bill /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1287 bill Wed, 09 Sep 2009 14:31:29 +0000 /?p=2565#comment-1287 Sì sì, d'accordo. Ma una cosa sono le liberalizzazioni e le corporazioni, ed un'altra la grande distribuzione verso la quale, specie se tinta di rosso, le giunte gestite dagli amici di Brsani nutrono un affetto particolare. Nel senso che cittadine con dieci abitanti rischiano di trovarsi dodici Ipercoop aperti, con tanto di nuova linea di autobus messa sù in due minuti (e ovviamente pagata da Pantalone..), licenze edilizie a gogò quando se devi mettere un lucernaio a casa tua non ti danno il permesso neanche a pregare in greco antico, e via così. Tutta questa filippica per dire che non penso proprio che l'interesse di Bersani fosse quello di liberarci dalle corporazioni, ma quello di favorire le cooperative amiche sue. Perchè una cosa è dare la possibilità a più soggetti di aprire una farmacia, altra è quella di ammazzare la piccola distribuzione con la scusa che negli ipermercati, dove tra parentesi la qualità della merce spesso non eccelle, si spende meno. E soprattutto, quando questa crescita esponenziale dei centri di vendita della grande distribuzione non è una richiesta del mercato, ma una scelta calata e imposta dall'alto. Sì sì, d’accordo. Ma una cosa sono le liberalizzazioni e le corporazioni, ed un’altra la grande distribuzione verso la quale, specie se tinta di rosso, le giunte gestite dagli amici di Brsani nutrono un affetto particolare. Nel senso che cittadine con dieci abitanti rischiano di trovarsi dodici Ipercoop aperti, con tanto di nuova linea di autobus messa sù in due minuti (e ovviamente pagata da Pantalone..), licenze edilizie a gogò quando se devi mettere un lucernaio a casa tua non ti danno il permesso neanche a pregare in greco antico, e via così.
Tutta questa filippica per dire che non penso proprio che l’interesse di Bersani fosse quello di liberarci dalle corporazioni, ma quello di favorire le cooperative amiche sue.
Perchè una cosa è dare la possibilità a più soggetti di aprire una farmacia, altra è quella di ammazzare la piccola distribuzione con la scusa che negli ipermercati, dove tra parentesi la qualità della merce spesso non eccelle, si spende meno. E soprattutto, quando questa crescita esponenziale dei centri di vendita della grande distribuzione non è una richiesta del mercato, ma una scelta calata e imposta dall’alto.

]]>
Di: Roberto D. /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1275 Roberto D. Tue, 08 Sep 2009 23:02:09 +0000 /?p=2565#comment-1275 solo un inciso: i guadagni non sono assimilabili alla distruzione della ricchezza. Se puntiamo solo ad abbasssare il prezzo di vendita i salari mantengono il loro valore, ma non possono essere aumentati. Questo rende felice la BCE che pensa all'inflazione, ma non da agli occidentali i mezzi per comprare merci prodotte da loro. Al contrario si favorisce a deflazione ottenuta importando merci a basso costo. Anche se queste hanno una durata minore e quindi il loro rapporto tra costi benefici è, probabilmante più basso solo un inciso: i guadagni non sono assimilabili alla distruzione della ricchezza. Se puntiamo solo ad abbasssare il prezzo di vendita i salari mantengono il loro valore, ma non possono essere aumentati. Questo rende felice la BCE che pensa all’inflazione, ma non da agli occidentali i mezzi per comprare merci prodotte da loro. Al contrario si favorisce a deflazione ottenuta importando merci a basso costo. Anche se queste hanno una durata minore e quindi il loro rapporto tra costi benefici è, probabilmante più basso

]]>
Di: Tito /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1274 Tito Tue, 08 Sep 2009 21:56:02 +0000 /?p=2565#comment-1274 La questione dell'abolizione degli ordini è giustissima. Io direi anzi che contribuirebbe a ridurre i prezzi dei prodotti farmaceutici nel lungo periodo, scongiurando il pericolo dei cartelli, che permane anche con i farmaci da ricetta. Inoltre non capisco in linea di principio perchè nei supermercati, come la ricetta viene controllata dal farmacista può essere controllata dal commesso. O forse i membri delle corporazioni ci vedono meglio di noi terrestri? La questione dell’abolizione degli ordini è giustissima. Io direi anzi che contribuirebbe a ridurre i prezzi dei prodotti farmaceutici nel lungo periodo, scongiurando il pericolo dei cartelli, che permane anche con i farmaci da ricetta. Inoltre non capisco in linea di principio perchè nei supermercati, come la ricetta viene controllata dal farmacista può essere controllata dal commesso. O forse i membri delle corporazioni ci vedono meglio di noi terrestri?

]]>
Di: Massimo /2009/09/08/post-hoc-propter-hoc-ovvero-sui-farmaci-liberalizzati/comment-page-1/#comment-1273 Massimo Tue, 08 Sep 2009 14:48:18 +0000 /?p=2565#comment-1273 Bersani si è mosso nella direzione giusta, ma in modo decisamente insufficiente. La sua riforma permette di vendere farmaci per i quali non è richiesta la ricetta medica, ma solo se sono presenti farmacisti laureali e iscritti all'albo. Non si capisce perchè queste strutture non possano vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta e come mai ancora oggi un farmacista regolarmente laureato e iscritto all'albo non possa molto semplicemente aprire una farmacia. Bersani si è mosso nella direzione giusta, ma in modo decisamente insufficiente.

La sua riforma permette di vendere farmaci per i quali non è richiesta la ricetta medica, ma solo se sono presenti farmacisti laureali e iscritti all’albo. Non si capisce perchè queste strutture non possano vendere anche i farmaci con obbligo di ricetta e come mai ancora oggi un farmacista regolarmente laureato e iscritto all’albo non possa molto semplicemente aprire una farmacia.

]]>