Commenti a: Serve un nuovo paradigma macroeconomico /2009/08/27/serve-un-nuovo-paradigma-macroeconomico/ diretto da Oscar Giannino Sat, 02 Jan 2010 00:41:26 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Roberto Alabiso /2009/08/27/serve-un-nuovo-paradigma-macroeconomico/comment-page-1/#comment-1162 Roberto Alabiso Sat, 29 Aug 2009 20:59:29 +0000 /?p=2378#comment-1162 Grazie per la Sua presenza efficace al Meeting. Grazie per la Sua presenza efficace al Meeting.

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Di: spaziamente /2009/08/27/serve-un-nuovo-paradigma-macroeconomico/comment-page-1/#comment-1158 spaziamente Fri, 28 Aug 2009 15:54:50 +0000 /?p=2378#comment-1158 Non è affato preoccupante l'ignoranza della politica, (non era Hayek a dire che l'ignoranza è il motore del progresso umano?!) Ciò che preoccupa è che molti della nostra classe dirigente ci sguazzino senza avere una minima parvenza di curiosità intellettuale: questo è davvero grave.. Non è affato preoccupante l’ignoranza della politica, (non era Hayek a dire che l’ignoranza è il motore del progresso umano?!)
Ciò che preoccupa è che molti della nostra classe dirigente ci sguazzino senza avere una minima parvenza di curiosità intellettuale: questo è davvero grave..

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Di: Stefano /2009/08/27/serve-un-nuovo-paradigma-macroeconomico/comment-page-1/#comment-1154 Stefano Fri, 28 Aug 2009 12:25:07 +0000 /?p=2378#comment-1154 E' preoccupante l'ignoranza della politica. Un conto è non intervenire per lasciare fare il mercato, un conto è non avere la più pallida idea delle possibilità tecniche che ha oggi la finanza. E’ preoccupante l’ignoranza della politica. Un conto è non intervenire per lasciare fare il mercato, un conto è non avere la più pallida idea delle possibilità tecniche che ha oggi la finanza.

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Di: cesare barbetta /2009/08/27/serve-un-nuovo-paradigma-macroeconomico/comment-page-1/#comment-1147 cesare barbetta Fri, 28 Aug 2009 09:17:24 +0000 /?p=2378#comment-1147 Far assurgere gli intermediari finanziari (soprattutto commercial & investments banks) al rango di 4° attore del gioco del mercato sarebbe dovuto essere una ovvietà per tutti coloro che agivano con responsabilità e che si aspettavano responsabilità da tutte le controparti. Teorici e studiosi inclusi. Senza responsabilità (tracciate, tracciabili e rin-tracciabili) infatti sarebbero scaturiti diversi obbrobbri (guidati naturalmente dall'ego) nel Mercato, quali ad es.: corruzione, malagestione, bonus eccessivi, inefficienze, opacità, TBTF,... Riguardo alle TBTF (too big to fail) mi chiedo: se lo scopo più alto e nobile di una società responsabile è la valorizzazione costante del singolo individuo, e se le azioni di ogni attore dovrebbero costantemente tendere al soddisfacimento tanto dei propri bisogni quanto dei bisogni degli altri, perché non aumentare controlli/responsabilità nel momento in cui le dimensioni di un attore diventano tali da poter causare, in tempi di crisi, dei bagni di sangue, quali sono i licenziamenti di centinaia e centinaia di individui? Stocasticamente, è molto arduo mantenere il FONDAMENTALE equilibrio "soddisfacimento proprio-altrui" nel momento in cui si superano determinati parametri dimensionali: siamo immersi in un andamento ad onda dei fenomeni bio-socio-economici (alti e bassi) e, sempre stocasticamente, un momento di secca porterebbe un "Too Big" a farCI fare dei bagni di sangue (= crisi di tante imprese = licenziamento di centinaia di individui = crisi di centinaia di famiglie = crisi di tantissimi attori dell'intero mercato). Il salvare OGGI dei grossi gruppi mi pare una azione scellerata, perché il problema stava a monte: occorreva studiare insieme, creare, distribuire e condividere degli strumenti di responsabilità tali da controllare, gestire, ossia DISINCENTIVARE la crescita dimensionale di OGNI attore oltre certi livelli limite. Tali grossi gruppi/attori vanno poi a costituire un enorme vincolo per la successiva crescita e per il benessere dell'intero sistema di Mercato lungo l' "onda" delle proprie manifestazioni di vita. Tralascio poi il discorso sulle conseguenze anti-liberali derivanti dalla degenerazione (spesso naturale, purtroppo) dei grossi gruppi/attori in abusi di posizioni dominanti di Mercato. Degenerazioni guidate ed istruite dall' "EGO", il quale assurge ad arbitro del gioco socio-economico in un sistema in cui non si è più in grado di mantenere il fondamentale equilibrio "soddisfacimento proprio-altrui". Sistema degenerato quindi principalmente dall'ego, il quale ridimensiona: il Capitalismo in capitalismo, il Mercato in mercato, le Persone in persone,... la Vita in vita di bassissimo spessore; vita per la quale un giovane, come me, perde molti interessi (non solo bancari, anzi...). Sono OGGI molto deluso da coloro che possono (porre le regole). Perché non mi pare stiano distribuendo delle profonde regole e dei seri strumenti di responsabilità che mirino, in particolare, alla trasparenza e alla (tracciabilità e rin-tracciabilità della) responsabilità sociale degli intermediari finanziari in primis. E temo che si sia giunti ad un punto tale che l'aver permesso, in passato, la creazione di Too Big abbia a sua volta prodotto delle putidre commistioni all'interno del sistema globale di mercato (oggi è purtroppo senza la M) tali da impedire degli interventi di trasparenza, pulizia, responsabilità, ossia di LIBERTA' e DEMOCRAZIA di/per ogni singolo attore. Far assurgere gli intermediari finanziari (soprattutto commercial & investments banks)
al rango di 4° attore del gioco del mercato sarebbe dovuto essere una ovvietà per tutti coloro che agivano con responsabilità e che si aspettavano responsabilità da tutte le controparti. Teorici e studiosi inclusi.

