Splendido articolo di Mike Lynch sul New York Times, con attacchi, risposta, scommessa, e altre scommesse (nell’Appendice al post di Mike).
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Il picco non è una teoria, non è neppure una legge fisica, ma è una legge ricavata sperimentalmente sullo sfruttamento di risorse di miniera.
Se il picco è una teoria, allora il petrolio è una risorsa rinnovabile.
Che poi la data del picco possa essere stabilita una volta per tutte soltanto a posteriori è un altro discorso.
Che poi i picchisti abbiano spesso preso “la vacca per le palle” cercando di individuare la data del picco, ancora un altro.
Poi, su dati che sembrano confermati anche da IEA, che dobbiamo sperare di scoprire altre 6 nuove Arabia Suadita entro il 2030 lo trovo più preoccupante di stabilire l’effettiva data del picco. Curiosità per lo più accademica?
(http://aspoitalia.blogspot.com/2009/08/150-anni-di-petrolio-abbondante.html)
Il problema nasce quando gli asini confondono i prezzi con i volumi di produzione.
Altri asini continuano a confondere i prezzi dei futures con i prezzi spot del barile.
Anche l’articolo Lynch è uno spreco di energia…
Anche il mio post è uno spreco di energia…
ad libitum