Commenti a: Un default degli USA è pensabile? /2009/08/23/un-default-degli-usa-e-pensabile/ diretto da Oscar Giannino Sun, 03 Jan 2010 13:36:39 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: manT /2009/08/23/un-default-degli-usa-e-pensabile/comment-page-1/#comment-1127 manT Mon, 24 Aug 2009 18:01:54 +0000 /?p=2302#comment-1127 Salve, Daniele! Capisco le sue preoccupazioni. Infatti, secondo alcuni - gli US necessitano 150 mlrd al mese per gestire il deficit interno ed esterno di 1.8 tlrn e sopratutto per far sembrare che i mercati finanziari siano "sani e salvi". A un certo punto solo la pura e semplice "stampa" potrà risolvere il problema. Oppure il prezzo del petrolio, che assorbirebbe da solo l'inflazione del dollaro, ma in quel scenario gli effetti collaterali sarebbero non pochi. In ogni caso, fatico a credere nel default US ("too big to fail policy").Probabilmente sarebbe anche salutare un parziale default, ma mi rifiuto di credere . Possiedono troppi mezzi e misure per non farlo (e qui non parlo di solite misure buone solo per far riempire le pagine dei giornali coi titoli roboanti e politically correct), almeno a medio termine(4-6 anni). Salve, Daniele!
Capisco le sue preoccupazioni. Infatti, secondo alcuni – gli US necessitano 150 mlrd al mese per gestire il deficit interno ed esterno di 1.8 tlrn e sopratutto per far sembrare che i mercati finanziari siano “sani e salvi”.
A un certo punto solo la pura e semplice “stampa” potrà risolvere il problema.
Oppure il prezzo del petrolio, che assorbirebbe da solo l’inflazione del dollaro, ma in quel scenario gli effetti collaterali sarebbero non pochi. In ogni caso, fatico a credere nel default US (”too big to fail policy”).Probabilmente sarebbe anche salutare un parziale default, ma mi rifiuto di credere . Possiedono troppi mezzi e misure per non farlo (e qui non parlo di solite misure buone solo per far riempire le pagine dei giornali coi titoli roboanti e politically correct), almeno a medio termine(4-6 anni).

]]>
Di: Daniele /2009/08/23/un-default-degli-usa-e-pensabile/comment-page-1/#comment-1123 Daniele Mon, 24 Aug 2009 06:35:46 +0000 /?p=2302#comment-1123 Onestamente non mi pare molto coerente con l'impostazione generale USA una tassa sulla richhezza, quantomeno una tassa talmente enorme da poter ristabilire deficit enormi. D'altronde ci sono ben altre soluzione rispetto a quella di un default. Default lo fanno i Paesi che non possono più onorare i propri impegni. Gli USA continueranno a rispettarli. Solo che lo faranno in USD. E' sufficiente stamparne in adeguata quantità. La risposta ad un alto bedito è di annaquarlo in una grande inflazione. E' chiaro che il giovo non regge soltanto se il mondo (ma sarebbe meglio dire i Paesi del BRIC) non ci sta e abbandona il dollaro. Pertanto il tema va, a mio parere, leggermente mutato: Il dollaro sarà amcora la valuta di riferimento mondiale e fino a quando? Daniele Onestamente non mi pare molto coerente con l’impostazione generale USA una tassa sulla richhezza, quantomeno una tassa talmente enorme da poter ristabilire deficit enormi.
D’altronde ci sono ben altre soluzione rispetto a quella di un default. Default lo fanno i Paesi che non possono più onorare i propri impegni. Gli USA continueranno a rispettarli. Solo che lo faranno in USD. E’ sufficiente stamparne in adeguata quantità.
La risposta ad un alto bedito è di annaquarlo in una grande inflazione. E’ chiaro che il giovo non regge soltanto se il mondo (ma sarebbe meglio dire i Paesi del BRIC) non ci sta e abbandona il dollaro.
Pertanto il tema va, a mio parere, leggermente mutato:
Il dollaro sarà amcora la valuta di riferimento mondiale e fino a quando?
Daniele

]]>
Di: Franco /2009/08/23/un-default-degli-usa-e-pensabile/comment-page-1/#comment-1120 Franco Sun, 23 Aug 2009 18:02:52 +0000 /?p=2302#comment-1120 Può sembrare retorica, mi sembra che, comunque vada, tra quanto prospettato da Jeffrey Rogers Hummel e la risposta di Arnold Kling, per le persone normali, quelle che non speculano in borsa, ma che al contrario subiscono le conseguenze di una situazione esplosiva generata dai "soliti noti", non si presentano tempi molto tranquilli, con le conseguenze del caso... Può sembrare retorica, mi sembra che, comunque vada, tra quanto prospettato da Jeffrey Rogers Hummel e la risposta di Arnold Kling, per le persone normali, quelle che non speculano in borsa, ma che al contrario subiscono le conseguenze di una situazione esplosiva generata dai “soliti noti”, non si presentano tempi molto tranquilli, con le conseguenze del caso…

]]>
Di: manT /2009/08/23/un-default-degli-usa-e-pensabile/comment-page-1/#comment-1119 manT Sun, 23 Aug 2009 16:56:51 +0000 /?p=2302#comment-1119 Grazie per aver toccato l'argomento, un pò spinoso, come l'ipotetico default degli USA. Sono parzialmente d'accordo con Lei, Oscar. Le sembrerà strano, ma tra i miei amici americani l'argomento in questione viene girato e rigirato spesso. La consapevolezza dell'impossibilità di onorare il debito in futuro è ben presente. L'esempio del Texas non è sufficiente (la complessità del problema del sistema US è imparagonabile a quello locale-provinciale come Texas). Io, personalmente, credo nella soluzione di "mezzo" - un pò di furberia (solita a dire il vero) da creatori delle regole e un pò di vera capacità di gestione(innegabile!) da parte degli USA (esemplari in molti campi). Più la solita geopolitica fatta di pressione (la visita della signora Clinton in China mesi fa è un lampante esempio, ho seguito la faccenda). Gli USA usciranno fuori dalla crisi, non ne dubito e senza default. ma non solamente con le idealizzate (per altrui, un pò meno per se stessi) ricette liberal. Grazie per aver toccato l’argomento, un pò spinoso, come l’ipotetico default degli USA.
Sono parzialmente d’accordo con Lei, Oscar.
Le sembrerà strano, ma tra i miei amici americani l’argomento in questione viene girato e rigirato spesso. La consapevolezza dell’impossibilità di onorare il debito in futuro è ben presente. L’esempio del Texas non è sufficiente (la complessità del problema del sistema US è imparagonabile a quello locale-provinciale come Texas). Io, personalmente, credo nella soluzione di “mezzo” – un pò di furberia (solita a dire il vero) da creatori delle regole e un pò di vera capacità di gestione(innegabile!) da parte degli USA (esemplari in molti campi).
Più la solita geopolitica fatta di pressione (la visita della signora Clinton in China mesi fa è un lampante esempio, ho seguito la faccenda).
Gli USA usciranno fuori dalla crisi, non ne dubito e senza default. ma non solamente con le idealizzate (per altrui, un pò meno per se stessi) ricette liberal.

]]>