Commenti a: I tedeschi alla conquista del deserto /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/ diretto da Oscar Giannino Mon, 21 Dec 2009 01:35:30 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Giovanni Boggero /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-707 Giovanni Boggero Tue, 28 Jul 2009 17:55:20 +0000 /?p=1519#comment-707 <a href="#comment-687" rel="nofollow">@Giovanni</a> a) Sinceramente non vedo dove sia il cambiamento importante... b) Attenzione potenza installata è una cosa, energia prodotta è un'altra. c) Non mi si fraintenda. Alla dipendenza e alla ricattabilità non voglio affatto che si dia troppo peso. Sono convinto anzi che sia più vantaggioso connettere economicamente due paesi, piuttosto che lasciarli isolati l'uno dall'altro. Detto ciò, tuttavia, mi fa specie che chi oggi avanza perplessità e preoccupazioni sulla nostra dipendenza dalle sette sorelle o da Gazprom, non intravveda i medesimi "problemi" nel caso africano. d) Per quanto riguarda la fattibilità tecnica, non sono affatto sicuro che si tratti di un buon investimento. Sul sito dell'EIKE alcuni docenti universitari tedeschi sostengono che gli elevati costi di una simile operazione rispetto agli standard oggi vigenti in Europa riducono l'iniziativa a niente più che uno spot elettorale. http://www.eike-klima-energie.eu/news-anzeige/strom-aus-der-sahara-eine-technisch-nuechterne-betrachtung/ e) I costi dell'investimento non sono quantificati. I 400 miliardi sono una cifra buttata lì. Non esiste allo stato attuale alcuna conoscenza di dove dovranno sorgere gli impianti. f) Sottolineo infine la paradossale, per non dire grottesca querelle tra le lobby fotovoltaiche, l'una, quella tedesca, che rimprovera all'altra, quella del progetto Desertec, di essere iper-sovvenzionata. Come faceva quel proverbio sulla trave e sull'occhio? @Giovanni

a) Sinceramente non vedo dove sia il cambiamento importante…

b) Attenzione potenza installata è una cosa, energia prodotta è un’altra.

c) Non mi si fraintenda. Alla dipendenza e alla ricattabilità non voglio affatto che si dia troppo peso. Sono convinto anzi che sia più vantaggioso connettere economicamente due paesi, piuttosto che lasciarli isolati l’uno dall’altro. Detto ciò, tuttavia, mi fa specie che chi oggi avanza perplessità e preoccupazioni sulla nostra dipendenza dalle sette sorelle o da Gazprom, non intravveda i medesimi “problemi” nel caso africano.

d) Per quanto riguarda la fattibilità tecnica, non sono affatto sicuro che si tratti di un buon investimento. Sul sito dell’EIKE alcuni docenti universitari tedeschi sostengono che gli elevati costi di una simile operazione rispetto agli standard oggi vigenti in Europa riducono l’iniziativa a niente più che uno spot elettorale.

http://www.eike-klima-energie.eu/news-anzeige/strom-aus-der-sahara-eine-technisch-nuechterne-betrachtung/

e) I costi dell’investimento non sono quantificati. I 400 miliardi sono una cifra buttata lì. Non esiste allo stato attuale alcuna conoscenza di dove dovranno sorgere gli impianti.

f) Sottolineo infine la paradossale, per non dire grottesca querelle tra le lobby fotovoltaiche, l’una, quella tedesca, che rimprovera all’altra, quella del progetto Desertec, di essere iper-sovvenzionata. Come faceva quel proverbio sulla trave e sull’occhio?