Senza responsabilità (tracciate, tracciabili e rin-tracciabili) infatti sarebbero scaturiti diversi obbrobbri (guidati naturalmente dall’ego) nel Mercato, quali ad es.: corruzione, malagestione, bonus eccessivi, inefficienze, opacità, TBTF,…

Riguardo alle TBTF (too big to fail) mi chiedo:
se lo scopo più alto e nobile di una società responsabile è la valorizzazione costante del singolo individuo,
e se le azioni di ogni attore dovrebbero costantemente tendere al soddisfacimento tanto dei propri bisogni quanto dei bisogni degli altri,
perché non aumentare controlli/responsabilità nel momento in cui le dimensioni di un attore diventano tali da poter causare, in tempi di crisi, dei bagni di sangue, quali sono i licenziamenti di centinaia e centinaia di individui?

Stocasticamente, è molto arduo mantenere il FONDAMENTALE equilibrio “soddisfacimento proprio-altrui” nel momento in cui si superano determinati parametri dimensionali: siamo immersi in un andamento ad onda dei fenomeni bio-socio-economici (alti e bassi) e, sempre stocasticamente, un momento di secca porterebbe un “Too Big” a farCI fare dei bagni di sangue (= crisi di tante imprese = licenziamento di centinaia di individui = crisi di centinaia di famiglie = crisi di tantissimi attori dell’intero mercato).

Il salvare OGGI dei grossi gruppi mi pare una azione scellerata, perché il problema stava a monte: occorreva studiare insieme, creare, distribuire e condividere degli strumenti di responsabilità tali da controllare, gestire, ossia DISINCENTIVARE la crescita dimensionale di OGNI attore oltre certi livelli limite.

Tali grossi gruppi/attori vanno poi a costituire un enorme vincolo per la successiva crescita e per il benessere dell’intero sistema di Mercato lungo l’ “onda” delle proprie manifestazioni di vita.

Tralascio poi il discorso sulle conseguenze anti-liberali derivanti dalla degenerazione (spesso naturale, purtroppo) dei grossi gruppi/attori in abusi di posizioni dominanti di Mercato.
Degenerazioni guidate ed istruite dall’ “EGO”, il quale assurge ad arbitro del gioco socio-economico in un sistema in cui non si è più in grado di mantenere il fondamentale equilibrio “soddisfacimento proprio-altrui”.

Sistema degenerato quindi principalmente dall’ego, il quale ridimensiona: il Capitalismo in capitalismo, il Mercato in mercato, le Persone in persone,… la Vita in vita di bassissimo spessore; vita per la quale un giovane, come me, perde molti interessi (non solo bancari, anzi…).

Sono OGGI molto deluso da coloro che possono (porre le regole).
Perché non mi pare stiano distribuendo delle profonde regole e dei seri strumenti di responsabilità che mirino, in particolare, alla trasparenza e alla (tracciabilità e rin-tracciabilità della) responsabilità sociale degli intermediari finanziari in primis.

E temo che si sia giunti ad un punto tale che l’aver permesso, in passato, la creazione di Too Big abbia a sua volta prodotto delle putidre commistioni all’interno del sistema globale di mercato (oggi è purtroppo senza la M) tali da impedire degli interventi di trasparenza, pulizia, responsabilità, ossia di LIBERTA’ e DEMOCRAZIA di/per ogni singolo attore.

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