Commenti a: Low return on assets versus high yields push: come se ne esce? /2009/07/17/low-return-on-assets-versus-high-yields-push-come-se-ne-esce/ diretto da Oscar Giannino Mon, 14 Dec 2009 17:29:31 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: LC /2009/07/17/low-return-on-assets-versus-high-yields-push-come-se-ne-esce/comment-page-1/#comment-638 LC Wed, 22 Jul 2009 10:53:12 +0000 /?p=1680#comment-638 Limitandosi al settore finanziario americano, in particolare al settore immobiliare, che poi è la causa scatenante di tutto questo marasma mondiale, c'è anche da dire che il crollo dei rendimenti per le banche sui mutui "prime" è figlio dell'attività delle due ex-GSE Fannie&Freddie che, beneficiando di una implicita garanzia pubblica, hanno potuto praticare tassi tali da rendere il mercato assolutamente non attraente per le normali banche private, spingendole verso il settore "subprime". Non ho dati sufficientemente dettagliati sotto mano, ma credo che su questo ci sarebbe molto da dire e scrivere. Eccessi monetari sommati alle distorsioni dell'intervento pubblico diretto (o quasi) sono due concause da non sottovalutare, anche se dubito sentiremo particolari mea culpa su questo. Meglio prendersela col mercato, è molto più facile. Limitandosi al settore finanziario americano, in particolare al settore immobiliare, che poi è la causa scatenante di tutto questo marasma mondiale, c’è anche da dire che il crollo dei rendimenti per le banche sui mutui “prime” è figlio dell’attività delle due ex-GSE Fannie&Freddie che, beneficiando di una implicita garanzia pubblica, hanno potuto praticare tassi tali da rendere il mercato assolutamente non attraente per le normali banche private, spingendole verso il settore “subprime”.
Non ho dati sufficientemente dettagliati sotto mano, ma credo che su questo ci sarebbe molto da dire e scrivere.
Eccessi monetari sommati alle distorsioni dell’intervento pubblico diretto (o quasi) sono due concause da non sottovalutare, anche se dubito sentiremo particolari mea culpa su questo. Meglio prendersela col mercato, è molto più facile.

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Di: giorgio arfaras /2009/07/17/low-return-on-assets-versus-high-yields-push-come-se-ne-esce/comment-page-1/#comment-618 giorgio arfaras Mon, 20 Jul 2009 11:48:48 +0000 /?p=1680#comment-618 Intanto complimenti per l'articolo. Aggiungerei solo questo. E' vero che i krugman-keynesiani propongono come unica soluzione un intervento dall'alto che normalizzi le iper retribuzioni? L'idea, detto altrimenti, sarebbe che, tolta la tentazione, si elimina il peccato. Laddove la tentazione è il guadagnare come nababbi ed gli effetti collaterali del peccato sono le crisi finanziarie - figlie del troppo rischio generato e distribuito - che possono azzoppare l'economia "reale". Si e no, la loro proposta di fondo è quella di creare un sistema bancario doppio, uno noioso, ed uno vivace. Quello noioso si occupa di credito ordinario, quello vivace di investimenti. Quest'ultimo è libero di guadagnare e perdere quanto vuole, è non è mai salvato dai poteri pubblici. Il primo, essendo noioso, ossia privo di rischi, non dovrebbe mai perdere colpi e quindi non dovrebbe mai smettere di erogare credito. Il progetto sembra sensato ed è dirigista. Dirigista? Si, perchè parte dall'idea che il mercato non sia in grado di autoregolarsi e dunque che vada diviso in partenza per evitare i danni potenziali. Secondo questa scuola di pensiero, il mercato finanziario non è - come dovrebbe -l'ombra dell'economia reale. L'ombra che riflette i "fondamentali". Il malandrino agisce in proprio, raramente riflettendo i fondamentali, e qualche volta producendo gravi danni. Intanto complimenti per l’articolo. Aggiungerei solo questo.

E’ vero che i krugman-keynesiani propongono come unica soluzione un intervento dall’alto che normalizzi le iper retribuzioni? L’idea, detto altrimenti, sarebbe che, tolta la tentazione, si elimina il peccato. Laddove la tentazione è il guadagnare come nababbi ed gli effetti collaterali del peccato sono le crisi finanziarie – figlie del troppo rischio generato e distribuito – che possono azzoppare l’economia “reale”.

Si e no, la loro proposta di fondo è quella di creare un sistema bancario doppio, uno noioso, ed uno vivace. Quello noioso si occupa di credito ordinario, quello vivace di investimenti. Quest’ultimo è libero di guadagnare e perdere quanto vuole, è non è mai salvato dai poteri pubblici. Il primo, essendo noioso, ossia privo di rischi, non dovrebbe mai perdere colpi e quindi non dovrebbe mai smettere di erogare credito.

Il progetto sembra sensato ed è dirigista. Dirigista? Si, perchè parte dall’idea che il mercato non sia in grado di autoregolarsi e dunque che vada diviso in partenza per evitare i danni potenziali.

Secondo questa scuola di pensiero, il mercato finanziario non è – come dovrebbe -l’ombra dell’economia reale. L’ombra che riflette i “fondamentali”. Il malandrino agisce in proprio, raramente riflettendo i fondamentali, e qualche volta producendo gravi danni.

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