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Di: Giovanni /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-687 Giovanni Mon, 27 Jul 2009 14:22:17 +0000 /?p=1519#comment-687 Mi dispiace per i commenti precedenti. I cambiamenti importanti spesso all'inizio non vengono capiti. Nel 2008 nel mondo è stato installata più potenza elettrica rinnnovabile che nucleare. Questo è un dato di fatto. I paesi industrializzati sono già dipendenti dai paesi esportatori di petrolio, che possono chiudere in ogni momento i rubinetti, e le linee elettriche sono già oggi a rischio di attentati, quindi non capisco la paranoia su eventuali attentati ai cavidotti sottomarini dall'africa all'europa. Il sistema che si prevede, è semplicemente il modello utilizzato per lo sfruttamento del petrolio, che finora ha funzionato bene. Oltretutto la grande "offerta" di sole renderà praticamente nulle le possibilità ricattatorie dei singoli paesi, oggi invece notevoli, da parte dei paesi produttori di petrolio. insomma, non capisco tutta questa ostilità, credo sia dovuta a poca lungimiranza... inoltre, un modello ben applicato potrà offrire grossi vantaggi anche ai paesi produttori. infine, alla domanda "chi pagherà?" rispondo che probabilmente a regime il costo dell'energia sarà minore di quello attuale, perchè il combustibile utilizzato per produrla costerà... indovinate quanto... zero ;-) Mi dispiace per i commenti precedenti. I cambiamenti importanti spesso all’inizio non vengono capiti. Nel 2008 nel mondo è stato installata più potenza elettrica rinnnovabile che nucleare. Questo è un dato di fatto. I paesi industrializzati sono già dipendenti dai paesi esportatori di petrolio, che possono chiudere in ogni momento i rubinetti, e le linee elettriche sono già oggi a rischio di attentati, quindi non capisco la paranoia su eventuali attentati ai cavidotti sottomarini dall’africa all’europa. Il sistema che si prevede, è semplicemente il modello utilizzato per lo sfruttamento del petrolio, che finora ha funzionato bene. Oltretutto la grande “offerta” di sole renderà praticamente nulle le possibilità ricattatorie dei singoli paesi, oggi invece notevoli, da parte dei paesi produttori di petrolio. insomma, non capisco tutta questa ostilità, credo sia dovuta a poca lungimiranza… inoltre, un modello ben applicato potrà offrire grossi vantaggi anche ai paesi produttori. infine, alla domanda “chi pagherà?” rispondo che probabilmente a regime il costo dell’energia sarà minore di quello attuale, perchè il combustibile utilizzato per produrla costerà… indovinate quanto… zero ;-)

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Di: painlord2k /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-573 painlord2k Thu, 16 Jul 2009 11:54:01 +0000 /?p=1519#comment-573 <a href="#comment-567" rel="nofollow">@Massimo</a> Sandro Bondi no, ma che dire dei leghisti? Comunque, il realtà di spazio ne abbiamo a sufficenza sui tetti delle abitazioni, dei vari edifici pubblici, etc. Sarebbe molto più efficente usare quelli, dato che poi non si devono fare migliaia di km per trasportare l'elettricità a destinazione (con perdite nell'ordine del 20-30% dell'energia prodotta). Se Kurzweil ha ragione, dovremmo vedere un sorpasso del solare sull'energia ricavata dai combustibili fossili intorno al 2020 al più tardi. @Massimo
Sandro Bondi no, ma che dire dei leghisti?
Comunque, il realtà di spazio ne abbiamo a sufficenza sui tetti delle abitazioni, dei vari edifici pubblici, etc. Sarebbe molto più efficente usare quelli, dato che poi non si devono fare migliaia di km per trasportare l’elettricità a destinazione (con perdite nell’ordine del 20-30% dell’energia prodotta).

Se Kurzweil ha ragione, dovremmo vedere un sorpasso del solare sull’energia ricavata dai combustibili fossili intorno al 2020 al più tardi.

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Di: Germanynews /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-572 Germanynews Thu, 16 Jul 2009 10:20:47 +0000 /?p=1519#comment-572 <a href="#comment-567" rel="nofollow">@Massimo</a> Caro Massimo, non servono aree sconfinate se non si vuole fare propaganda. Ma dato che l'obiettivo è soddisfare il 15% del fabbisogno energetico europeo con il solare, bisogna spararle più grosse possibili. Il Sahara calza a pennello. @Massimo
Caro Massimo,
non servono aree sconfinate se non si vuole fare propaganda. Ma dato che l’obiettivo è soddisfare il 15% del fabbisogno energetico europeo con il solare, bisogna spararle più grosse possibili. Il Sahara calza a pennello.

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Di: Massimo /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-567 Massimo Thu, 16 Jul 2009 07:04:14 +0000 /?p=1519#comment-567 <a href="#comment-560" rel="nofollow">@painlord2k </a> Sarà, ma io Sandro Bondi che salta nel cerchio di fuoco e fa vela per la quarta sponda sulle note di "Tripoli!, bel suol d'amore" non ce lo vedo. Molto più semplice sarebbe utilizzare le aree più meridionali della UE: L'andalusia, l'Algarve, una parte della Sicilia, Malta, Creta, Cipro. Dopo tutto non servono aree sconfinate. @painlord2k

Sarà, ma io Sandro Bondi che salta nel cerchio di fuoco e fa vela per la quarta sponda sulle note di “Tripoli!, bel suol d’amore” non ce lo vedo.

