Commenti a: Un Fondo Italia per le imprese /2009/07/06/un-fondo-italia-per-le-imprese/ diretto da Oscar Giannino Tue, 29 Dec 2009 02:42:57 +0100 http://wordpress.org/?v=2.8.4 hourly 1 Di: Vincenzo Bonasera /2009/07/06/un-fondo-italia-per-le-imprese/comment-page-1/#comment-486 Vincenzo Bonasera Tue, 07 Jul 2009 18:29:25 +0000 /?p=1395#comment-486 Gent.mo Dr. Giannino, La ringrazio io per la Sua cordiale, puntuale e chiara precisazione. Invero, il mio intervento originava dal pudico tentativo di rammostrare la paternità dell'iniziativa a suo tempo da me idealizzata e che, strano a dirsi, mai avrei pensato sarebbe stata esaminata in Confindustria come invece di fatto avvenuto, addirittura accettata di sviluppo da parte di una Fondazione in funzione dei Convegni di cui Le ho scritto. Peraltro, da semplice Consulente del Lavoro e Ragioniere Commercialista Revisore dei Conti, ma non anche esperto di Finanza, non avevo la capacità di discernere preventivamente quanto da Lei ben illustrato in base alle conoscenze specialistiche. Mi piacerà comunque seguire altri post per cogliere l'opportunità che Lei ci consente di interloquire apertamente con rinnovo di interesse, Le confermo, alle iniziative in corso di allestimento. Grazie ancora per la Sua disponibilità. Gent.mo Dr. Giannino, La ringrazio io per la Sua cordiale, puntuale e chiara precisazione. Invero, il mio intervento originava dal pudico tentativo di rammostrare la paternità dell’iniziativa a suo tempo da me idealizzata e che, strano a dirsi, mai avrei pensato sarebbe stata esaminata in Confindustria come invece di fatto avvenuto, addirittura accettata di sviluppo da parte di una Fondazione in funzione dei Convegni di cui Le ho scritto. Peraltro, da semplice Consulente del Lavoro e Ragioniere Commercialista Revisore dei Conti, ma non anche esperto di Finanza, non avevo la capacità di discernere preventivamente quanto da Lei ben illustrato in base alle conoscenze specialistiche. Mi piacerà comunque seguire altri post per cogliere l’opportunità che Lei ci consente di interloquire apertamente con rinnovo di interesse, Le confermo, alle iniziative in corso di allestimento. Grazie ancora per la Sua disponibilità.

]]>
Di: oscar giannino /2009/07/06/un-fondo-italia-per-le-imprese/comment-page-1/#comment-479 oscar giannino Mon, 06 Jul 2009 23:26:56 +0000 /?p=1395#comment-479 Caro Vincenzo, sono al corrente dell'idea alla quale lei si riferisce, che appunto implica una compartecipazione dell'impresa beneficiaria del credito sulla base di un titolo su parte dei beni soggetti a investimento, titolo ancorato al fondo profitti realizzati a fronte dei tempi lunghi di ammortamento. In questo caso, invece, la base delle imprese non sarebbe partecipativa, in quanto gli interventi sarebbero diretti a rafforzare il capitale di rischio più che quello di debito: anche se, naturalmente, la cosa creerebbe inevitabili problemi di scelta in ordine all'esito delle istruttorie. Come ha visto dai numeri che cito, anch'io mi attengo a un moltiplicatore cpntenuto, nell'ordine di 4 o 5 rispetto alla raccolta complessiva del Fondo: il vero problema, per far raggiungere al Fondo stesso una massa critica nel'ordine di 40-50 miliardi, è quello di emissioni sul mercato molto ben congegnate, rispetto ai 10-12 miliardi al massimo che nella mia ipotesi si raggiungono cumulando la quota conferimenti da scudo di privati, apporti di banche e CDP. Tuttavia il successo che nei mercati da due mesi a questa parte stanno conoscendo emissioni corporate strutturate di buona solidità, a fronte degli spread tutto sommato modesti riconosciuti alla sottoscrizione, mi rendono abbastanza ottimista in quanto la parte di sottoscrizione pubblica del Fondo inevitabilmente trainerebbe verso l'alto la garanzia ai mercati. La ringrazio molto. Caro Vincenzo, sono al corrente dell’idea alla quale lei si riferisce, che appunto implica una compartecipazione dell’impresa beneficiaria del credito sulla base di un titolo su parte dei beni soggetti a investimento, titolo ancorato al fondo profitti realizzati a fronte dei tempi lunghi di ammortamento. In questo caso, invece, la base delle imprese non sarebbe partecipativa, in quanto gli interventi sarebbero diretti a rafforzare il capitale di rischio più che quello di debito: anche se, naturalmente, la cosa creerebbe inevitabili problemi di scelta in ordine all’esito delle istruttorie. Come ha visto dai numeri che cito, anch’io mi attengo a un moltiplicatore cpntenuto, nell’ordine di 4 o 5 rispetto alla raccolta complessiva del Fondo: il vero problema, per far raggiungere al Fondo stesso una massa critica nel’ordine di 40-50 miliardi, è quello di emissioni sul mercato molto ben congegnate, rispetto ai 10-12 miliardi al massimo che nella mia ipotesi si raggiungono cumulando la quota conferimenti da scudo di privati, apporti di banche e CDP. Tuttavia il successo che nei mercati da due mesi a questa parte stanno conoscendo emissioni corporate strutturate di buona solidità, a fronte degli spread tutto sommato modesti riconosciuti alla sottoscrizione, mi rendono abbastanza ottimista in quanto la parte di sottoscrizione pubblica del Fondo inevitabilmente trainerebbe verso l’alto la garanzia ai mercati. La ringrazio molto.

