Commenti a: Fus: integrarlo con nuove risorse o abolirlo? /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/ diretto da Oscar Giannino Thu, 17 Dec 2009 18:14:12 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Filippo Cavazzoni /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-677 Filippo Cavazzoni Sun, 26 Jul 2009 16:17:53 +0000 /?p=1718#comment-677 I cantanti e i direttori "di richiamo" sono anche quelli che permettono di riempire i teatri e, magari, di tenere più alti i prezzi dei biglietti. Ad ogni modo, (sempre per fare un paragone con il calcio) si può vincere un campionato anche con una squadra come il Verona. Qui (http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_140_Cavazzoni.pdf) si fa un'analisi meno superficiale (è evidente come in un post di un blog l'analisi non possa essere troppo approfondita). Sul fatto che sia anche grottesca mi sembra che i numeri parlino chiaro, o i numeri non hanno valore? I cantanti e i direttori “di richiamo” sono anche quelli che permettono di riempire i teatri e, magari, di tenere più alti i prezzi dei biglietti. Ad ogni modo, (sempre per fare un paragone con il calcio) si può vincere un campionato anche con una squadra come il Verona.
Qui (http://brunoleonimedia.servingfreedom.net/Focus/IBL_Focus_140_Cavazzoni.pdf) si fa un’analisi meno superficiale (è evidente come in un post di un blog l’analisi non possa essere troppo approfondita). Sul fatto che sia anche grottesca mi sembra che i numeri parlino chiaro, o i numeri non hanno valore?

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Di: sandro /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-672 sandro Sat, 25 Jul 2009 12:42:16 +0000 /?p=1718#comment-672 Lavoro in uno degli enti lirici, al Carlo Felice di Genova, che di certo non è il più beneficiato dal sistema. Comunque, a prescindere dall'analisi piuttosto superficiale e per alcuni versi anche grottesca di Cavazzoni, tanto per darvi conto di una delle ragioni del bilancio in "rosso" delle fondazioni bisognerebbe chiedersi come mai un cantante o un direttore possano prendere dei cachet stratosferici. E' il mercato, direte voi, così come è il mercato a far sì che Ibrahimovic possa pretendere 10 milioni l'anno. Col risultato che le casse delle varie società sono vuote o in pesante passivo. Per cui, invece di vedere 300 lavoratori (per parlare del mio teatro) che "mangiano soldi", provate invece a pensare che anche qui in fondo i costi sono i vari Del Piero, Totti, Ronaldo ecc. ecc. E quindi che facciamo? Mandiamo a casa per colpa loro il giardiniere, il magazziniere, il porta secchi e il raccattapalle? E la soluzione di questo problema a chi spetta? Al giardiniere, al magazziniere o alla FIFA? Infine: prima di esprimere giudizi sempre definitivi e onniscienti, magari proviamo a documentaci un pò meglio e a fare qualche ragionamento a 360°, no? Lavoro in uno degli enti lirici, al Carlo Felice di Genova, che di certo non è il più beneficiato dal sistema.
Comunque, a prescindere dall’analisi piuttosto superficiale e per alcuni versi anche grottesca di Cavazzoni, tanto per darvi conto di una delle ragioni del bilancio in “rosso” delle fondazioni bisognerebbe chiedersi come mai un cantante o un direttore possano prendere dei cachet stratosferici.
E’ il mercato, direte voi, così come è il mercato a far sì che Ibrahimovic possa pretendere 10 milioni l’anno. Col risultato che le casse delle varie società sono vuote o in pesante passivo. Per cui, invece di vedere 300 lavoratori (per parlare del mio teatro) che “mangiano soldi”, provate invece a pensare che anche qui in fondo i costi sono i vari Del Piero, Totti, Ronaldo ecc. ecc. E quindi che facciamo? Mandiamo a casa per colpa loro il giardiniere, il magazziniere, il porta secchi e il raccattapalle?
E la soluzione di questo problema a chi spetta? Al giardiniere, al magazziniere o alla FIFA?
Infine: prima di esprimere giudizi sempre definitivi e onniscienti, magari proviamo a documentaci un pò meglio e a fare qualche ragionamento a 360°, no?