Molto più semplice sarebbe utilizzare le aree più meridionali della UE: L’andalusia, l’Algarve, una parte della Sicilia, Malta, Creta, Cipro. Dopo tutto non servono aree sconfinate.

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Di: painlord2k /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-560 painlord2k Wed, 15 Jul 2009 19:47:08 +0000 /?p=1519#comment-560 Un progetto del genere se fosse economicamente solito potrebbe avere una serie di conseguenze non previste (o fin troppo previste). Cerco di spiegarmi: Se il figlio del dittatore africano viene arrestato, oppure qualche vignetta offende la religione dei sempre offesi, e questi tagliano di botto le forniture, lasciandoci al buio e al freddo, immagino che la prima reazione sarebbe di maledirli, e la seconda di rispolverare gli "interessi vitali della nazione" (TM) per mandare giù un contingente di truppe a cambiare il dittatore, eventualmente la popolazione offesa e di sicuro assicurersi che la cosa non si ripeta. Come diceva qualcuno, la gente pacifica è a 3 pasti saltati di seguito dalla barbarie. Un progetto del genere se fosse economicamente solito potrebbe avere una serie di conseguenze non previste (o fin troppo previste).
Cerco di spiegarmi:
Se il figlio del dittatore africano viene arrestato, oppure qualche vignetta offende la religione dei sempre offesi, e questi tagliano di botto le forniture, lasciandoci al buio e al freddo, immagino che la prima reazione sarebbe di maledirli, e la seconda di rispolverare gli “interessi vitali della nazione” (TM) per mandare giù un contingente di truppe a cambiare il dittatore, eventualmente la popolazione offesa e di sicuro assicurersi che la cosa non si ripeta.

Come diceva qualcuno, la gente pacifica è a 3 pasti saltati di seguito dalla barbarie.

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Di: Germanynews /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-551 Germanynews Wed, 15 Jul 2009 07:42:25 +0000 /?p=1519#comment-551 <a href="#comment-550" rel="nofollow">@Massimo</a> <a href="#comment-546" rel="nofollow">@Alberto Lupi</a> Come dire: sono d'accordo con voi. Ma oltre alle potenzialità ricattatorie, io nel progetto intravedo soltanto una missione espropriatrice da parte europea. Servirsi di territori altrui per fare i propri porci comodi e poter dire che si fa qualcosa per salvare il mondo. Anche in Germania se ne sta discutendo...Poi magari non è così, ma la prima impressione è quella di becero (post)colonialismo... Saluti @Massimo

@Alberto Lupi

Come dire: sono d’accordo con voi. Ma oltre alle potenzialità ricattatorie, io nel progetto intravedo soltanto una missione espropriatrice da parte europea. Servirsi di territori altrui per fare i propri porci comodi e poter dire che si fa qualcosa per salvare il mondo. Anche in Germania se ne sta discutendo…Poi magari non è così, ma la prima impressione è quella di becero (post)colonialismo…
Saluti

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Di: Massimo /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-550 Massimo Wed, 15 Jul 2009 07:16:26 +0000 /?p=1519#comment-550 Insomma i contribuenti europei mettono giù 400 miliardi di euro e ogni volta che un vignettista danese disegna un fumetto poco deferente o un giudice svizzero arresta il figlio di un dittatore africano ci tagliano la luce? Non mi sembra un puon affare... Insomma i contribuenti europei mettono giù 400 miliardi di euro e ogni volta che un vignettista danese disegna un fumetto poco deferente o un giudice svizzero arresta il figlio di un dittatore africano ci tagliano la luce? Non mi sembra un puon affare…

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Di: Alberto Lupi /2009/07/13/i-tedeschi-alla-conquista-del-deserto/comment-page-1/#comment-546 Alberto Lupi Tue, 14 Jul 2009 12:13:40 +0000 /?p=1519#comment-546 sono anch'io daccordo che è una fesseria unica. Anzi mente il petrolio quattro giorni d'autonomia ce li concede il taglio dei cavi ci metterebe in braghr di tela in pochi minuti. sono anch’io daccordo che è una fesseria unica. Anzi mente il petrolio quattro giorni d’autonomia ce li concede il taglio dei cavi ci metterebe in braghr di tela in pochi minuti.

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