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Auto di Stato: come spiegarla

Quando sono Stato e politica a decidere di imprese private e settori di produzione, i media dovrebbero essere capaci di offrire analisi interpretative diverse dal puro colore, pur necessario e utile, su quali siano le predilezioni ideologiche del ministro zu und von Guttenberg della Csu rispetto ad Angela Merkel della Cdu, e agli esponenti della Spd. Occorrono anche criteri analitici ben più taglienti. Propongo un esempio, da zerohedge.blogspot.com che offre quotidianamente una miniera di dati finanziari. Date un occhio all’ipotesi proposta a http://zerohedge.blogspot.com/2009/05/i-am-marlas-observations-on-artifical.html, intorno alle eventuali inferenze tra potenziali sopravvissuti tra i dealers dell’auto nazionalizzata Usa,e le liste di donors per candidato alle primarie nelle ultime presidenziali.
Senza data di uscita dello Stato dall’auto come da tutti i settori che vengono “salvati”, data che deve essere dichiarata dalle autorità pubbliche in tempo contestuale agli interventi straordinari deliberati e attuati, non si attua solo una distorsione temporalmente illimitata del mercato con effetti a catena su migliaia di imprese che lavorano per il settore, ma si effettua anche una manipolazione sinergica del mercato del consenso politico. Allegria! È più utile elaborare e proporre numeri su questi fenomeni, o continuare a interrogare i diversi eredi della famiglia Agnelli fino al settimo grado di affini e consanguinei, per sapere che cosa avrebbero pensato di Opel i loro zii e nonne?

1 giugno 2009 Senza categoria , , , , , ,

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  1. Mario Seminerio
    1 giugno 2009 a 13:05 | #1

    Purtroppo, questo è lo stato del giornalismo italiano. Contano solo colore e gossip, le analisi sono sempre più rare. Nessuna meraviglia che l’elettorato viva immerso in una sorta di tribalismo primordiale, mentre è del tutto inconsapevole di quello che accade sopra la sua testa…

  2. Giovanni Boggero
    3 giugno 2009 a 18:33 | #2

    D’accordo sul gossip. Ma le dinamiche interne al governo di grande coalizione non sono proprio secondarie. Studiarle ed analizzarle significa anche capire perchè si sia arrivati a questo risultato.

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