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Di: Marco B. /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-662 Marco B. Fri, 24 Jul 2009 00:40:12 +0000 /?p=1718#comment-662 Il FUS serve a dirottare sulla qualità quei soldi che stando solo alle logiche di mercato finirebbero solo in film commerciali, in questo caso non avremmo avuto tanti film belli delle ultime stagioni. Il problema di tanto cinema italiano di qualità è che mancano le sale per il tipo di prodotto finale, un film come Questione di cuore della Archibugi, ad esempio, sconta a livello di botteghino il fatto che in Italia stanno scomparendo le sale dai centri storici, e sui multisala non vige nessuna legge che li obblighi a proiettare film diversi, qualsiasi boiata commerciale può invadere fino a sei sette schermi (è successo davvero...). Sarebbe giusto obbligare per legge i multisala a proiettare solo un film per sala e allo stesso tempo far acquisire le sale cinematografiche del centro dallo stato o da enti no profit... o comunque obbligare i proprietari a non poterli trasformare in appartamenti o negozi. In questo modo sarebbe garantito quel contatto con il pubblico che sempre di più è negato alle buone pellicole nostrane (e in genere a tutto il cinema dessai in generale).Poi per quanto riguarda il FUS provate a calarvi in un imprenditore: buttereste un milione e mezzo di euro per produrre l'esordio di un regista con una sceneggiatura bella e dura che non fa ridere e non guarda al facile consumo?Ci vuole un po' di realismo prima di dire "togliamo il finanziamento!" Prova ne è questo famoso product placement introdotto dal governo per poter agevolare l'entrate dei privati nel finanziamento del cinema. Consiste nella possibilità di fare pubblicità (occulta) nei film, ebbene le grandi società investono solo in cinepanettoni e film discutibili... Il FUS serve a dirottare sulla qualità quei soldi che stando solo alle logiche di mercato finirebbero solo in film commerciali, in questo caso non avremmo avuto tanti film belli delle ultime stagioni. Il problema di tanto cinema italiano di qualità è che mancano le sale per il tipo di prodotto finale, un film come Questione di cuore della Archibugi, ad esempio, sconta a livello di botteghino il fatto che in Italia stanno scomparendo le sale dai centri storici, e sui multisala non vige nessuna legge che li obblighi a proiettare film diversi, qualsiasi boiata commerciale può invadere fino a sei sette schermi (è successo davvero…). Sarebbe giusto obbligare per legge i multisala a proiettare solo un film per sala e allo stesso tempo far acquisire le sale cinematografiche del centro dallo stato o da enti no profit… o comunque obbligare i proprietari a non poterli trasformare in appartamenti o negozi. In questo modo sarebbe garantito quel contatto con il pubblico che sempre di più è negato alle buone pellicole nostrane (e in genere a tutto il cinema dessai in generale).Poi per quanto riguarda il FUS provate a calarvi in un imprenditore: buttereste un milione e mezzo di euro per produrre l’esordio di un regista con una sceneggiatura bella e dura che non fa ridere e non guarda al facile consumo?Ci vuole un po’ di realismo prima di dire “togliamo il finanziamento!” Prova ne è questo famoso product placement introdotto dal governo per poter agevolare l’entrate dei privati nel finanziamento del cinema. Consiste nella possibilità di fare pubblicità (occulta) nei film, ebbene le grandi società investono solo in cinepanettoni e film discutibili…

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Di: tony /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-660 tony Thu, 23 Jul 2009 17:56:04 +0000 /?p=1718#comment-660 michele placido e nanni moretti artisti illustri ? raccomandati illustri semmai. michele placido e nanni moretti artisti illustri ? raccomandati illustri semmai.

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Di: Filippo Cavazzoni /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-658 Filippo Cavazzoni Thu, 23 Jul 2009 14:27:54 +0000 /?p=1718#comment-658 Certamente, il FUS riguarda cinema, teatro, danza, lirica, circo... e non solo. Io son del parere che l'industria cinematografica possa vivere anche senza l'intervento pubblico, sulla lirica invece sono più scettico. In ogni caso, questo non vuol dire che il sistema di finanziamento attuale sia positivo (anzi, è un disastro). Una riforma degli enti lirico-sinfonici è la prima da attuare, quella realizzata da Veltroni nel 1996 non ha dato risultati brillanti, tutt'altro. Certamente, il FUS riguarda cinema, teatro, danza, lirica, circo… e non solo. Io son del parere che l’industria cinematografica possa vivere anche senza l’intervento pubblico, sulla lirica invece sono più scettico. In ogni caso, questo non vuol dire che il sistema di finanziamento attuale sia positivo (anzi, è un disastro). Una riforma degli enti lirico-sinfonici è la prima da attuare, quella realizzata da Veltroni nel 1996 non ha dato risultati brillanti, tutt’altro.

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Di: fabio morbidelli /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-655 fabio morbidelli Thu, 23 Jul 2009 13:01:13 +0000 /?p=1718#comment-655 Qualcuno ricorda che il Fondo Unico dello Spettacolo si chiama Unico perché è Unico. La metà del fus va alla lirica e una grande fetta alla prosa che sono spettacolo dal vivo; una parte del fus va al cinema (che per sua natura può fare grossi incassi al botteghino a contrario degli spettacoli dal vivo). Tagliare il fus significa colpire prima di tutto la Musica Lirica e Sinfonica che sono alla base dell'identità culturale italiana e che ci vengono invidiate e imitate in tutto il mondo. Perché si parla solo di cinema? Grazie per l'attenzione. FM Qualcuno ricorda che il Fondo Unico dello Spettacolo si chiama Unico perché è Unico.
La metà del fus va alla lirica e una grande fetta alla prosa che sono spettacolo dal vivo; una parte del fus va al cinema (che per sua natura può fare grossi incassi al botteghino a contrario degli spettacoli dal vivo). Tagliare il fus significa colpire prima di tutto la Musica Lirica e Sinfonica che sono alla base dell’identità culturale italiana e che ci vengono invidiate e imitate in tutto il mondo. Perché si parla solo di cinema?
Grazie per l’attenzione.
FM