]]>
Di: Vincenzo Bonasera /2009/07/06/un-fondo-italia-per-le-imprese/comment-page-1/#comment-476 Vincenzo Bonasera Mon, 06 Jul 2009 19:06:03 +0000 /?p=1395#comment-476 - errata corrige sul nominativo nel commento precedente - grazie - errata corrige sul nominativo nel commento precedente – grazie

]]>
Di: vicenzo /2009/07/06/un-fondo-italia-per-le-imprese/comment-page-1/#comment-475 vicenzo Mon, 06 Jul 2009 18:57:25 +0000 /?p=1395#comment-475 Stim.mo Dr. Giannino, apprezzo l'equilibrio dal quale fa discendere la prudenza della paternità dell'iniziativa, ma essendo amante delle verità, mi sembra importante affermare quanto necessario per capire e far capire come si sviluppano le situazioni a partire da intuizioni e da ragionamenti di stimolo come quelli da Lei costantemente evidenziati. Il senso di quanto sopra sta nell'idea, altrettanto apprezzata da una parte di Confindustria (come desunto dalla discussione interna aperta su quei tavoli nello scorso mese di Marzo), di garantire a tutte le imprese che comunque necessitano di investimenti l'accesso al credito per mezzo di una compartecipazione dell'impresa stessa alle erogazioni salvo privilegio su parte dei beni ed accessori oggetto dell'investimento, tagliando così fuori, i canoni di Basilea 2 per una gran parte del valore dell'investimento e tutto grazie ad un semplice fondo rotativo auto-alimentato dallo sviluppo stesso delle produttività aziendali. Si tratta di uno strumento tutto sommato di semplice applicabilità e che in Italia ha già prodotto in ca. 15 anni più di 80.000 posti di lavoro tutt'ora attivi, praticamente senza perdita alcuna per le erogazioni ciclicamente rientrate. L'effetto moltiplicatore, nel caso descritto, non è delle dimensioni previste dalla Sua idea, in quanto produce risultati consolidati tra i 10 ed i 12 anni, ma in questo lasso di tempo il "fattore", pur non raggiungendo il limite di 12 dichiarato dal Governo a febbraio sfruttando le sue manovre, si attesta sul valore minimo di 4 (se non addirittura 5, con dotazioni sui livelli attuali, potendo migliorare le performances in caso di dotazioni aumentate. Ne scrivo qui, quale addetto ai lavori in economia, rispecchiando quanto da Lei ben espresso all'inizio del Suo testo, auspicando opportunità di scambio e confronto in merito, magari anche nell'ambito di uno dei Convegni e/o Meeting che si stanno predisponendo in merito. Vincenzo Bonasera - Asti Stim.mo Dr. Giannino,

apprezzo l’equilibrio dal quale fa discendere la prudenza della paternità dell’iniziativa, ma essendo amante delle verità, mi sembra importante affermare quanto necessario per capire e far capire come si sviluppano le situazioni a partire da intuizioni e da ragionamenti di stimolo come quelli da Lei costantemente evidenziati.

Il senso di quanto sopra sta nell’idea, altrettanto apprezzata da una parte di Confindustria (come desunto dalla discussione interna aperta su quei tavoli nello scorso mese di Marzo), di garantire a tutte le imprese che comunque necessitano di investimenti l’accesso al credito per mezzo di una compartecipazione dell’impresa stessa alle erogazioni salvo privilegio su parte dei beni ed accessori oggetto dell’investimento, tagliando così fuori, i canoni di Basilea 2 per una gran parte del valore dell’investimento e tutto grazie ad un semplice fondo rotativo auto-alimentato dallo sviluppo stesso delle produttività aziendali.

Si tratta di uno strumento tutto sommato di semplice applicabilità e che in Italia ha già prodotto in ca. 15 anni più di 80.000 posti di lavoro tutt’ora attivi, praticamente senza perdita alcuna per le erogazioni ciclicamente rientrate.

L’effetto moltiplicatore, nel caso descritto, non è delle dimensioni previste dalla Sua idea, in quanto produce risultati consolidati tra i 10 ed i 12 anni, ma in questo lasso di tempo il “fattore”, pur non raggiungendo il limite di 12 dichiarato dal Governo a febbraio sfruttando le sue manovre, si attesta sul valore minimo di 4 (se non addirittura 5, con dotazioni sui livelli attuali, potendo migliorare le performances in caso di dotazioni aumentate.

Ne scrivo qui, quale addetto ai lavori in economia, rispecchiando quanto da Lei ben espresso all’inizio del Suo testo, auspicando opportunità di scambio e confronto in merito, magari anche nell’ambito di uno dei Convegni e/o Meeting che si stanno predisponendo in merito.

Vincenzo Bonasera – Asti

]]>