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Di: Marco O. /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-651 Marco O. Wed, 22 Jul 2009 22:55:35 +0000 /?p=1718#comment-651 Non penso che la Francia, con un tax burden intorno al 43-44%, sia propriamente il modello a cui si guarda in questo blog... :) Non penso che la Francia, con un tax burden intorno al 43-44%, sia propriamente il modello a cui si guarda in questo blog… :)

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Di: Giovanni /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-649 Giovanni Wed, 22 Jul 2009 21:30:27 +0000 /?p=1718#comment-649 Queste sono ottime intenzioni e senz'altro in buona fede ma porterebbero solo ai cinepanettoni, "prodotti" concepiti per fare profitto. Il cinema è anche altro. Fellini ( uno dei grandi della storia di questa arte, premio Oscar, Leone d'oro ecc.) ebbe grandi difficoltà a realizzare "la voce della luna" con Benigni-Villaggio. Bellissimo film che vedeva chiaramente il futuro della nostra società. Questo film purtroppo incassò poco e forse qualcuno ci avrà perso dei soldi. E' stato un errore farlo? L'Italia investe nel suo glorioso cinema 50 milioni di euro l'anno. La Francia 500. Queste sono ottime intenzioni e senz’altro in buona fede ma porterebbero solo ai cinepanettoni, “prodotti” concepiti per fare profitto. Il cinema è anche altro. Fellini ( uno dei grandi della storia di questa arte, premio Oscar, Leone d’oro ecc.) ebbe grandi difficoltà a realizzare “la voce della luna” con Benigni-Villaggio. Bellissimo film che vedeva chiaramente il futuro della nostra società. Questo film purtroppo incassò poco e forse qualcuno ci avrà perso dei soldi. E’ stato un errore farlo? L’Italia investe nel suo glorioso cinema 50 milioni di euro l’anno. La Francia 500.

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Di: Franco Bocchini /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-648 Franco Bocchini Wed, 22 Jul 2009 17:44:16 +0000 /?p=1718#comment-648 Da perfetto incompetente - ma da imprenditore - a me pare che potrebbe essere interessante una sana politica di marketing: i fondi supportino la distribuzione delle pellicole, in particolare in altri mercati, anziché la realizzazione. In tal modo l'obiettivo diventa la possibilità che l'opera abbia un pubblico più vasto e, di conseguenza, maggiori incassi per ripagare l'investimento iniziale. Effetto collaterale, non certo sgradito, la crescita di popolarità per gli autori apprezzati e la conseguente facilitazione ad ottenere risorse dal mercato in seguito: un bell'esempio di circolo virtuoso, molto probabilmente a costi inferiori, che non prende le mosse dalla mentalità assistenzialista - viziata, anche, da troppa discrezionalità - ma lascia a chi ritiene di avere buone idee il rischio imprenditoriale di realizzarle, con le risorse che riesce a reperire. Da perfetto incompetente – ma da imprenditore – a me pare che potrebbe essere interessante una sana politica di marketing: i fondi supportino la distribuzione delle pellicole, in particolare in altri mercati, anziché la realizzazione. In tal modo l’obiettivo diventa la possibilità che l’opera abbia un pubblico più vasto e, di conseguenza, maggiori incassi per ripagare l’investimento iniziale. Effetto collaterale, non certo sgradito, la crescita di popolarità per gli autori apprezzati e la conseguente facilitazione ad ottenere risorse dal mercato in seguito: un bell’esempio di circolo virtuoso, molto probabilmente a costi inferiori, che non prende le mosse dalla mentalità assistenzialista – viziata, anche, da troppa discrezionalità – ma lascia a chi ritiene di avere buone idee il rischio imprenditoriale di realizzarle, con le risorse che riesce a reperire.

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Di: Filippo Cavazzoni /2009/07/22/fus-integrarlo-con-nuove-risorse-o-abolirlo/comment-page-1/#comment-644 Filippo Cavazzoni Wed, 22 Jul 2009 15:23:32 +0000 /?p=1718#comment-644 Però se un regista riceve premi e riconoscimenti avrà meno problemi a farsi finanziare un film (diventa indispensabile il sostegno dello Stato? Direi di no, quel regista riuscirà troverà più facilmente persone che scommetteranno su di lui). Diverso è invece il discorso per i registi esordienti. Però se un regista riceve premi e riconoscimenti avrà meno problemi a farsi finanziare un film (diventa indispensabile il sostegno dello Stato? Direi di no, quel regista riuscirà troverà più facilmente persone che scommetteranno su di lui). Diverso è invece il discorso per i registi esordienti.

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